Categoria: Le nostre prove

"La Duke per sedicenni e oltre"

 

Ci sono cose che un papà non dovrebbe mai fare, ad esempio portare la figlia sedicenne a un test drive di una nuova centoventicinque.
Ma ormai la frittata è fatta così siamo di fronte alla novità KTM, la Duke 125.
Piccola nelle dimensioni, non minuscola, ma soprattutto grande nella somiglianza con le sorelle maggiori.

Si vede subito che è una KTM, arancione e nera, con forme spigolose e una linea personalissima, ma meno estrema delle più grandi.
Una sella stretta e non eccessivamente alta, comandi al posto giusto e di ottima qualità, un cruscotto digitale completo di tutto, marcia inserita e consumi compresi, che fa invidia a molte moto di cilindrata superiore.
E ancora scarico basso che spunta appena sotto l’attacco dello splendido forcellone e sospensioni anteriori e posteriori WP.
Stona forse un po’ il lungo supporto della targa, ma l’ampio catalogo di accessori dedicati risolve subito il problema.


Il motore è pronto all’avviamento con una piacevole e civilissima tonalità allo scarico, la frizione morbidissima e il cambio molto preciso.
Non aspettatevi però di schizzare via al semaforo, i cavalli limitati di legge, sono quelli che sono e anche se ben distribuiti soprattutto in due, fanno quello che possono.
Però spinge bene, e porta a superare agevolmente, anche in coppia, i 100 km/h con un lancio abbastanza breve.
Ma è la maneggevolezza la sua forza.
Chi come me è abituato a oltre 200 kg di moto si trova a giocare con i circa 130 kg di questa centoventicinque che porta a una guida allegra e spensierata, potendo contare anche su un ottimo impianto frenante completamente a disco.


Molto modulabile l’anteriore, un po’ più invadente il posteriore che su fondi non perfetti tende al bloccaggio.
La sella è comoda e anche lo spazio riservato al passeggero è adeguato, solo le maniglie sono troppo vicine alla seduta, ma in compenso le pedane sono a una distanza giusta anche per chi ha le gambe lunghe.
Le sospensioni assorbono molto bene le imperfezioni dell’asfalto e regalano un’ottima precisione, anche se la taratura un po’ rigida si fa sentire sui dossi e sulle ormai consuete buche delle nostre strade.
Il peso e le dimensioni sono adatti anche alle ragazze che possono contare su un’ottima moto, dall’aspetto si Racing, ma con un’estetica esclusiva che sicuramente può solo piacere.
Francesca è rimasta colpita dalla nuova moto Austriaca, e dopo aver preso le misure, l’ha eletta come suo sogno futuro, chissà che sia uno stimolo allo studio.


A questo punto bisogna solo fare la patente e convincere la mamma.

Moto in prova fornite da Bassi Moto


Abbigliamento prova: Caschi Caberg e HJC – giacche Tucano Urbano e Spidi – Paraschiena Dainese – Guanti Gialì e Ixon – Pantaloni Dainese e Spidi – scarponcini XPD

Flap

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