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Categoria: Sport

"Le magie di Pedrosa"

Ce ne eravamo dimenticati ma è arrivato nelle sale da pochi giorni, e visto che il maghetto fa ben 2 lavori, qualche magia ce l'ha fatta vedere anche in pista, in quel del Sachsering, caso mai qualcuno si fosse dimenticato che per volare può andar bene anche una moto, non serve la scopa!

Classifica gara:
1. Dani Pedrosa - Honda
2. Jorge Lorenzo - Yamaha
3. Casey Stoner - Honda
4. Andrea Dovizioso - Honda
5. Ben Spies - Yamaha
6. Marco Simoncelli - Honda Gresini
7. Alvaro Bautista - Suzuki
8. Nicky Hayden - Ducati
9. Valentino Rossi - Ducati
10. Colin Edwards - Yamaha Tech3
11. Hector Barbera - Ducati Aspar
12. Karel Abraham - Ducati Cardion AB
13. Randy De Puniet - Ducati Pramac

Classifica piloti:
1. Casey STONER 168
2. Jorge LORENZO 153
3. Andrea DOVIZIOSO 132
4. Valentino ROSSI 98
5. Dani PEDROSA 94
6. Ben SPIES 85
7. Nicky HAYDEN 85
8. Marco SIMONCELLI 60
9. Colin EDWARDS 59
10. Hiroshi AOYAMA 57


Pagelle:

Pedrosa 10. Poche scuse per la spalla dolorante, le curve erano tutte dall'altra parte, e per lui tanto basta. Non si capisce se è coriaceo o no, ma quando è in palla guida davvero da gran maestro.

Lorenzo 10
. Non ha vinto, ma con una Yamaha che di motore è palesemente inferiore fa vedere cose straordinarie, comprese le ultime curve con cui soffia il secondo gradino a Stoner.

Stoner 8. Ancora le gomme a infastidire il pilota australiano. A noi piace tanto vederlo guidare, perchè spazzola alla grande, ma forse la cosa finisce per stracciare anzi tempo le gomme.

Dovizioso 8. Ci provano a portargli via il 4° gradino, ma quello è il suo trampolino verso la vetta, la base di partenza, e non la molla nemmeno a 2 mastini come il Sic e Spies.

Spies 7. Texas Terror è diesel?!? Innegabile ormai, parte in sordina, pian piano entra in palla, e verso fine gara fa dei gran tempi beffando anche il Sic. Gran manico, ma se vuole vincere sarà meglio che converta a benzina il manico!

Il Sic 7. Guida bene ed è arrembante quanto basta, insomma si sta costruendo una base per partire verso la vetta abbandonando le cadute. Ma certi opinionisti sembra che sentano già la mancanza della versione più arrembante e ruzzolante.

Bautista 7. Gran gara per il pilota Suzuki, che porta i colori di Hamamatsu al vertice del secondo squadrone. Combatte, ci da con Hayden e Rossi e alla fine arriva davanti.

Hayden 6. Costante, ha cercato di stare davanti a Bautista, ma in questa fase sembra che anche la Suzuki sia meglio di una Ducati.

Rossi 6. Recupera dall'ultima fila e sembra dover riprendere quella che è la sua reale posizione oggi, subito dietro lo squadrone Honda e le Yamaha, ma non va. Problemi su problemi su problemi. Diamogli la moto di Checa!

La gara 8. Comincia a piacerci questa MotoGP, con una bella bagare là nelle prime sei posizioni e con sorpassi spettacolari. Livelli decisamente in crescita. Non si dorme più.



Nelle pagelle qui sopra avremmo dovuto mettere anche quello del commento televisivo che ha iniziato già da metà gara il processo alla Ducati, rea di aver messo sua maestà Valentino Rossi in grosse difficoltà, addirittura abbozzando una strana e pittoresca analisi tecnica della GP12, indicata come nulla più che una GP11 con un nuovo forcellone.
Il voto alla fine non lo diamo, più per rispetto di tutti gli altri, non si può per uno colpevolizzare un'ottima squadra.

Certo è che fa male vedere la Ducati e il 9 volte campione del mondo in una confusione così totale, così confusi che in alcuni passaggi sia Rossi che Guareschi dicono di aver trovato il problema ma di non riuscire a risolverlo, in altri di non sapere minimamente dove sia il problema.
Certo è che la Ducati deve riflettere seriamente sulla situazione e non lasciare che "ideali" tecnici, vadano a sovrastare le normali logiche delle gare, quelle dei risultati. E' già capitato in altre occasioni storiche che soluzioni tecniche sulla carta molto vantaggiose rispetto a quelle tradizionali, si siano poi rivelate fallimentari messe in pista. Perchè? Perchè le variabili che sulla carta non sono presenti sono talmente tante, che il verdetto può diventare molto ingrato.
Stoner con questa moto andava molto forte? E' vero, l'unico ad averla capita, con un solo titolo in 4 anni. Troppo poco forse.

A questo aggiungiamo un dubbio. A questa soluzione la Ducati crede così tanto da sviluppare con lo stesso concetto la nuova bicilindrica stradale. Azzardo?

L'apetura era doverasamente per un'analisi di una situazione davvero strana, ma veniamo allo spettacolo. L'abbiamo lasciaro per ultimo, ma così ce lo possiamo gustare meglio.
Un grande grande grande Dani Pedrosa. Così grande da lasciare gli altri 2 giganti a battagliare per ciò che rimane del podio della gara: cenere. E' sempre impressionante vedere come il piccolo spagnolo riesce a raddrizzare la moto prima degli altri e così poter meglio sfruttare tutta l'accelerazione del motore Honda. Ha bruciato Lorenzo non perchè il motore fosse superiore, ma perchè ha saputo sfruttarlo meglio.

E mentre lui faceva temponi su temponi, Casey Stoner era di nuovo alle prese con problemi di gomme, perchè per stare sui ritmi di Dani ha dovuto stracciare le gomme un'altra volta. Cosa che gli ha fatto perdere anche la seconda posizione a vantaggio di Lorenzo, che dopo aver cercato di scappare a inizio gara, aver sofferto una moto con qualche cavallo in meno, ma con una ciclistica al top, ha calato il jolly nell'ultimo giro facendo un paio di numeri davvero impressionti, degni del miglior Valentino d'annata.

Dietro di loro a giocarsela per tutta la gara il Sic e il Dovi, che a furia di temporeggiare si sono fatti rimontare da Ben Spies, sempre troppo lento ad entrare in temperatura per potersela giocare con i primi. Per ora fanno le riserve dei primi 3 davanti, ma sarebbe davvero bello vederli fare l'ultimo passo, saltare sul gradino superiore, lo meritano tutti e lo spettacolo ne guadagnerebbe. Non abbiamo ben capito il gesto di Spies alla volta del Sic all'ultima curva. Il Sic arriva lungo alla curva, Spies lo passa e gli fa un gesto col piede a cui il Sic risponde stizzito. Favori tra piloti o ci è sfuggito qualcosa?

Insomma un bel garone, di quelli che confermano che ci può essere una MotoGP poco noiosa, anche quando il re è relegato nelle retrovie. Ma che ci fossero degni pretendenti lo si sapeva, un paio già anche titolati. Intanto la classifica dei primi 3 si accorcia, e noi ce la godiamo.

Un'osservazione finale. Valentino Rossi qui l'anno scorso, rientrante dall'infortunio, ha girato con la Yamaha con i tempi di quelli che oggi hanno vinto. Se avete voglia rifletteteci... se no giù la visiera e dateci del gas!

Alla prossima
Wolf

 

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