Categoria: Sport

"Stavate già pensando alla bella Marwa?" 

Macchè, il Vale nazionale è in crisi con la GP11, anche con l'aggiunta del .1, e ripensa all'aMore travolgente e vittorioso con la M1! Dopo tutto vedendole accanto la M1 appare anche più aggraziata.
Nella conferenza di ieri a Misano, si sono sentite dichiarazioni che pesano come macigni da entrambe le parti.

Siamo al venerdì pre Misano, molte aspettative, ma anche molte dichiarazioni pessimistiche. Le dichiarazioni di Rossi fanno appararire chiara la confusione che riguarda la regolazione della GP11, e il pesarese da un tempo limite chiaro per mettere tutto a posto: 2 anni!

Incredibile, sarà successo 2 o 3 volte nella carriera di Valentino vederlo al microfono per l'intervista arrabbiato o quanto meno seccato, ma certo è che se un Casey Stoner si arrabbia per una mattinata andata storta, il pilota pesarese è noto per riuscire a mantenere il buon umore all'interno del box... fino ad ora.

Analizzare la situazione scaturita a Indianapolis non è facilissimo. La mancanza di grip dell'afalto americano e il conseguente deterioramento rapido della gomma anteriore, ha di fatto rimescolato le carte della gara, tranne per quell'attrezzo perfetto che è oggi la RC212. Infatti le 3 moto del team Repsol hanno portato a termine la gara accusando in maniera nettamente minore i problemi di deterioramento delle gomme. Fuori da quel trio, solo Ben Spies ha saputo fare altrettanto, nemmeno il campione del mondo in carica, con lo stesso set-up dell'americano, ha saputo fare lo stesso.
In questo siamo confortati, nell'era dell'elettronica lo stile del pilota fa ancora la differenza.

Tolto questo capitolo cosa diciamo di Rossi e delle Ducati? A dire il vero il pilota italiano non ha avuto grosse lamentele per le gomme, forse il suo stile avrebbe fatto il paio con quello dei primi a consumar poco le gomme, o forse è stato il fatto di non poterle nemmeno metterle in crisi che ha distolto l'attenzione. I lunghi che gli abbiamo visto fare erano causati da un problema al cambio.



Partiamo da un'affermazione fatta nel dopo gara a proposito delle qualifiche: "Quando cadi con una moto con cui non hai feeling, risalrci e fare il tempo non è facile" e "Ogni volta che raggiungiamo un livello e cerchiamo di fare qualcosa in più con questa moto, richio di finire per terra".
Sono affermazioni che pesano come un macigno, non sono semplici delusione per una gara, sono parole che mettono fine ai buoni rapporti tra la GP11.1 e il 9 volte campione del mondo. Fino alla fine dell'anno convivenza forzata nello stesso box.

Valentino non si fida di questa moto, e mentre come già detto più volte uno Stoner si fida ciecamente di quello che fa l'elelettronica, Rossi con la moto vuole entrare in sintonia totale, ci si deve fidare fino in fondo. Che la GP11 ha problemi è evidente, nessun pilota riesce a fare risultati decenti, a Indianapolis ha consumato le gomme peggio di tutti, 2 ritirati, un cambio gomme, una caduta a pochi metri dall'arrivo, e 2 Ducati al traguardo sopravvissute (Hayden non lo contiamo, era di passaggio).
Certo anche Filippo Preziosi piange per la mancanza dell'unico pilota che sapeva far filare la sua creatura, arrischiando una dichiarazione del tipo "... mi piacerebbe far provae questa moto a Stoner..." del tipo forse la colpa non è della moto? O c'è qualcuno che sa far di meglio?



Le ipostesi per un cambiamento sono difficili. Quanto è rischioso cambiare strada nello sviluppo adesso? Ci viene da dire un enorme rischio. Tanto più che solo un ingegnere e ancora più il verdetto della pista possono dirci se, in una moto che fa del motore una parte del telaio, aumentare di 200cc il volume del motore e modificare le geometrie possa cambiare radicalmente il comportamento della moto o meno. Valentino dice che con la 1000 si trova molto meglio, ma lui stesso dice di essersi reso conto che la GP12 non è a livello delle giapponesi, e per giapponesi cominciamo a contare anche una Suzuki che migliora di gara in gara.

Valentino pilota finito? Certo, come dicevano alla fine del 2007, tranne poi infilare altri 2 campionati del mondo. Rossi ha vinto 2 degli ultimi 4 campionati, solo uno a testa per le nuove leve.
Ducati deve dare a Rossi una moto che va bene per Rossi. A noi è sembrata una bestemmia sentire a inizio stagione Rossi dire "...dovrò adattare il mio stile a questa moto...", non si fa giocare Messi in difesa. La GP11 sarà anche una gran moto, ma va bene per un solo pilota. Con Rossi Ducati ha la possibilità di costruire una moto per primeggiare sui giapponesi con qualsiasi pilota o team l'abbia a disposizione.
E' ora di cogliere quell'occasione. Telaio a motore portante? Telaio a traliccio? Telaio in alluminio? La parola ai progettisti e alla pista, a noi interessa solo vedere il magnifico duo lottare per la vittoria.

Wolf


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