Finalmente Pasquetta.
Tiro la zip della cerniera fino in fondo e allaccio con cura gli stivali con quegli slider in metallo leggermente graffiati nelle ultime uscite in pista.
La moto è pronta con il pieno e attende nel box solo che gli venga data vita con quel magico pulsante.
Giro la chiave e il ronzio della pompa carburante segna l’inizio della musica che tra poco uscirà dallo scarico sportivo.
Mentre il motore raggiunge la temperatura allaccio con cura il casco e mi infilo i guanti pronto per impugnare quella manopola destra ad alimentare le camere di scoppio.
La frizione stacca lentamente e le marce entrano una dopo l’altra in rapida successione.
le case lasciano velocemente posto alla campagna che abbaglia con i suoi colori di una Primavera che vuole essere vissuta.
Curve, rettilinei e di nuovo curve da raccordare con il piacere di cercare la traiettoria perfetta lasciandosi scorrere sul casco l’aria che scivola quasi silenziosa verso le spalle insieme al rombo del motore.
Un suono che sfugge insieme alla forza che gli pneumatici scaricano a terra.
Viaggio così immerso nella natura e nei pensieri navigando in questo mare verde delle campagne che mi circondano.
Un piacere che si interrompe con un leggero rumore che comincio a percepire sempre più fastidioso e preoccupante, cerco di capire da dove viene, rallento, apro la visiera e abbasso verso il motore.
Un rumore insistente che aumenta di intensità sempre di più finché capisco da dove arriva…
…maledetta sveglia.
Torno tristemente alla realtà e alla Primavera in moto, ormai persa quest’anno, e alla Pasquetta che, grazie al COVID19, rimandiamo all’anno prossimo.
E’ stato solo un sogno, ora pensiamo a come uscire dall’incubo!
Flap