Categoria: Sport

Tutto si poteva pensare a metà gara tranne che l'epilogo sarebbe stato così incredibile, brilla Marc Marquez in stato di forma mentale eccelso, mentre cade (non fisicamente) nuovamente Valentino Rossi che sbaglia prima con la testa che con il polso.


Allo start di questa nuova nuova gara bagnata la mente è corsa proprio all'ultimo episodio, alla caduta di Valentino Rossi ad Assen che ha lasciato tanto amaro in bocca e tanti punti ai suoi aversari, così lo si attendeva agli esami di riparazione, ben sapendo che il 9 volte campione del mondo con la testa è sempre un gran staccatore. Marquez in prima fila non è detto che fosse un problema, per Valentino la prima casella è sempre stato un optional, la prima fila c'era.



Nessuno poteva pensare a così tanti rocamboleschi capovolgimenti di classifica, ma una cosa è certa: Valentino l'ha fatta grossa.

Una gara partita inizialmente all'insegna di Rossi, ma subito dopo recuperato e rintuzzato dalle Ducati di Dovizioso e di Danilo Petrucci davvero in forma sulla GP del team Pramac, con Marc Marquez a remare faticosamente tra la quarta e la quinta piazza, con Jack Miller a rompergli le scatole. La gara poteva esere questa, con una pista che andava asciugandosi Rossi davanti a Marquez a capitalizare qualche punto e tanta fiducia. Ma poi qualcosa si è rotto, qualcosa che inizialmente sembrava l'ingranaggio Marquez e che poi ha assunto i torni della beffa.

Marquez al 10° giro va dritto, fa un giro nella ghiaia, rientra in 9^ posizione. Rossi dopo che Petrucci è caduto è alle spalle di Dovizioso e ha intenzione di non lasciargli vincere la gara. Ma succede qualcosa. La pista si va asciugando, Marquez è in difficoltà e si gioca il tutto per tutto alla roulette, rientra al 17° giro e monta le slick invece delle intermedie come tutte le altre moto pronte sulla pit lane. Fa qualche giro prudente, cerca di non cadere, la pista si asciuga, le traiettorie sono sempre meglio marcate, e i tempi si abbassano drasticamente.



A Rossi viene chiesto, ordinato, implorato di entrare per diversi giri, ma lui continua decidendo di fare la corsa su Dovizioso pensando e puntando alla prima piazza, mentre dietro Marquez mangiava sei secondi a giro. Mancanza di una corretta segnalazione dai box? Invece di "rientra" un "Marquez ti fa un beep così?". Quando entrerà ai box, al 23° giro, Marc ormai sarà solo a 10 secondi, mentre per un cambio ne servono 40, in più il pesarese fatica a trovare il ritmo con le intermedie, e invece di chiudere alle spalle di Marc, sarà addirittura ottavo. Una gara brutta e deludente per Rossi, mentre Marquez festeggia i tanti punti di vantaggio e l'annata con tutti i pianeti in allineamento, dove anche se l'accopiata polso-Honda non è il migliore, capitalizza un vantaggio importante.

Alla pessima gara di Rossi la Yamaha accompagna quella di Lorenzo, in pessimo stato di forma tutto il week end, che porta avanti una gara faticosa e affaticata chiudendo 15°, davvero lontano dalle sue solite posizioni.



Dietro a Marc un ottimo Cal Crutchlow che nel finale in sella alla Honda del team LCR con tenacia passa Dovizioso e Redding tornando finalmente sul podio e regalando una grossa soddisfazione a Lucio Cecchinello, mentre sulla terza piazza chiude in extremis all'ultimo giro il Dovi.

Gara tra le stelle e le stalle con un Rossi mai così veloce negli ultimi anni e mai così falloso e sfortunato. Marc invece ha affiancato l'intelligenza al talento, diventando davvero una macchina perfetta, già lontano 59 punti, davvero tanti, forse troppi. Cosa succederà nelle prossime gare? Valentino accuserà il colpo? Lorenzo tornerà tra i primi? Questo campionato iniziato come molto equilibrato... l'equilibrio sembra averlo perso.

Alla prossima con il Gran Premio d'Austria il 14 di Agosto, mentre i piloti della Superbike si godono le più lunghe ferie che un organizzatore sia mai riuscito a far ottenere! Bel lavoro!

Wolf



Risultati e classifiche

 

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