Sembra un fulmine a ciel sereno, una bomba buttata nel momento più tranquillo dell'anno per la MotoGP, ma i segnali c'erano già tutti.

La notizia ufficiale è che Fabio Quartararo nel 2021 affiancherà Maverick Vinales nel team ufficiale Yamaha, la notizia vera è che Valentino Rossi nel 2021 non correrà più con il team ufficiale Yamaha, tutto il resto è lasciato all'immaginazione.

Più che all'immaginazione bisogna fare i conti con i segnali, l'eccezionale stagione di Quartararo e il buon finale di stagione di Vinales e i suoi mugugni per la considerazione che riceveva da Yamaha, facevano pensare ad una decisione difficile da prendere in Yamaha. Numeri alla mano della stagione 2019 tutto sembrava molto chiaro, ma dare il ben servito a Valentino Rossi, un nove volte campione del mondo, The Doctor, il Signor MotoGP, non è decisione così facile. Soprattutto per un'azienda come Yamaha, che oltre all'ingombro sportivo del personaggio, fa anche affari in tutto il mondo con l'immagine di Rossi.

Il segnale più evidente è stata l'uscita di Valentino in un'intervista in cui raccontava che un suo passaggio al team Petronas, corredato di tutto il materiale ufficiale necessario, non gli sarebbe dispiaciuto. In fondo nella testa di Rossi, sempre molto lucido in fatto di business, è chiaro che questi ragazzini vanno troppo forte, che un accomodamento su una moto competitiva come la Yamaha Petronas potrebbe voler dire ancora uno o due anni di divertimento, nello sport che ancora lo diverte più di ogni altra cosa, e che in quei due anni l'accoppiata Yamaha-Petronas, soprattuto in estremo oriente, vorrebbe dire incassi molto rilevanti.

Per ora sono solo ipotesi, Lin Jarvis si è lasciato solo andare a un moderato "con Valentino decideremo a metà anno". Ovviamente per entrambe le parti saranno determinanti le prestazioni di cui Rossi sarà ancora capace.

Insomma, una bomba già annunciata.