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Categoria: Le nostre prove



“Divertimento di traverso”
La Moto ha il potere di mantenere viva la voglia di giocare che è in noi.
E’ capace di stimolarci con sempre nuove emozioni a cui non siamo capaci di resistere.
Così anche il partecipare a un corso di Flat Track diventa un nuovo stimolo per imparare qualcosa di nuovo.
Già perché sulla carta sarebbe da folli, senza nessuna esperienza di terra e sabbia sotto le ruote, decidere di partecipare ma del resto un pizzico di pazzia ci vuole.


L’Ippodromo di Soresina (CR) mi accoglie con belle moto schierate a cui lo stesso Marco Belli sta dando le ultime rifiniture per metterle nelle condizioni ottimali per la giornata.



L’ambiente è “Easy”, quasi familiare, ma con un alto livello di professionalità e precisione anche nello svolgimento delle “Pratiche burocratiche” e di gestione del noleggio abbigliamento con una efficientissima Chiara, la compagna di Marco, a cui non sfugge nulla ma nel frattempo ha la massima disponibilità nei confronti delle esigenze dei corsisti.
Un po’ di ansia percorre la schiena, quella preoccupazione simile a quella di una anguilla sotto capodanno per rendere l’idea, la stessa che durante la notte ha turbato il riposo notturno ma ormai sono qua.
Una buona colazione, prevista nel pacchetto del corso, nel adiacente locale, aiuta, insieme alle parole rassicuranti di Marco ad allentare la tensione.
Il successivo briefing da con chiare spiegazioni l’idea di quello che ci aspetta e serve anche per rompere il ghiaccio tra i partecipanti, 14 in questo caso per 7 moto su cui ci alterneremo negli esercizi.



Le moto sono belle e stilose, realizzate da Deus Milano su indicazioni di Marco, monocilindrici Yamaha 400cc 4 tempi a due valvole con quella manciatina di cavalli giusti per divertire senza diventare ingestibili, leggere su quelle “ruotone” da 19” perfette per galleggiare e dare trazione sul fondo dell’ippodromo.
Avviamento a pedale e un bel borbottio ci accompagna in pista, un ovale da 800 m di cui per il momento sfrutteremo solo un rettilineo per gli esercizi tecnici per prendere confidenza con la tecnica di guida del traverso.
Se come me arrivate dalla strada dimenticate tutto perché qui si fa esattamente il contrario.
Niente uso del freno davanti, raro quello del posteriore e tanto gioco di gas, spostamento di peso e inclinazione della moto.



Incredibile ma i primi esercizi mettono in mostra quanto le moto a disposizione siano ottime per dare confidenza anche ai neofiti, basta poco e cominciamo da dare gas e far scivolare il posteriore cercando di fidarci sempre di più delle gomme, e della nostra sensibilità.
Non tutto viene perfetto e spesso gli automatismi di sempre affiorano a complicarci la vita ma chi più chi meno tutti riescono a derapare e soprattutto giocare con il gas con il massimo divertimento.
Già, la parola principe è proprio questa per quasi tutti i partecipanti, poi si migliora la tecnica, si va più forte si è più precisi ma in fondo il divertimento e quel sorriso ebete si stampa sul viso di tutti, lo stesso di quando da bambini giocavamo a far derapare la bicicletta frenando con il freno.
Slalom e derapata seguito da un tratto in piedi sulle pedane, poi uguale con una mano sul serbatoio, disegnare uno cerchio con la ruota posteriore dando gas con lo sterzo a “Pacco” e con un colpo secco di frizione.



Esercizi a gruppi alternati così da riprendere fiato e nel frattempo completare anche con informazioni visive quelle che la pratica ci ha regalato.
Tutto diventa sempre più facile e Marco Belli è davvero bravo a trasmettere fiducia attraverso spiegazioni chiare e precise.
Numerosi i feed back richiesti ai partecipanti che diventano momento di confronto e arricchimento.
La mattina scorre veloce e il Ristorante adiacente ci aspetta per il pranzo compreso anch’esso nella formula del corso, ottimo e completo, occasione conviviale per conoscersi meglio e descriversi a vicenda le sensazioni che la sabbia ci ha regalato.
Nuovo breve spiegazione del programma pomeridiano e torniamo agli esercizi in sella, arrivare in frenata lasciando sbandierare il posteriore, girare e dare gas per fiondarsi al birillo opposto, ecc.



