BMW C1
Categoria: trafiletti

Sarà che a volte le intuizioni stilistiche sono troppo avanti, troppo in anticipo sui tempi e sulle mode, a volte sono oggetti che suscitano scalpore e scompaiono dopo poco tempo altri invece rimangono un riferimento per anni, qualcuno invece viene rivalutato e in fondo capito solo anni dopo.


Va beh facile pensare al mondo moto e alle sue contraddizioni che la fantasia dei progettisti e dei designer ha contribuito a rendere variegata e spesso incomprensibile.
Certo lo Scooter BMW C1 era brutto allora e tuttora rimane tale, certo avanti con i tempi, geniale come idea, ma decisamente troppo avanti allora, eravamo a cavallo del passaggio di millennio, e oggi non comprensibile esteticamente.
Vuoi la scelta delle cilindrate, troppo basse per un mezzo così prosperoso, vuoi una praticità e qualità ciclistiche non proprio da riferimento:
Eppure oggi è ricercato dai collezionisti anche se non si può dire che sia nemmeno ora un successo.
Stesso dicasi della Aprila Motò di Philippe Starck, ora oggetto di culto ma flop commerciale negli anni ’90 in pieno splendore per la casa Veneta.
Poi ci sono modelli intramontabili come le creature del genio Massimo Tamburini, che con la Ducati 916 (e discendenti) e la MV Agusta F4, moto intramontabili, all’avanguardia allora e tuttora attuali come linea e ispiratrici, soprattutto nel caso della MV Agusta , di modelli successivi che mantengono il Family Feeling.
Moto che tornano ad ispirare nuovi modelli che ne ricalcano lo stile e a volte anche il nome, revival model come la Bonneville di Triumph, la Scrambler di Ducati e le varie Giapponesi dal gusto retrò, spesso rivisitazioni di modelli di successo riviste nella meccanica e modernizzate nello stile e nella componentistica per quel fascino Vintage che piace tanto.
Fascino Vintage che coinvolge il mondo Special che vede rivalutare con quotazioni quasi esagerate modelli che altrimenti sarebbero ormai finiti ad ammassi di ferro.
Le varie moto anni ’70, ’80 e ’90 del sol levante, ma  anche le piccole e poco prestazionali Moto Guzzi V35 e BMW R45 e R65.
Moto che trovato, o ritrovano, dignità attraverso modifiche e personalizzazioni che le rendono uniche e quindi attraenti.
Poi capita invece che ci sia il ritorno di un modello che all’inizio degli anni ’80, pur sconvolgendo la mente a molti, non abbia avuto un gran successo commerciale torni in una nuova veste moderna che ne ricalca, dopo più di 35 anni, le linee a la filosofia, oltre che ovviamente il nome che tanto aveva fatto scalpore: Katana!
Di certo molti modelli hanno ispirato i successivi, spesso la fantasia dei progettisti non era al passo con i tempi precedendoli in maniera evidente, di sicuro i gusti cambiano, si evolvo, involvono e qualche volta ritornano.

Flap

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