Casey Stoner ha lasciato relativamente presto il mondo delle corse, quando si pensava avesse ancora parecchi anni da disputare, ma emergono via via problemi che forse chiariscono i suoi disagi nel mondo della MotoGP.
In un intervista ha raccontato di aver dovuto ripensare a tutta la sua vita, la sindrome da affaticamento cronica racconta lo lasciava esausto per intere giornate, costretto tra il letto e il divano di casa, senza capire cosa stesse accadendo.
Forse questi problemi sono cominciati molto prima, già quando dovette abbandonare nel 2008 il campionato per diverse gare, per problemi non ben comprensibili. Oggi dice di dover convivere con questo problema, si alza al mattino con il 50% delle normali energie di una persona normale, e prima che si esauriscano cerca di fare il possibile, soprattutto dedicare tempo ai suoi figli.
Racconta "ho imparato a gestire le mie energie", così in una buona giornata ha energie per giocare con i figli e magari giocare una partita a golf, ma alla fine di tutto dice "non posso gestirla". Un grande campione con un problema davvero particolare, vissuto nel momento in cui i motociclisti erano divenuti anche grandi atleti.