Chi scrive ama la carta, credo di averlo detto e scritto molte volte, ama sfogliare libri e giornali, gli piace il profumo e la presenza di quei fogli rilegati.
Libri che se ne stanno ordinati in libreria, rubando sì spazio ma nello stesso tempo riempiendo con la loro presenza spazi fatti di ricordi, di parole e di emozioni.
Sempre lui non ama il web, troppo veloce, sfuggente, spesso asettico e sintetico seppur immenso; eppure con il passare degli anni ha dovuto imparare a conviverci, ad usarlo e utilizzarlo a sua volta per raccontare quello che probabilmente avrebbe potuto mettere sulla carta, ma che per varie motivazioni pratiche e logistiche non ha potuto stampare.
Ecco che il WEB è diventata il suo infinito foglio su cui scrivere, raccontare condividere.
Nella sua convinzione ha sempre sostenuto la presenza reale della carta, la sua durata nel tempo testimoniata da centinaia di libri sparsi per casa, da cui non riesce a separarsi, insieme a scatoloni di riviste varie in annate complete in un archivio temporale che si perde nel secolo scorso.
Una sostanza della carta contrapposta alla volatilità del web, consultabile, ma non tangibile, non visivamente archiviabile, insomma qualcosa che teoricamente scompare una volta spento il PC o disconnesso dalla rete.
Nulla di più sbagliato, se ne renderà presto conto, infatti tutto quello che viene inserito nel web diventa quasi immortale, cancellabile, ma qualche volta mai definitivamente, una traccia sempre rintracciabile e spesso consultabile.
Un libro si può perdere, bruciare, insomma può sparire diventare solo ricordi di parole lette; le riviste non tutti le conservano, spesso hanno la vita di qualche mese.
Una prova di una moto pubblicata su un magazine cartaceo di qualche anno fa andrebbe ricercata sfogliando, sempre che li si abbia, a disposizione diversi numeri di quell’ipotetico anno in cui pensiamo di collocarla.
Una frase di un libro letta tempo prima difficilmente si riesce a rintracciare, a patto di avere ancora il libro, tra le pagine dello stesso e sempre se ci si ricorda autore e titolo.
Nel Web tutto è a portata di mano, basta digitare su un motore di ricerca la parola chiave e il mondo compare in un attimo.
Dati, testi, racconti, immagini, di tutto e di più che dall’avvento di Internet hanno cominciato a riempire questo infinito archivio mondiale che è il WEB. Tutto a disposizione in un attimo senza scadenza e senza quasi limiti.
Una sostanza effimera eppure incredibilmente presente; sempre l’incredulo e nostalgico scrivente, dopo aver ritrovato nel web i suoi test scritti ormai 10 anni fa, ha dovuto ammettere la ineluttabile presenza storica del Web, provare per credere.
Una storicità del passato che se è ormai tramandata in maniera millenaria con la carta ora la ritroviamo ben più facilmente fruibile su internet.
La carta rimane, la carta continua a piacere, chi scriva ama la carta, ma la lotta diventa sempre più impari, di sicuro la carta, dopo averlo provato, rimane ancora più utile a proteggere dal freddo rispetto al digitale mettendola sotto la giacca in moto!
Flap
