Di nuovo Scheggia, di nuovo la sua Harley sulla sabbia Africana, di nuovo un romanzo che comincia su due ruote.
Chi ha amato le avventure di Scheggia, nel primo romanzo di Roberto Parodi, lo ritrova ora in questo Tropico dei perdenti.
Un romanzo dove la moto è un pretesto, un mezzo di trasporto, su cui sviluppare una trama dai forti contenuti sociali.
Un attraversare l’Africa raccontando con realismo e senza pregiudizi la condizione dei migranti, senza far mancare nella narrazione quel pizzico di ironia che conosciamo nel protagonista.
Non più l’amicizia come valore da raccontare, ma l’amore, quello vero, intenso che porta a rischiare la vita per qualcuno.
Scheggia e Ashanti, ragazza Maliana che avevamo trovato nel precedente romanzo in qualità di infermiera del protagonista, cercano di ritrovare la sorella di lei Moubina, in viaggio verso l’Italia attraverso le rotte dei migranti.
Non solo i due dovranno più volte cavarsi dai guai per sopravvivere alle dure leggi Africane e alla ostile natura.
Un viaggio che inizia con la “Bombolona”, fida Harley-Davidson Road King di Scheggia che non riuscirà però a uscire indenne dal deserto del Tenere.
Di nuovo verso nord a bordo di camion stracarichi di migranti, seguendo le rotte dei più illeciti traffici, vivendone le stesse crude disavventure.
Un’altra moto, una BMW R80GS abbandonata in qualche Parigi-Dakar, rimette sulla strada Scheggia ma l’avventura non è ancora finita…
Un romanzo scorrevole da cui è difficile staccarsi visti i continui colpi di scena, realtà che si mischia in qualche tratto surreale, del resto è un romanzo, che tengono incollato il lettore fino a un finale non del tutto scontato e che lascia supporre che risentiremo parlare di Scheggia.
Flap
TROPICO DEI PERDENTI
Roberto Parodi
TEA
Anno 2018
Pag. 286
€ 15,00