Categoria: Le nostre prove

"Una poltrona per due"

Ci vorrebbe la moto da bar, quella appariscente, dal sound accattivante, che non passa inosservata, magari con qualche gadget superfluo ma tanto schic. Da parcheggiare e osservare, o meglio osservare la curiosità degli altri. E finito il drink girare la chiave con malcelato sorriso per far uscire dagli scarichi un ulteriore richiamo per gli sguardi curiosi .

E ci vorrebbe la moto per i trasferimenti, casa-lavoro, che non ti faccia arrivare arruffato al primo appuntamento delle giornata, ma rilassato in doppio petto (mai senza le protezioni, soprattutto alla schiena ne!), con capienti  valige a contenere la ventiquattore, il pacco di disegni o perché no i campioni della produzione.

E poi…ah si ci vorrebbe la moto per i lunghi trasferimenti, per trasformare il noioso nastro d’asfalto autostradale in una formalità da sbrigare velocemente. Senza troppa aria addosso, protetti bene dalle eventuali intemperie, gambe in posizione ottima, imbottitura della sella giusta, comfort da ammiraglia.

Poi ci vorrebbe la moto per scurvazzare un po’ in compagnia ( o in solitudine e silenzio), magari in montagna, questa volta lontani dal lampeggiare rabbioso di quelli casello-casello (in pratica lontano  dai nuovi amici del tutor); in scioltezza, con un filo di gas, magari col motore che in sesta (cominciate a memorizzare il numero “6”) riprende anche da 30 km/h e sale con un crescendo degno del bolero di Ravel.

Beh pretendo poco no? Sono “solo” 4 moto. E BMW invece fa 6, inteso come numero dei cilindri, fronte marcia, della sua 1600, in allestimento GT che grazie alla collaborazione della concessionaria AutoClass. abbiamo potuto testare.  Un mezzo, davvero notevole, dalle mille sfumature, che può davvero inserirsi da sola nel piccolo siparietto scherzoso tratteggiato poco sopra.

In realtà a vederla li nello show room incute un certo timore reverenziale. Imponente, le forme esaltate dal bianco perla dell’esemplare in prova,  gli scarichi 6 in 2 (mai avrei pensato di usare questo termine) a disegnare un posteriore davvero bello. Anche l’anteriore ha personalità, con i grossi occhioni luminosi che esprimono un guizzo di potente vitalità.

Il timore svanisce salendo in sella, e pigiando sul pulsante “start” si trasforma subito in goduria massima. Il sound è incredibile, quasi cupo, chiudendo gli occhi si potrebbe immaginare  essere quello di una muscle car 12 cilindri americana. Attenzione però nessuna esagerazione, tutto in perfetta eleganza e soprattutto omologazione.

Ingrano la prima rifiutando cortesemente l’offerta di “accendere” la radio (salvo poi schiacciare “on” al primo incrocio per farmi notare un po’, che diamine se devo “testare” voglio farlo bene); l’innesto della marcia mi sembra un po’ ruvido, ma tale impressione è giustificata dal fatto che la moto ha percorso pochissimi km ed è quindi ancora in pieno rodaggio.

Il “6”(cromato) fa capolino un po’ ovunque, sul fianco e sul ponte di comando. In bella vista nel vano che è dedicato al navigatore (optional sulla versione GT, di serie sulla GTL). Seleziono con semplicità (il menù del computer di bordo e i comandi a manubrio sono molto intuitivi) la configurazione comfort e sfilo nel traffico con sorprendente agilità. Basta un pelo di gas per far cantare il sei cilindri e schizzare via veloci. La frenata è potente e ben assistita, richiede una pressione sulle leve tutt’altro che forte. Lo stesso dicasi per la frizione.

La sella è molto confortevole, e regolabile per adattarsi al fisico del proprietario; anche la porzione dedicata al passeggero è molto generosa e trasmette alla vista una sensazione di eguale comfort. Bruttino, anche se evidentemente comodo da azionare con i guanti invernali, il tasto per riscaldare la sella posto sotto la stessa.5906

Entro in autostrada, forse il terreno di caccia ideale per la GT. Giocando un attimo con il parabrezza a comando elettrico trovo la configurazione giusta per la protezione dall’aria, accusando però una lieve turbolenza dietro collo e spalle; forse avrei dovuto provare a cambiare la posizione in sella, ma stavo di un comodo….ed inoltre (fondamentale!!!) la radio si sente benissimo anche a velocità codice autostradale… Risatona

I cambi di direzione sono abbastanza immediati,non serve fare molta pressione sulle pedane, ne tanto meno ricorrere a sforzi fisici erculei. I pesi sono distribuiti e bilanciati, quindi un minimo movimento e la Bmw va dove si vuole. Certo non dimentichiamoci che il peso a secco è per sempre di … kg, con masse in gioco notevoli, ma questo pensiero non fa altro che esaltare l’idea di agilità del mezzo.

Non so se BMW punti a fare concorrenza alla regina Goldwing o semplicemente punti ancora a migliorare la sua flotta di turistiche da business class; non so nemmeno quale sia il target di motociclisti cui ci si rivolge, forse tutti e quattro quelli elencati in apertura o forse semplicemente a chi vuole viaggiare comodo non rinunciando ad un motorone che di adrenalina e soddisfazioni può regalarne tante.

So però che per mettere le box la moto provata ci vogliono 24.000,00 euro circa, e che in un paese italico dominato dalla sorella GS, gli ordini per questa ammiraglia sono stati talmente tanti che BMW fa fatica a stare dietro alle consegne. Come dire…un'altra scommessa vinta… ci sono una sacco di moto votate al comfort turistico…bmw fa un altro mestiere.

Nota di colore. Le frecce anteriori sono uguali a quelle della Diavel o viceversa. Effetto della globalizzazione? Risatona

Dimenticavo, per la scheda tecnica vi rimando alla pagina ufficiale della casa bavarese, ma  le impressioni del test, al di la dei freddi numeri, sono molto positive.

Abbigliamento del test. Giacca Dainese/gore-tex, scarpe Dainese, Guanti Spidi, Casco Caberg

Fagna

 

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