Maledetto giallo
Categoria: trafiletti

Il semaforo diventa giallo, uno di quelli con la telecamera per il controllo delle infrazioni semaforiche, un attimo di indecisione e sono già lungo.


La velocità è a codice, forse meno, quindi mi attacco ai freni e mi fermo 50 cm dopo la linea di arresto, proprio sui sensori, mentre scatta il rosso!

Arretro fino a riportare la ruota anteriore dietro la linea bianca ma ormai, lo so, è troppo tardi, l’implacabile occhio elettronico mi ha visto, ne sono certo, figuriamoci se son così fortunato che non è in funzione.

Porca pupazza ubriaca, questione di poco, bastava una frazione di secondo e ci stavo dentro, oppure bastava dare gas e sarei passato indenne con il giallo.
Mentre ritorna il verde penso alle due scelte possibili, fermarsi o tirare dritto, una decisone da prendere al volo che può dare diverse conseguenze, la prima quella più logica, quella del rispetto, quella della ipotetica sicurezza che però in questo caso non ha pagato, la seconda potenzialmente pericolosa ma in questo caso capace di salvare punti patente e portafoglio.

Mi girano davvero i preziosi ammennicoli, ma del resto non posso recriminare, è indubbiamente colpa mia, e quella colonnina dotata di apparecchio fotografico in fondo fa il suo dovere, già anche quello di sostituire il “Vigile” non me ne vogliano gli Agenti della Polizia Locale ma a noi dai capelli bianchi piace di più chiamarvi così.
Un clone elettronico perfetto, preciso, infallibile, ma appunto meno umano, probabilmente ci fosse stato un Agente in carne e ossa avrebbe invece apprezzato il mio tentativo di fermarmi, probabilmente non si sarebbe preso la briga di scrivere la targa su un verbale utilizzando il santo buon senso e la capacità discriminatoria che contraddistingue chi sa fare il suo lavoro, il saper riconoscere l’intenzionalità e valutare con l’esperienza acquisita  l’effettiva pericolosità di un gesto.

Invece l’intelligentissimo sistema elettronico non ha possibilità di scelta, non valuta, non sceglie, semplicemente esegue la procedura assegnata e inesorabilmente sanziona.
Riflessioni che girano insieme alle ruote e a qualcos’altro, mi rimane sempre il dubbio se ho fatto bene a fermarmi o era meglio una vigorosa accelerata, il cervello dice la prima, l’istinto e l’incazzatura la seconda, ma ormai è andata.

Non mi resta che aspettare la verde raccomandata!

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