1 Novembre per molti motociclisti del Nord significa Ghisallo, o meglio la Motoconcentrazione in commemorazione dei Defunti del Motociclismo di Civenna (CO).
Per qualcuno l’ultimo giro prima del letargo invernale, per qualcuno un motoraduno da aggiungere alla lista annuale, per tutti l’occasione per fare qualche chilometro in moto,
trovarsi con gli amici e perdersi nel guardare il campionario di moto che riempiono i piazzali e le strade in questa particolare giornata.
Già particolare perché in fondo si tratta di una commemorazione, con tanto di cerimonia a Civenna, più o meno sentita dai partecipanti, ma comunque l‘occasione per un ricordo e un monito alla prudenza.
Devo dire però che la suddetta prudenza non sempre è quella che si vede sulle strade che portano al passo del Ghisallo.
Purtroppo l’imbecillità e l’incoscienza vanno al passo con i cavalli che qualcuno ha sotto il sedere, lo stesso con cui ragiona viste alcune manovre pericolose per se, ma soprattutto per gli altri utenti della strada.
Quest’anno poi, grazie a una giornata più primaverile che di novembre, le moto erano davvero tante e tra queste anche la nostra che si è unita al variegato, quanto appassionato, gruppo Brianza Riders con cui abbiamo percorso il lungo lago fino al piazzale sul culmine del passo.
Un groviglio di moto che lentamente cercano di districarsi alla ricerca di un parcheggio rendendo surreale il panorama con una moltitudine di persone e moto che sfoggiano tutti i colori.
Inevitabile una passeggiata a scrutare pezzi di storia su due ruote che affollano il piazzale e d’obbligo una visita alla chiesetta dedicata, appunto, alla Madonna del Ghisallo.
Una bolgia infernale però sulla strada anche mentre cerchiamo di scendere verso Asso, nonostante siano le 11 del mattino ancora molte le moto in coda per oltre un chilometro nel tentativo di raggiungere la cima.
Noi però abbiamo in mente la solita tappa con una altrettanto tradizionale manifestazione: la 10° Motoesposizione del Moto Club che quest’anno era dedicata alle MOTO GUZZI da corsa
Nella solita elegante cornice della Sala consiliare del Palazzo comunale di Asso erano ben schierate, con al centro la mitica 8 cilindri, una selezione raffinata e pregiata di Moto Guzzi da corsa che si sono distinte nelle gare negli anni d’oro.
La 250, ad esempio, di Omobomo Tenni con cui vinse il TT dell’Isola di Man, e molte altre, alcuni esemplari unici e rari di quella storia gloriosa dell’Aquila di Mandello.
Un’esposizione di pregio realizzata come tutti gli anni con tanta passione e dedizione che si respira parlando con gli organizzatori.
Motociclisti innanzitutto e come tali anche capaci di darci una mano per un problema alla nostra F4 che ha deciso di volersi fermare ad Asso per qualche giorno.
Una banale perdita di benzina che però ha attivato il Moto Club Asso, nella persona di Rinaldo Batelli, che si è adoperato per trovare un meccanico, Dario Moto, disponibile a recuperare il mezzo e nel frattempo ospitandola fianco a fianco a una delle splendide Guzzi esposte.
Così mi sono accomodato sulla sella del California guidata dall’amico Alessandro che mi ha gentilmente riportato a casa…..del resto la “Casoeula” della mamma aspettava….altra tradizione da rispettare, del resto siamo Motociclisti golosi.
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