Categoria: Sport

Mancano pochi giorni all'inizio del campionato MotoGP, i massimi campionati scaldano i motori e in pochi ricordano che lo scorso anno è stata Yamaha a calare l’asso piglia tutto.


Forse se lo ricordano in pochi perché gli acuti in MotoGP non sono stati poi molti, senza il favore dei pronostici, senza agitare troppo gli stendardi, lo scorso anno Yamaha ha fatto piazza pulita dei titoli nelle topclass. affidando tutto il suo potenziale alle capacità di due giovani arrembanti come Fabio Quartararo e Toprak Ragzatlioglu. La casa dei tre diapason tirata la riga in fondo è riuscita a mettere a segno colpi davvero importanti: il ritorno al titolo MotoGP dopo anni di digiuno, e a scardinare quella macchina da titoli che al secolo fa il nome di Jonathan Rea.

Eppure gli occhi raramente sono stati puntati sulle moto in blu, specialmente in MotoGP dove la battaglia tra il rosso Ducati e il ritorno di Marc Marquez, ha infiammato molto di più gli animi. Il campionato 2022 parte poi con il piede sbagliato per Yamaha, certi in Giappone delle doti di guidabilità della M1, almeno nelle mani di Quartararo, non hanno colmato il divario di cavalleria con le avversarie, rischiando in caso di continuità di un Pecco Bagnaia o di Marc Marquez, di non toccar palla. Certo se fosse Franco Morbidelli invece di Quartararo a noi italiani non dispiacerebbe.

Team Valentino Rossi VR46

Punto chiave della MotoGP di questo 2022, sarà l'enorme compagine Ducati. Abituata a sollevare polveroni, la casa di Borgo Panigale schiera ben 8 moto di cui ben 6 factory, numeri da capogiro. Su tutti spicca Pecco Bagnaia, chiamato a concretizzare il risultato dello scorso anno, ha come avversari principali gli stessi compagni di marca di marca.

Jack Miller nel team ufficiale, Johan Zarco e Jorge Martin nel team Pramac, il nuovo team Ducati Gresini con Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio, ma soprattutto il team di Valentino Rossi con Luca Marini e Marco Bezzecchi, presenza ingombrante dal punto di vista dei riflettori.

Ma oltre a far discutere per il lungo schieramento, sono anche le innovazioni Ducati a sollevare sempre tante discussioni, quasi sempre osteggiate dagli avversarie, quasi sempre riprese poi dagli stessi. Quest'anno il problema è il nuovo abbassatore utilizzabile anche in gara, che a detta degli avversari sembra lanci le Ducati fuori dalle curve quasi fossero delle dragrace. Un po' troppo forse per i pragmatici giapponesi, ma contestata anche da Aprilia.

Marc Marquez

Un riflettore speciale però sarà per Marc Marquez, otto titoli mondiali, due anni difficili a causa dell'infortunio alla spalla, e un confronto con l'odiato avversario Valentino Rossi da finalizzare pareggiando, se non surclassando, il numero dei titoli in saccoccia. Marc si presenta al via con una forma migliore e promette battaglia, anche se in casa Honda iniziano a fare i conti con un dopo Marquez, mettendo a punto una RC213V adatta anche ad altri piloti, questione che il pluricampione non nasconde poco gradita. Con lui nella squadra ufficiale Pol Espargaro, nel team LCR ancora Alex Marquez e Takaaki Nakagami.

Altre tre case in lizza, tutte con qualcosa di nuovo da mettere in pista e senza nascondere sogni mondiali. Suzuki conferma l'ex campione del mondo Joan Mir insieme a Alex Rins, la sua GSX-RR1000 è tra le migliori per ciclistica e con la nuova stagione acquista anche più cavalleria, la parte mancante nel 2021. Aprilia invece porta a casa il talentuoso, ma altalenante, Maverick Vinales da affiancare allo storico Aleix Espargaro, ma sopratutto una RS-GP tutta nuova, con più motore e tanta tecnologia in più, compreso il nuovo abbassatore per partenze "alla Ducati". L'aspettativa è alta, sia per il pilota sia per il potenziale messo in mostra dalla casa di Noale.

Aprilia RS-GP 2022

Resta la compagine KTM, 4 moto senza annunciare particolari cambiamenti, se non l'acquisizione di due rookie, Remy Gardner e Raul Fernandez, ma confermando i due alfieri del team ufficiale Brad Binder e Miguel Oliveira. Per la casa austriaca c’è la certezza che i tempi per le moto arancioni siano maturi per raccogliere frutti, in virtù soprattutto dell'ottima progressione che ha avuto il loro progetto MotoGP.

Si annuncia un campionato molto tirato e davvero lungo, una maratona di 21 date con l’ingresso di Finlandia e Tailandia. Sarà una questione solo di velocità o anche… di fiato? Si parte domenica a Dubai e si chiude il 6 Novembre a Valencia.

Tutti pronti?

Calendario 2022
GP del Qatar - Losail International Circuit - 06 Marzo
GP Indonesia - Mandalika International Street Circuit - 20 Marzo
GP di Argentina - Termas de Río Hondo - 03 Aprile
GP degli Stati Uniti - Circuit Of The Americas - 10 Aprile
GP del Portogallo - Autódromo Internacional do Algarve - 24 Aprile
GP di Spagna - Circuito de Jerez – Angel Nieto - 01 Maggio
GP di Francia - Le Mans - 15 Maggio
GP Italia - Autodromo Internazionale del Mugello - 29 Maggio
GP di Catalogna - Circuit de Barcelona – Catalunya - 05 Giugno
GP di Germania - Sachsenring - 19 Giugno
GP di Olanda - TT Circuit Assen - 26 Giugno
GP di Finlandia - KymiRing - 10 Luglio
GP di Gran Bretagna - Silverstone Circuit - 07 Agosto
GP di Austria - Red Bull Ring - Spielberg - 21 Agosto
GP San Marino - Misano World Circuit Marco Simoncelli - 04 Settembre
GP di Aragona - MotorLand Aragón - 18 Settembre
GP del Giappone - Twin Ring Motegi - 25 Settembre
GP della Tailandia - Chang International Circuit - 02 Ottobre
GP di Australia - Phillip Island - 16 Ottobre
GP di Malesia - Sepang International Circuit - 23 Ottobre
GP della Comunità Valenciana - Circuit Ricardo Tormo - 06 Novembre

 

 

 

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