MotoGP VAlencia Andrea Dovizioso
Categoria: Sport

Gara conclusiva del campionato del mondo MotoGP vinta da Andrea Dovizioso dopo uno stop & go dovuto alla navigazione difficile sul circuito di Valencia, che inondato d'acqua ha mietuto parecchie vittime prima che venissero presi provvedimenti. Cade Marquez, cade Valentino Rossi a pochi giri da un bel risultato, ma il pesarese si rialza sempre.


Sarà che l'organizzazione di questi campionati sono fatti da professionisti di grande capacità, ma alla domanda "non si poteva fermare prima la gara" quasi tutti rispondono all'italiana, in puro politichese navigato, per l'appunto, c'è sempre qualche altro organo o ente preposto alla decisione prima del disastro, e se non lo si trova, mal che vada, si dà la colpa alla vittima. E' quello che è successo durante la gara di Valencia, pista inondata d'acqua, piloti che rimbalzavano sull'asgalto in un balletto macabro di funambolici high-side, e nessuno sembra avesse responsabilità di fermare la gara, se non il pilota in testa, se non qualche direzione gara, se non che qualche milione di euro in preziosissimi prototipi è andato in pezzi sparsi tra asfalto e vie di fuga.

Valentino Rossi Valencia

Il bello è che questi invincibili pazzi, se c'è da metterci 300 chilometri all'ora surfando sull'acqua, ci provano lo stesso fino alla fine, una caduta la si mette in conto, ma qualcuno di quelli buoni, che so un Andrea Dovizioso, ce la può sempre fare, specialmente se a differenza degli altri sembra gestire la situazione con più calma e controllo rispetto agli avversari. Se nel vcino Portogallo Naxto Gonzalez ha preso tutti 10 per l'eccezionale prestazione sulla tavola, il Dovi non è stato da meno visto le condizioni della pista, eppure ha fatto sembrare tutto facile.

Gara che inizia con l'asfalto già bagnato ma in condizioni gestibili, i piloti si schierano e allo start è Alex Rins a mettersi davanti, a fare il ritmo, seguito da Andrea Dovizioso e Marc Marquez, che paga già lo scotto di una lussazione alla spalla, ma come è noto lo spagnolo non rinuncia mai a una bella baruffa, e nonostante non ci sia più altro in palio, ce la mette tutta per stare con i primi. Bastano pochi giri, mentre la pioggia aumenta sempre più di intensità, per vedere quale direzione prende la gara, quella delle vie di fuga con qualche salto carpiato verso il cielo. Tocca a Marquez, Iannone, Vinales, Espargaro, Miller, Morbidelli e Luthi. Solo dopo 13 giri, quando Valentino Rossi, autore di un recupero miracoloso, e Andrea Dovizioso si mettono davanti, grazie all'alzata di mano di Dovizioso, la gara viene interrotta.

Marc Maruqez Valencia

Il tempo di far smettere di piovere e di ascoltare qualche sfogo, e si riparte, altri 14 giri in cui giocarsi qualche costola o qualche osso, con la prima fila occupata da Rins, Dovizioso e Rossi. Alla ripartenza è questo terzetto a mettersi in fuga, quella di Rins però dura poco, Dovizioso è determinato a portare a casa almeno l'ultima gara, Valentino ci prova per un po', ma poi inizia a perdere terreno, fino a 5 giri dalla fine quando ormai destinato alla seconda piazza scivola sull'acqua e replica il brutto finale della Malesia. Riparte per concludere 13°, un peccato per un finale di stagione che poteva essere di tutt'altro tenore per il pesarese, che paga con due cadute la voglia di confermare la sua forma, la sua continuità che gli ha permesso di finire il campionato a podio mondiale, ma senza vittorie.

Il posto sul podio della gara invece lo lascia a Rins, che chiude secondo, e a Pol Espargaro, che fa felice la squadra KTM portando a casa un podio che per la casa austriaca vale oro.

MotoGP Valencia

Campionato concluso, con una gara rimescolata dall'acqua. Sempre tanti i valori in pista, che da Martedì con i primi test verranno mescolati, la squadra Honda un po' acciaccata, riceverà un Jorge Lorenzo che sicuramente vorrà dimostrare quanto non ha avuto problemi a dire ai giornalisti, cioè che lui è l'unico a poter battere Marc Marquez, un bell'impegno a parole, vedremo nei fatti. Altri piloti cambiano casacca, Iannone sale sull'Aprilia, Petrucci in Ducati ufficiale, Morbidelli in Yamaha Petronas e il neo campione della Moto2 Bagnaia sulla Ducati Pramac. Tanta carne al fuoco e si spera tanto spettacolo.

Finisce qui la stagione, ci siamo divertiti, abbiamo esultato per i duelli della MotoGP, e siamo rimasti a guardare che ne sarebbe stato di questa Superbike, bella ma maltrattata, ma l'inverno sarà breve, pronto già per un nuovo campionato. Seguite i test.

Wolf

Ritratto di Wolf

Risultati e classifiche

 

 

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