Del Luigi conoscevo solo il nome, perché il cognome era semplicemente "dei Cinghiali".
Sul chi sono i "Cinghiali del Tanaro" bisognerebbe scrivere un libro e forse non sarebbe abbastanza; un gruppo di amici oggi non più giovanissimi che hanno condiviso più di 40 anni di avventure motociclistiche, alcune iniziate probabilmente quando io potevo fare solo brum brum con la bocca di bambino e altre che si svolgono ancora adesso.
Un gruppetto di eterni ragazzi, legati dalla scusa della moto, uniti per molto di più. Il Luigi giovedì è andato avanti, con l'ultimo colpo di gas, verso strade diverse. Ricordo, con un nodo alla gola, le sue risate nel raccontare le scorribande dei “Cinghiali”...su tutte l'esplosione del giubbotto del Pino per l'eccessiva velocità in tempi in cui le autostrade non avevano limiti di velocità e diventavano spesso teatro di test un po' particolari.
Il Luigi aveva un predilezione (almeno quando lo conobbi io) per le tourer potenti perché, ok viaggiare comodi ma guai a restare indietro dal passo degli altri Cinghiali.
È triste quando qualcuno di speciale se ne va. Ma mi fa sorridere il fatto che il Luigi anche lassù saprà perculare i suoi amici di sempre.
Ciao ragazzone.
Foto d'apertura trovata sul web se qualcuno ne ritenesse il diritto può chiedere la citazione o la rimozione a
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