Maverick Vinales e Yamaha si separano, finisce un sodalizio durato cinque anni nel peggiore dei modi, tra insoddisfazioni e mancati risultati, ma l'effetto domino è appena iniziato.

Lo avevamo detto ieri nel report sulla gara di Assen, per Yamaha è tutto un sali e scendi e la giornata di ieri era positiva solo a metà. Erano già trapelate nel paddock della MotoGP le voci su un possibile divorzio, ma Lin Jarvis a domanda diretta nel dopo gara aveva dichiarato che non ci voleva pensare e godersi cinque settimane di vacanza. Evidentemente Vinales non era per nulla d'accordo, dopo tutto il pilota spagnolo deve trovarsi una nuova sella, e cinque settimane di trattativa in più sono tanta roba.

Pesano le insoddisfazioni del pilota spagnolo, segnate da un'altalena di risultati che a dire il vero è sembrato il suo marchio di fabbrica per tutte e cinque le stagioni, ma qualcosa quest'anno si è rotto. Non è un caso forse che nel box ci sia un compagno più giovane e veloce come Quartararo. Pesano soprattutto le dichiarazioni delle scorse settimane, dove Maverick avrebbe chiesto più impegno a Yamaha per risolvere i suoi problemi, molto simili a quelli di Valentino Rossi, al quale però Iwata avrebbe risposto che non erano previsti sviluppi, di scendere in pista per raccogliere più dati e copiare il setting di Quartarato, cosa che Maverick non ha digerito.

Effetto domino in MotoGP, è la prima cosa che viene in mente. In Yamaha si potrebbero liberare due selle se Valentino decidesse di non continuare, probabile la promozione di Morbidelli nel team ufficiale, ma non sicura visto che dietro l'angolo c'è la sagoma di Andrea Dovizioso. Resta comunque un'altra sella, Petronas potrebbe decidere per un giovane, mentre Maverick potrebbe avere a disposizione diverse opzioni, è un pilota veloce che vuole vincere, Aprilia, Ducati (che avrà otto moto in pista), Suzuki, KTM, ma forse anche Honda un posto per Maverick lo troverebbero.