Jonathan Rea e Marc Marquez
Categoria: Sport

Dall'alba al tramonto, forse è il titolo giusto per una Domenica di gare e passione che tra acuti, battaglie e delusioni hanno regalato grandi emozioni al pubblico degli appassionati. Vincitori dei vincitori, nessuna sorpresa, ne escono a testa alta Marc Marquez e Jonathan Rea, due mostri che stanno stracciando piste e cronometri solo per il gusto di farlo, anche quando non è strettamente necessario.


Domenica iniziata all'alba dall'altra parte del mondo, su quel bellissimo tracciato di Phillip Island, dove la pista a volte sembra sparire nel mare. Su quel circuito ha preso il via una delle più belle bagarre degli ultimi anni, tra sorpassi millimetrici e qualche eccesso, quando tutto corre a filo del rasoio, forse anche la vita, questi piloti della MotoGP hanno raggiunto il massimo della loro spettacolarità.

LA MOTOGP

Tutto nasce da un manipolo di pazzi, che dato il via sono scattati per andare a prendere la prima piazza, ognuno credendo di averne di più. Anche Valentino Rossi, davvero pessimista prima della partenza della gara, si è trovato in questo gruppetto di assatanati, anzi, si è trovato per diversi giri a dirigerlo questo gruppetto. Marc Marquez, Valentino Rossi, Maverick Vinales, Jack Miller, Andrea Iannone, Johann Zarco, sono stati protagonisti di questa battaglia titanica, con repentini cambi di posizione, che si sono succeduti fino alla bandiera a scacchi, quando con un Marquez ormai in fuga per la vittoria, in tre si sono presentati sulla linea del traguardo divisi da pochi millesimi per portare a casa la seconda piazza.
Ne esce vincitore un Valentino Rossi titano, che dopo aver preso carenate, ruote, ginocchiate da questi giovinastri impudenti, li regola tutti sul filo dei millesimi, ma dall'alto di un titano mai sazio.

Bagarre tra Zarco e Marquez

Nera invece è stata la Domenica di Andrea Dovizioso, o meglio di tutta la Ducati. Non è stato il forlivese a mancare in pista oggi, ma la Desmosedici, per fotografare in maniera nitida la situazione, basti vedere la classifica, dove nei primi 10 non compare nessuna Ducati. Situazione che si fa dura, con un distacco di 33 punti e sole due gare da disputare. Marquez può festeggiare per questa settimana, pensando di aver ben recuperato la Domenica di Motegi.


LA SUPERBIKE

Dall'altra parte del mondo invece si sono disputate le due gare del campionato mondiale Superbike, a titolo già assegnato a quel mostro di Jonathan Rea, così difficile da placcare che si è ritenuto indispensabile varare un regolamento 2018 anti-Rea. Questa Domenica però partiva all'insegna di Marco Macho Melandri, finalmente in pole con la Panigale, davvero tanto a suo agio su questa pista. Due gare caratterizzate da un doppio start, quella del sabato per una brutta caduta di Badovini e De Rosa, e quella di Domenica per quella di Davis e Laverty.
Gara1 che sembrava decisa da una grande prestazione di Marco Melandri che tra le curve di Jerez sembra danzare composto e veloce come nessun altro, nemmeno Jonathan Rea è sembrato in grado di tenere a bada tanto talento, ma il destino ha deciso che per questa vittoria bisognerà attendere, a tre giri dalla fine la Panigale, subito dopo aver segnato il miglior tempo di giornata, lo pianta in asso, spalancando le porte della vittoria al solito egoista, quello che le vittorie le vuole tutte per lui, Jonathan Rea.
In Gara2 invece, dopo la seconda partenza si è assistito al solito spettacolo, con Jonathan in grado di arrivare sui primi dalla nona casella prima della fine del primo giro, per poi mettersi davanti e rendersi imprendibile. Dietro invece, dopo una resistenza strenua delle Yamaha, sono le Ducati a farsi carico di darsi battaglia e animare la gara, alla ricerca del secondo gradino. Grande correttezza in pista, nessun ordine di scuderia nonostante Chaz sia alla ricerca del secondo posto in campionato. La pista è quella di Marco, che a due giri dalla fine regola il compagno senza dargli una seconda occasione di prendere quei punti tanto importanti.

Superbike Jerez

Domenica di Superbike che si chiude con Jonathan che raggiunge il record di gare vinte del grande Troy Bayliss, e con qualche delusioni in pista. Sotto tono in Gara2 Tom Sykes, che in questo round non ha saputo vincere la sfida con Chaz Davies, quasi spettatore di quanto accadeva in pista. Anche il buon Camier visto nelle ultime gare è risultato assente. Da segnalare invece la continua progressione di Yamaha, che senza aiutini regolamentari, procede nella sua strada di sviluppo, segno che quello che serve è una rotta e la convinzione del fabbricante. Buono anche il rientro di Guintoli, appena rientrato sulla Kawasaki del team Puccetti ha fatto vedere due bei piazzamenti.

Domenica tra vette e baratri, vette tutte giapponesi, baratri tutti Ducati, in un week end dove la casa di Borgo Panigale ha lasciato sulle piste tanto, troppo. Si va verso la chiusura di stagione, si sperava con più suspense, ma il destino ha deciso altro.

Cuore ingrossato da tante emozioni, ma pronto ad una nuova domenica di gare, la prossima in Malesia con la MotoGP.

Wolf

Wolf


Risultati e classifiche MotoGP

Risultati e classifiche Superbike

 

Umbrella girl Kawasaki

 

 

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