Superbike Aragon Davies Rea
Categoria: Sport

Un dualismo feroce ormai quello tra Jonathan Rea e Chaz Davies, che rende i due avversari dei veri titani nell'arena e che regala grandi battaglie per gli appassionati, ma non perdete d'occhio il numero 33, Marco Melandri, perchè si sa che tra i due litinganti...


Davvero difficile pensare che due piloti si possano andare così poco a genio, ma se c'era qualche dubbio bastava percepire la delusione di Jonathan Rea a termine di Gara2, dove il nord irlandese è riuscito a classificarsi SOLO secondo. Confronto acceso nato alla fine della scorsa stagione, quando Rea ha accomodato il suo compagno di squadra sul secondo gradino del podio mondiale, una mossa giudicata poco sportiva da Chaz Davies, fuoco che brucia sotto le cenerei... nemmeno troppo nascosta.

Superbike Aragon 1

Un ritorno quello nella vecchia Europa che era stata preannunciata come l'inizio delle ostilità vere, o meglio ci si sperava visto che un titano verde stava ormai divorando tutto il campionato. Jonathan Rea e la sua Kawasaki ZX10R sono approdati al continente con 4 vittorie su 4, e una sicurezza imbarazzante. Il pilota della Kawasaki è temuto perchè dà sempre la sensazione di non essere davvero al limite, sembra sempre possedere quel qualcosina in più che nel giro che conta lo mette inesorabilmente davanti, e la sensazione è quasi giusta. E spaventosa.

Entrambe le gare sono state all'insegna del duello tra Jonathan Rea e Chaz Davies, diversa sempre l'impostazione, composto, affilato come un bisturi Jonathan, spettacolare, sporco e sempre in bilico Chaz. Due stili diversi a confronto, visti i distacchi difficile pensare che la Kawasaki ne abbia di più, ma è la consistenza di Rea a allargare il divario tra i valori.

Per entrambe le gare i due piloti si sono fronteggiati in un corpo a corpo spettacolare, se i piloti alle loro spalle non hanno partecipato alla lotta poco importa, tutti sono rimasti in tensione a vedere il duello sperando che il tutto si decidesse all'ultima curva, ma la solita eccessiva irruenza di Chaz ha messo fine al duello a due giri dalla fine, quando dopo aver passato tutta la gara a trattenere Rea, è stato prima superato per poi assaggiare l'asfalto. Strada libera al nord iralndese verso la quinta vittoria, mentre Marco Melandri capitalizzava con la seconda piazza.


Superbike Aragon 2


Domenica primo nodo da sciogliere era capire come Chaz fosse sulla decima casella di partenza. Mi dicono che serve dotarsi di qualche pigreco, un paio di radici quadrate e non farsi mancare il classico "diviso 2", ma è meglio abbandonare le speranze e la comprensione della solita sciocchezza buttata dentro alla Superbike, si legge la griglia e si parte.

Non ci sono voluti molti giri per rimettere i protagonisti là davanti, solo 4 giri per Jonathan Rea, e dopo altri 4 anche Chaz era della partita. Una battaglia di nuovo forsennata, una volta sopravanzanzato il compagno, Chaz Davies rompe gli indugi e attacca Jonathan Rea, faceldo saltare qualsiasi prudenza. E' una battaglia serrata in cui però alcune doti di Chaz e della Ducati sembrano avere la meglio, guadagna anche qualche metro negli ultimi 3 giri, ma di nuovo, forsennatamente commette un errore e tutti trattengono il respiro. Resta in piegi, si trova incollato Rea che prova a superarlo al cavatappi, ma Chaz reagisce duro, convinto, giusto nel portarsi a casa una vittoria meritata. Il pilota della Ducati regala tanta adrenalina come è giusto per un pilota della rossa, ma le coronarie sono sempre a rischio.

E' un Rea inteructus, è un Rea arrabbiato e deluso perchè non accetta di perdere nemmeno una volta da un pilota che lo fronteggia spavaldo sfidandolo. Non è un campionato che si riapre, o che si è mai chiuso, il problema sta più in Davies che in Rea. Rea semplicemente non sbaglia, punto. Chaz invece ancora non riesce a capire che contro un pilota così bisogna usare anche la testa.

Superbike Aragon 3

Dietro di loro ancora Marco Melandri, che insegue e accumula, mette da parte, fino al momento in cui con quella Panigale saprà fare quanto, se non di più, di Chaz Davies.

Di sicuro da segnalare la costanza di riusltati e prestazioni che stanno mostrando le Yamaha, che si candidano ad essere davvero il punto di rottura di questo duello a due. Honda, Aprilia e MV Agusta, hanno deluso in questo primo week end europeo. Ci si aspettava di più a questo punto dall'Aprilia e da Eugene Laverty, troppi avversari di qualità, troppo è rimasta inerte Aprilia in Superbike.

C'è già tanto in questa Superbike, ma manca ancora un po' di sale, un po' di Yamaha, un po' di Aprilia e speriamo anche qualche altro ingrediente.

Prossimo appuntamento con la Superbike tra 4 settimane (buco) ad Assen, mentre la MotoGP arriva settimana prossima in Argentina.

Wolf

Risultati e classifiche

 

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