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Benelli Imperiale 400
Categoria: Le nostre prove

La vedi passare e pensi ad una moto anni ’50, soprattutto nella livrea nera con filetti oro, nostalgico anche il nome che si rifà a modelli di successo della casa Pesarese degli anni ’60.


Eppure questa Benelli Imperiale 400 è stata presentata al pubblico di EICMA solo nel 2017 e in versione definitiva l’anno successivo.
Tutto nuovo il motore monocilindrico da 400 cc che probabilmente è stato scelto, invece del conosciuto bicilindrico da 500 cc che l’azienda aveva già in casa, indirizzandolo al gradimento di paesi Asiatici, soprattutto India e Cina, dove le “piccole” cilindrate e la semplicità sono parametri fondamentali per il successo.

Imperiale 400

Non piccola, la moto è abbastanza lunga, e nemmeno leggerissima, siamo sempre sopra i 200 kg, ma con una sella decisamente accessibile a tutti e con un manubrio largo e ben posizionato che la rendono davvero facile da gestire in ogni situazione.
Estetica dominata dal serbatoio con fianchetti in gomma e dalla doppia sella, quella del pilota con nostalgica doppia molla cromata,  mentre la porzione dedicata al passeggero è rettangolare proprio come si usava una volta.
Parafanghi abbondanti in metallo e luci, frecce comprese, tonde e di grandi dimensioni.
Poi alcune cromature per un gusto retrò che ai meno attenti potrebbe farla sembrare una vera moto d’epoca.

Benelli Imperiale 400 Benelli Imperiale 400
Benelli Imperiale 400 Benelli Imperiale 400


Comoda la seduta, anche se le ginocchia superano abbondantemente gli scavi del serbatoio e le protezioni in gomma, con il manubrio e tutti i comandi al manubrio e ai pedali proprio dove ce li si aspetta.
Pratico il cavalletto laterale e facile issare la moto con poca fatica su quello centrale
Completa la strumentazione analogica completata dalle spie di servizio e da display a cristalli liquidi con utili informazioni, come la marcia inserita e il livello del carburante, che ben si integrano nella linea generale.
Stabili e ampi gli specchietti dalla forma oblunga.
Bello il suono allo scarico, cupo, pacato e piacevole, anch’esso in tema con lo spirito della moto e buono il lavoro della frizione, sufficientemente morbida,  per innestare le cinque marce di un cambio abbastanza preciso e silenzioso.
La ciclistica si affida ad un classico telaio doppia culla in acciaio così come il forcellone su cui lavora una forcella con steli da 41mm e una coppia di ammortizzatori al posteriore.

Benelli Imperiale 400 Benelli Imperiale 400
Imperiale 400 Benelli Imperiale 400


Escursione non è eccessiva, sia davanti sia dietro, ma adeguata alle caratteristiche della moto, taratura che punta al confort ma che, soprattutto al posteriore, risulta un po’ rigida e secca.
Datata anche la scelta del diametro delle ruote, anteriore da 19” e posteriore da 18” che influenzano la guida che se da una parte penalizzano la maneggevolezza dall’altra favoriscono l’assorbimento delle buche e delle asperità.
Forse anche questa scelta legata all’indirizzo del modello verso paesi dove le strade non sono prettamente lisce, anche se le nostrane strade attuali non sono da meno.
Però nonostante la grande ruota davanti si manovra bene anche in città e nello stretto, probabilmente grazie ad un ben calibrato avancorsa.
Le gomme di serie, Cordial, simili nel disegno alle Pirelli Phantom  (110/90 e 130/80) non danno una eccessiva confidenza, ma è vero che il nostro test si è svolto nel periodo più freddo dell’anno, con asfalto non ottimale come aderenza.

Benelli Imperiale 400

La frenata, affinata a due dischi (Uno per ruota), non è sicuramente da riferimento, ma ben dosabile e comunque adeguata alle prestazioni, permettendo arresti in sicurezza seppur non da urlo.
Il motore monocilindrico a corsa lunga con due valvole esprime “solo” 21 cavalli, non un portento, ma sufficiente a far trottare questa Benelli Imperiale 400 tranquilla e senza fatica.
La scelta delle cinque marce probabilmente è stata fatta per sfruttare meglio le caratteristiche del corsa lunga e di una erogazione che tra i 3500 e i 6000 giri dà il meglio di se.

Imperiale 400

Peccato il fastidioso “on/off” che soprattutto quando si viaggia in coppia si percepisce molto.
Inutile cercare di correre con questa moto, la potenza, ma anche ciclistica e freni, non permetteranno di divertirvi in sicurezza, usatela per quello che sa fare e vi affascinerà.
I consumi dichiarati sfiorano i 30 km/lt e crediamo che i 25 km/lt possano essere reali dai nostri conti spannometrici.
Una moto bella per chi ama il fascino retrò che sta tornando prepotentemente di moda e ama passeggiare, anche in coppia, o usare la moto tutti i giorni, magari con una bella coppia di borse in pelle da montare sul telaietto predisposto.
Finiture buone per una moto nel complesso azzeccata e con un prezzo inferiore ai € 4000,00 … difficile fare meglio.

Benelli

Ci sarebbe piaciuto un’estetica un po’ più personale e serbatoio più sviluppato in altezza, invece di questo così piatto superiormente, e magari l’estetica riuscita del motore Benelli del Leoncino 500 che troviamo decisamente adatta anche all’Imperiale.

Ce la siamo goduta nell’uso cittadino, in campagna e nelle colline Piacentine con quell’andare lento e piacevole dove il tempo scorre con il borbottio del monocilindrico.

Tutte le caratteristiche tecniche e la gamma sul sito Benelli che ringraziamo per la moto in uso.

Abbiamo utilizzato: Giacca Montecatena Rotas - Casco Caberg Freeride - Jeans PMJ Legend - Stivali Stylmartin Cruise - Intimo SIXS Merinos

Foto di Roberto Serati

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