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Giacca pesante, giacca leggera, traforata, impermeabile, naturalmente deve anche essere comoda, protettiva e magari anche bella.
Insomma tante cose difficili da trovare in una sola giacca da moto, non impossibile però e Clover ha trovato una formula davvero interessante con la sua DAKAR.

Una bella giacca due strati dedicata alle tre stagioni motociclistiche, che diventa una vera 4 stagioni se completata con l’imbottitura PARIS proposta come optional.



Alla fine ci si trova con tre strati assolutamente indipendenti, ma nello stesso tempo combinabili perfettamente per la massima resa possibile:
1 Giacca esterna completa di tutte le protezioni, pannelli di ventilazione, tasche e regolazioni che può essere usata singolarmente nel periodo più caldo, potendo contare sulla confortevole fodera interna “Climacontrol”.
Dotata di due tasche basse impermeabili più due superiori che possono essere usate quando non si aprono completamente i pannelli di ventilazione.
Finalmente anche nella giacca esterna compare una tasca interna per riporre i documenti.
Sulla bassa schiena c’è un ampio tascone dove si possono riporre i pannelli di ventilazione quando vengono tolti, oppure la membrana impermeabile.

2 Membrana impermeabile e traspirante “Aquazone Plus” che, come in altri capi Clover, può essere utilizzata sotto la giacca principale, collegandola con appositi bottoni automatici ai polsi e cerniere al petto, oppure sopra la stessa come impermeabile veloce in caso di acquazzone improvviso.
La membrana può anche essere utilizzata come capo singolo magari durante una sosta o nel passeggio serale.
L’ottima fattura e i l’estetica sportiva, ricca di elementi rifrangenti,  la rendono un bel capo anche quando viene indossato sopra la giacca con il duplice vantaggio di aumentare la visibilità e la coibentazione termica, creando una intercapedine d’aria che si scalda e mantiene meglio la temperatura corporea.

3 Giacca termica imbottita PARIS; in sostanza un leggero piumino utilizzabile proprio come capospalla a se stante, con due ampie tasche chiuse da cerniere.
Un’imbottitura differenziata tra torace  e schiena studiata per garantire il migliore isolamento termico senza compromettere la libertà di movimento.
Se rivoltata diventa una perfetta imbottitura della giacca DAKAR, collegandola con bottoni a pressione e quattro clip di aggancio sul petto, con la membrana impermeabile, se presente, oppure direttamente alla giacca principale.



La massima versatilità per una giacca.
Il nostro long test inizia proprio dalla configurazione completa, ovvero la giacca con all’interno la membrana impermeabile a cui abbiamo aggiunto la giacca interna PARIS.
Una combinazione perfetta per i climi invernali e per essere utilizzata nel nostro tradizionale “Mare d’Inverno”.
I tre strati si combinano perfettamente diventando un’unica giacca a tutti gli effetti.
Una volta regolate le varie fibbie alle braccia, ai fianchi  e al collo la DAKAR è pronta nella sua bella estetica per farci affrontare in totale sicurezza la strada.
Oltre ai tessuti ballistici come il duratek 4 e duratek 4 ripstop, troviamo gli inserti in materiale rifrangente su braccia, torace e schiena.
Presenti ovviamente le protezioni CE di livello-2 su spalle e gomiti e la predisposizione per il paraschiena interno (Noi abbiamo usato il Back Pro-5 insert CE livello 2 sempre di Clover)
Se poi volete il massimo sappiate che è possibile equipaggiarla con il sistema External Airbag Kit-Out per cui è predisposta.



In sella non sbatte e il confort è totale anche quando la temperatura scende di qualche grado sotto lo zero.
Le regolazioni in velcro ai polsi permettono di scegliere se indossare il guanto sotto o sopra il polsino, secondo i gusti personali, con la massima praticità possibile.
Una volta arrivati a destinazione si può tranquillamente utilizzare il solo “Piumino” che diventa davvero un capo moda a se stante.
Nel nostro breve viaggio ci siamo trovati a passare da temperature prossime allo zero della nostra bella pianura ai 12 gradi della “calda” Liguria, di conseguenza abbiamo scelto di togliere la fodera impermeabile, che ha trovato posto nel tascone posteriore della DAKAR mantenendo però il confort termico della PARIS.
Una combinazione efficace dal giusto tepore con il massimo della traspirazione, che ci ha accompagnato nel nostro seguire la costa del Tigullio.



Verso sera qualche goccia e il freddo che, insieme al buio, tornava prepotente mentre anche noi facevamo ritorno verso casa, ci ha consigliato di indossare, questa volta sopra la giacca, lo strato impermeabile.
Una vestibilità azzeccata che senza costringere i movimenti fasciava lo strato sottostante scongiurandone ogni svolazzamento e/o sbattimento.
Come promesso, ‘l’intercapedine” d’aria creatasi ha permesso di mantenere la temperatura corporea per un massimo confort.
Decisamente valido anche l’aspetto sicurezza attivo dovuto alla banda in alta visibilità che fascia la membrana sulle spalle e sulle braccia permettendo, insieme agli inserti rifrangenti di cui è dotata, di essere ben visibili anche nelle ore più buie o di scarsa visibilità, questa colorazione della membrana è immutata nonostante si scelga qualsiasi colorazione della giacca Dakar, così da avere sempre il massimo della visibilità nelle condizioni peggiori di circolazione su strada, nel nostro caso pioggia e nebbia.

Una Giacca a tre strati o tre giacche che diventano una? Il risultato non cambia, questa DAKAR è davvero un’ottima compagna di viaggio e poi quando fa caldo…
Di questo vi parleremo nella prossima puntata quando la metteremo alla prova con le temperature estive! Per questo test di viaggio l’abbiamo abbinata a pantaloni Scout-2 WP e Guanti Granturismo WP sempre della casa Veneta.

Tutte le informazioni tecniche e la gamma sul sito CLOVER

Grazie a Carlo Flaminio per le foto e a Royal Enfield per la moto usata nel servizio.

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