Categoria: Biker World



“Ci vediamo venerdì dal Mudest.”
Appuntamento settimanale del Motoclub Bareggese nel Bar “Modesto” in piazza al paese.

 


Era il ritrovo, in un sodalizio nato nel lontano 1948, di un manipolo di appassionati che trovava l'occasione per parlare di motori, donne e sport.
Occasione per organizzare uscite e iniziative, magari qualche raduno, o manifestazioni dedicate, per il piacere di vivere la moto.
Erano gli anni '80 non c'era internet, non c'erano smartphone e nemmeno i telefonini, ci si trovava al bar o in piazza e si parlava a quattrocchi, magari davanti a un bicchiere o accarezzando le nostre compagne a due ruote.


Ma il tempo scorre e gli anni passano come i modelli delle motociclette che cavalchiamo e così è arrivato Facebook, uno strumento geniale che in breve tempo veloce come una MotoGP ha fagocitato ogni altra forma di interazione virtuale.
Pagine, gruppi, profili, immense vetrine dove si può esporre e mostrare le proprie qualità, vere o presunte.
Nato come punto di incontro e ritrovo di persone è diventato uno strumento di comunicazione di massa e un mezzo di propaganda esagerato.
Un punto di massima visibilità per ogni settore, dall’artista all’azienda dalla persona più normale al VIP di turno.



Tutti su Facebook, o quasi, c’è qualcuno che per scelta o per snobismo lo evitano, ma, di fatto, molto di questo mondo sta girando su questa piattaforma immensa e in costante evoluzione.
Un interesse che ha coinvolto anche il settore moto, appassionati, e gruppi hanno riempito pagine di foto e storie, case di moto e abbigliamento e accessori hanno trasformato il monitor in una vetrina virtuale interattiva.
Nulla di nuovo in realtà, non è null’altro che si faceva qualche decennio fa nei ritrovi settimanali dei moto club, quello che accadeva negli storici moto negozi che diventavano anche un punto di ritrovo per i motociclisti.
Quello che poi è diventato il mondo dei forum capaci di unire appassionati sotto lo stesso schermo, parole a fiumi scritte attraverso nick name fantasiosi che mostravano una passione nascondendo magari la realtà.

Mondo di chat e scambi di opinioni, pareri e consigli dove tutti diventavano esperti di tutto con la risposta pronta a qualunque problema.
Quello che è in fondo Facebook ora, una chat continua, una visibile e pubblica e una privata per scambi segreti di parole sussurrate.
Uno strumento veloce di emozioni e immagini, facile e immediato, ma senza una memoria consultabile, senza un archivio dove ripescare l’argomento interessante, tutto scorre velocemente e si perde nel giro di poche ore fino a nascondersi nel fondo delle pagine.
Ma del resto il web è capace di dare risposte velocemente, molto di più dell’amico esperto che avevamo sul forum e che magari ritroviamo anche in questa rubrica gigante.

Così i forum hanno perso proseliti, la vita frenetica ha preferito gli strumenti veloci, solo le community più grandi e storiche hanno mantenuto un sufficiente seguito.
I forum che a loro volta avevano inglobato i Motoclub in questa evoluzione tecnologica ora si trovano a lottare con l’evoluzione della loro idea originaria.
Ora Facebook a sua volta ha superato, ucciso forse, i forum, si parla con amici veri, altri conosciuti, spesso presunti.
Si conoscono persone reali senza nessuna certezza che lo siano davvero, l'identità è presunta e quello che si vede è quello viene mostrato senza nessuna possibilità di verifica, su Facebook si può essere chiunque, cambiare sesso, diventare campioni e raggiungere scopi e obbiettivi.
Il vero e il falso, il buono e il cattivo convivono senza conoscersi nella realtà.
In comune con i forum però manca qualcosa che è andato perso, la stretta di mano, lo sguardo e le chiacchiere, seduti davanti a un bicchiere.

Quel discutere di moto guardandole davanti al bar, mostrandole con tanto di suono, fumo e odore appena arrivati al ritrovo.
Quel bel vivere la moto dal vero che ogni mondo virtuale, per quanto sofisticato non potrà mai raggiungere.
Ma in fondo ci piace questa velocità, questa semplicità di interfacciarsi col mondo e con un’infinità di persone, spesso superficiali, ma in alcuni casi capaci di diventare amicizia vera anche fuori dal web, basta prenderlo per quello che è, un grande gioco delle personalità, prenderlo con leggerezza senza crederci più di tanto, perchè il mondo fuori è quello reale.
L’evoluzione migliora molte cose, a volte anche la nostalgia aumenta.

Flap

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