Gara per niente eccitante quella vista a Barcellona, merito o colpa di un Jorge Lorenzo assolutamente imprendibile. Ci prova Marc Marquez ad arginarlo, mentre l'atteso ritorno del Dovi finisce nella ghiaia. Bene Valentino con un altro podio con una Yamaha a corrente alternata.
Davvero per gli avversari non si poteva dipingere quadro peggiore dopo la vittoria del Mugello, un Jorge Lorenzo di nuovo tornato nelle possibilità di fare il martello con il cronometro, in quella forma e in quella condizione speciale, che gli permettono di mettersi davanti e di prendere a mazzate cronometro e avversari. Nessuna possibilità per gli inseguitori, nemmeno per quel Marc Marquez che sembra potere tutto in certe giornate, ma che già sulla griglia denunciava qualche difficoltà tentando la carta delle gomme dure. Ultima stagione per il maiorchino in Ducati, ha rinunciato a provarci con un paio di gare di anticipo, se le trattative si chiudessero oggi sia Ducati sia Jorge avrebbero idee diverse probabilmente. Lo stesso Jorge che va ad infilarsi nella tana del lupo, a giocarsela a moto pari, quando trovato il bandolo della matassa Ducati, la moto migliore sta per lasciarla.
Gara a senso unico, con una partenza in cui Lorenzo, Marquez e Doviziso hanno fatto il diavolo a quattro (a tre) per decidere chi dovesse stare davanti, ma alla fine del primo giro le posizione erano già ben delineate, è stato Jorge a prendere il comando e a iniziare quel suo metodo infallibile per portarsi primo al traguardo, prendere a martellate il cronometro giro dopo giro. Dietro Marquez e il Dovi, inizialmente molto vicini, ma già al terzo giro con qualche difficoltà per il Dovi, difficoltà che si concretizza prima di chiudere il quarto giro, con la moto nella ghiaia. E' il colpo di scena, quello che nessuno avrebbe voluto vedere.
Da lì in poi la gara è stata a senso unico, per qualche giro Marquez ci ha provato a stare con Jorge, ma il maiorchino era troppo in forma, così come la sua Ducati, che via via aprono un piccolo gap che nel finale Marc cerca di ricucire, ma senza successo. Solo dietro si è potuta vedere un po' di bagarre, con Crutchlow, Pedrosa e Vinales che ci hanno provato fino all'ultimo a dare una zampata al quarto posto, e sorpasso dopo sorpasso chi ne è uscito vincitore è stato proprio Cal il matto, con un'altra bella soddisfazione per Lucio Cecchinello.
A questo punto qualcuno comincia già ad ipotizzare una ricnorsa del maiorchino alla corona, le gare sono ancora molte, ma il problema è sempre Marc, ci vorrebbe qualche momento no in più per il giovane spagnolo, con due vittorie Jorge a poco più della metà dei punti dell'avversario e prossimo compagno di squadra, complice una pessima partenza di stagione. Difficile raggruppare le idee per capire quale sia stato davvero il cambio di passo, ma a dire dello stesso Jorge, tra i tanti interventi fatti c'è quello alla forma del serbatoio, che gli ha permesso una posizione più aggressiva in sella nelle staccate, e come dice Jorge, bastano un paio di decimi di differenza in 5 chilometri per fare la differenza tra una brutta gara e una vincente.
Davanti ci sono un po' di piloti, secondo è Valentino, che accusa già una differenza di quasi 30 punti, ma quello che colpisce di più sono i punti di Andrea Dovizioso, gli stessi di Jorge. Troppi zeri per l'italiano, veloce e intelligente, ma con qualche problema di troppo a finire una gara, qualcosa che sta segnando questa annata in modo quasi irreparabile.
Buona la gara di Valentino, ancora sul podio, qualcuno potrebbe dire sempre grazie a qualche caduta illustre, ma le cose non cambiano. Su una moto che sta diventando difficile anche per Johann Zarco, il nove volte campione del mondo resta a metà tra i primi e la compagine degli inseguitori, cerca di far rendere al massimo gli investimenti Yamaha, che sembrano dare ancora troppi pochi risultati, è ormai la terza marca come rendimento, anche se favorita dai pochi incidenti dei suoi piloti si trova addirittura 3 moto nelle prime 4 posizioni del campionato.
Perchè non chiudere con una piccola, ma usuale, polemica, gara che vede i piloti dal 4° a 10 secondi di ritardo, un distacco che in altro campionato verrebbe annunciato come un allarme. Campionati che vai, regolamenti e opinioni che trovi.
Wolf