Finalmente è ora di affrontare l’Ovale e mettere a frutto la sensibilità e le basi ricevute con gli esercizi.
Gas, dentro le marce fino alla quinta e poi di fatto useremo solo le ultime due, niente freni, solo gas da dosare per cercare di disegnare un rombo che racchiude la pista.
Qualcuno comincia a spingere, qualcuno disegna curve più rotonde ma tutti siamo in grado di guidare su una superficie che cambia densità a ogni metro soprattutto quando le tracce delle ruote e dei traversi rendono la superficie sempre più irregolare.
Peso da spostare, sensibilità e leggerezza dosando la manopola destra quel giusto per mantenere la linea mentre la ruota posteriore comincia a scivolare.
Certo la comparsata di Marco Belli e i suoi amici; Vittorio Emanuele Marzotto, campione italiano in carica, Lucas Nicolas Foresti e Elia Fraccaroli, ci dimostra cosa vuol dire davvero guidare “Di Traverso” ma a molti di noi basta così, ognuno a giocare con il proprio limite e le proprie capacità.



Dei timori di inizio giornata resta ben poco anzi la sensazione di sicurezza acquisita ha arricchito il nostro bagaglio di motociclisti “Normali”.
Un aperitivo con la consegna dei diplomi di partecipazione e dei Gadget della scuola chiude la giornata.
Non fatevi intimorire da quello che vedete nel sito della Di Traverso School questo è un corso alla portata di tutti, anche alle Donne, una giornata per mettersi in gioco aumentare le proprie capacità grazie a una organizzazione perfetta, una professionalità di riferimento e alla bravura e sensibilità di Marco che riesce a mettere tutti a proprio agio.
Non diventerete in una giornata piloti di Dirt Track ma sicuramente il vostro bagaglio di guida verrà arricchito e l’esperienza potrà servire anche nella guida su strada, magari in situazioni impreviste.
Avevo detto a Marco che sarebbe stata dura mettere “Di Traverso” un neofita e per di più ultra cinquantenne…..cavoli ci è riuscito!

Cosa Serve:
- Casco integrale, indifferentemente stradale o da cross, quest’ultimo preferibile per la maggior ventilazione, consigliatissima la visiera o gli occhialoni perché la sabbia sparata in aria soprattutto quando si gira in ovale è tanta.
- Tuta in pelle o completo da cross, la prima dà massima sicurezza ma da contro è più calda e limita di più i movimenti, nel caso del completo da cross sotto vanno indossate le protezioni per ginocchia e gomiti e sempre il paraschiena.
- Guanti, ovviamente, io ho preferito dei leggeri guanti traforati ma con protezioni alle nocche.
- Stivali da strada o da cross, su consiglio di Marco ho optato per i primi che in effetti sono più leggeri, meno ingombranti negli esercizi e danno maggiore sensibilità nelle manovre con le leve al pedale.
Naturalmente se ne siete sprovvisti potrete noleggiare tutto l'occorrente da Di Traverso all'atto dell'iscrizione.

GALLERY

Trovate la Di Traverso School anche a EICMA nell'area esterna accanto a Radio Deejay, con uno spazio idoneo su cui si svolgerà una gara il 22 Novembre, vi sentite pronti per la sfida QUI trovate le informazioni 

Per info sui corsi trovate tutte le informazioni sul sito della Di Traverso School 

Corso svolto presso Ippodromo Soresinese, Via dell’ippodromo 10, Soresina (CR)
Servizio Ristoro presso Ristorante Sound, via Muzio da Soresina 20, praticamente di fianco all’ingresso dell’Ippodromo.
Foto di: Alan Bongiorno di Digital Camera School 

Materiale utilizzato: Casco LS2 – Occhiali ProGrip – Protezioni, Maglia, Pantaloni e Guanti Ufo Plast – Stivali Stylmartin – Intimo EVO+

Flap

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