Mancano ormai poche settimane alla partenza della Dakar 2024, quest’anno oltre alle alle insidie del terreno, pesano le minacce degli attentati.
L’edizione numero 46 del rally raid più famoso del mondo si correrà anche quest’anno in Arabia Saudita, con partenza il 5 Gennaio da AlUla, nel nord del paese. La gara, con la sua carovana di auto, moto e camion, attraverserà il paese in 12 tappe, 14 giorni e 8000km da percorrere. Più della metà del percorso sarà composto da prove speciali, così più della metà dei chilometri percorsi saranno su piste completamente nuove. La Dakar terminerà il 19 Gennaio con arrivo a Yanbu.
La novità più rilevante sarà la nuova prova speciale cronometrata di 48 ore, la sesta delle 12 prove, i piloti saranno divisi in sei gruppi e dovranno fermarsi al primo bivacco quando saranno passate le 16. Non ci sarà assistenza tecnica, potranno intervenire sui mezzi con i soli attrezzi che avranno a bordo e non verranno informati della situazione dei concorrenti. Potranno ripartire alle 7 del giorno successivo.
LA GUERRA IN PALESTINA FA PAURA
Vietate le bandiere su auto e moto, così ha deciso l’organizzatore ASO, insieme alla FIA. Si temono ovviamente attentati legati alla situazione esplosiva che sta attanagliando il medio oriente, derivante dai fatti sanguinosi tra Israele e la Palestina. Una decisione che anche se improntata sulla sicurezza dei piloti, non è piaciuta a molti di loro, che avevano già imbarcato i mezzi con i contrassegni dei rispettivi paesi.
 |
 |
