Il MotoGP al TT di Assen sorprende con le prime buone notizie per Yamaha, Maverick Vinales regola Marc Marquez, che pur in difesa allunga ancora su una deludente Ducati. Terza caduta per Valentino Rossi.
Le prove del week end avevano già dato una bella notizia alla casa dei tre diapason e qualche brutta anticipazione a Marquez e ai ducatisti, ma nessuno si aspettava che la cosa sarebbe durata più di qualche giro, non è la prima volta che capita di vedere Maverick lì davanti, come il rookie dell’anno, ovvero Quartararo del team Yamaha Petronas. Le conferme della domenica però sono altra cosa, e quasi sempre vanno ad appannaggio di certi animali da pista del calibro di Marquez, di Dovizioso e di Valentino Rossi.
UN WEEK END IN SALITA
Il week end a dire il vero era iniziato giù con una grossa defezione, visto la caduta di Jorge Lorenzo con frattura di due vertebre, che hanno messo fuori gara, per due gare, il pilota maiorchino. L’ennesimo stop per il pilota spagnolo che pensava ormai di aver trovato il bandolo della matassa, ma per ora sembra sempre più sulla via dell’affanno.
Tornando ai piloti in pista le difficoltà di Marquez ad avvicinarsi alla prima linea di partenza aveva fatto nascere qualche piccolo, piccolissimo dubbio, rimarcato dalla scelta un po’ azzardata di Marc di montare una morbida al posteriore per la gara, quando quasi tutti i suoi avversari avevano addirittura una Hard. Poi c’era comunque l’incognita Suzuki, moto agile, affilata, corredata anche di un nuovo telaio se la sua guidabilità non fosse già sufficiente, miglioramento che è valso ad Alex Rins la partenza dalla prima linea.
Un po’ di incognite insomma prima della partenza, incognite che dovrebbero accompagnare buona parte del campionato, ma che ultimamente sono preda abbastanza facile per Marquez.
LA GARA
Scattati dalla linea di partenza, la bagarre della prima curva è andata subito ad Alex Rins, la sua Suzuki ha iniziato a danzare tra le curve, mentre alle sue spalle è iniziata subito la lotta che accompagnerà quasi tutta la gara, quella tra Marquez, Vinales e Quartararo. Bastano però due giri per perdere uno dei probabili protagonisti della gara, Alex Rins, che scivola nella ghiaia e lascia campo libero per un paio di curve al compagno di squadra.
Il secondo grosso incidente è quello di Valentino Rossi al quindo giro, mentre passa Nakagami esce di pista a velocità furibonda portando con sé il giapponese. Un brutto incidente che però vede Valentino correre a sincerarsi delle condizioni del pilota Honda, e incassa il terzo zero consecutivo.
Ma è Quartararo a prendere la testa della gara e a tenere a bada Marc Marquez, nonostante la moto del giovane francese traballi un po’ da tutte le parti, riesce comunque a rintuzzare gli attacchi del campione del mondo. Tra di loro si inserisce qualche volta Vinales, ma lo spagnolo nei primi giri è irruento, sbaglia parecchio e di tanto in tanto passa Marquez per poi sbagliare e lasciare ancora il posto. Intanto risalgono anche le Ducati, con Dovizioso che per qualche giro sembra poter stare con i primi, ma è una speranza che presto naufraga nella difficoltà.
E’ a metà gara che tutto inizia ad ingarbugliarsi, quando Vinales prova a dare un colpo decisivo alla gara, prima passa Marquez, e dopo un paio di giri il giovane Quartararo. Marquez quindi decide di seguirlo cercando di arginare Vinales in forma come si è visto solo al debutto in Yamaha, ma non c’è niente da fare, è una cavalcata che piano piano sfianca la Honda e procura la prima vittoria alla Yamaha.
DUCATI NON ALL'ALTEZZA
Una bella boccata d’ossigeno per i piloti Yamaha, in 3 nei primi 5 compreso e il gradino più alto del podio. Per una moto in crisi è qualcosa che può cambiare la visione del resto del campionato, ma non è tutto oro quel che luccica. La mto di Iwata è sembrata un frullatore nelle mani di Quartararo e uan bicicletta difficile da fermare in quelle di Vinales, andrà verificato nelle prossime gare se non è solo uno sprazzo. Il contrario di quanto sta avvenendo in Ducati, con prestazioni davvero al di sotto del minimo indispensabile per una squadra e un pilota che vuole vincere il campionato. Una gara di rincorsa in cui solo per pochissimi giri è parso poter stare con i primi.
L’unico che gioisce in tutto questo è Marc Marquez, se gli avversari continuano a cambiare mentre lui rimane costante, o meglio una costante, non ci saranno grossi problemi nella rincorsa al titolo. Come si suol dire, tra i tanti litiganti il Marquez gode. La defezione poi di Rins ha snellito il lotto degli inseguitori, e i tre zeri di Valentino che lo hanno relegato di fatto fuori portata, regalano un altro sorriso a Marc.
Gara davvero divertente, sopratutto perché sta delineando l’arrivo di un pilota che si annuncia competitivo, che ha solo bisogno di avere lo stesso materiale che hanno gli ufficiali, di sicuro però la facilissima Yamaha sembra già dare un ottimo apporto. Se dovessero risolvere questi fantomatici problemi cosa succederebbe? Dove starebbe questo Quartararo?
Le verifiche arriveranno già settimana prossima, con il GP al Sachesenring, tutti sui libri a ripassare prima dell’esame. Sarà un week end ricchissimo, con il debutto della MotoE e la Superbike a Donington. Tutti pronti?
Wolf
