Eppur si muove qualcosa, se il mercato piloti della Superbike sta componendo la griglia di alcuni piloti dei team ufficiali, in MotoGP il fermento invece è davvero tanto.
Merito o colpa sono della combinazione Ducati e Jorge Lorenzo, che hanno innescato una reazione a catena che potrebbe stravolgere il campionato. Il pilota maiorchino si è offerto a Ducati, la quale non snobba per niente il vecchio sogno di Gigi Dall'Igna, tanto da mettere in discussione il numero due della MotoGP degli ultimi anni, Andrea Dovizioso. Come da dichiarazioni Ducati lo stallo nella trattativa con il Dovi è più che altro finanziario, se non ci fosse stato in circolazione Lorenzo trovare un'accordo sarebbe stato più semplice, ma ora la casa di Borgo Panigale si sente forte di un'alternativa di ottimo livello, forse una scommessa, ma l'accoppiata Lorenzo-Miller potrebbe mettere in pista un team di tutto rispetto.
Il Dovi intanto cerca alternative di livello, qualcuno mormora in caso contrario un fine carriera mentre è ancora al top, qualcuno mormora di un'Aprilia pronta per lui, Aprilia che però sembra promessa a molti piloti, come ad esempio a Cal Crutchlow, fresco appiedato da Honda dopo che il giovane Alex Marquez è stato confinato lontano dal box HRC da Alberto Puig. A Cal è stato preferito da Honda il pilota giapponese, e ora Cal che sembrava pronto a ritirarsi a fine 2020, sostiene che è pronto a correre anche nel 2021.
In casa Yamaha inceve viene confermato Franco Morbidelli nel team Petronas, che tace per ora sul matrimonio con Valentino Rossi. Se ne è chiacchierato parecchio, tutti meno che Valentino il quale sembra abbia voluto tacere sulle tante dichiarazioni del team manager Petronas. A poca distanza arriva anche la conferma di Danilo Petrucci in KTM Tech3, una soluzione che mette Danilo nelle condizioni di provare il suo valore su una moto in fase di sviluppo nella quale la casa austriaca sta investendo molto.
Poche ore alla partenza di questa anomala del campionato MotoGP 2020, e molti piloti siederanno sulla sella sbagliata.
Michele Rubin
