Categoria: Sport

Gara del Mugello dalle vette emozionanti di un duello finale tra Lorenzo e Marquez alle profondità della delusione per la fumata bianca di un Valentino Rossi che poteva lottare per il primo gradino. Cosa resta? Una giornata del Mugello, una gionata magnifica.


Certo per molti, per il popolo del Mugiallo la giornata è stata davvero amara, un Valentino Rossi così non lo si vedeva da anni, veloce, coriaceo, a suo agio sulla moto come nessuno, ma quella fumata bianca al giro 8 ha rovinato un week end davvero esaltante ai tantissimi tifosi del dottore. D'altra parte i due nemici accaniti di Valentino hanno sopperito con un finale davvero da fuochi d'artificio, un duello da Superbike piuttosto che da MotoGP, per quanto breve, ma quando c'è di mezzo Marc Marquez difficile che non ci sia una bella lotta, una bella zuffa a due ruote.



Gara che parte con Rossi che scatta bene dalla prima casella, con il compagno che allunga bene prima della della curva e si mette davanti. Il timore che scappi è forte. Intanto chi invece inciampa alla partenza è Andrea Iannone, che per problemi con la frizione finizsce indietro, stessa sorte capita alla casella numero due, quel Maverick Vinales che tutti ormai danno come il prossimo protagonista della lotta al mondiale, il vero anti Marquez e anti Lorenzo, anche se la stessa patria li accumuna più che dividerli.

Comincia una caccia all'uomo di Valentino su Jorge, con Rossi che prova ad ogni giro a sfruttare la scia del maiorchino per arrivare primo in fondo al rettilineo, ma è difficile superare un pilota, un robot, che non commette sbavature in nessuna curva, in nessuna uscita e in nessuna staccata. Diventa difficle per Rossi continuare a stare sul codone dell'altra M1 e non commettere errori. Capita che commetta qualche errore e finisca lungo a qualche curva, ma ricuce in fretta i metri che lo separano, segno che ne ha qualcosa in più.



Intanto alle spalle Marquez è stabile terzo e Iannone recupera posizioni. Dopo aver lasciato indietro un coriaceo Aleix Espargaro le rosse si mettono in tandem a cercare di capire chi davvero meritava il contratto con la rossa, una lotta per il quarto gradino con velleità di agganciare il podio, cosa che avviene in modo poco cruento.

Rossi sembra andare lungo ad una curva, sembra un errore, ma la verità e che la moto non riprende ritmo, Valentino la guarda, un filo di fumo si vede dalla M1 e Rossi procede a rilento, fino a quanto il motore scoppia con una fumata bianca che gela il grande pubblico del Mugello, o meglio quello del Mugiallo.

Lorenzo dovrebbe avere campo libero, nel frattempo al giro 16 le rosse si danno battaglia, Iannone passa il Dovi e sembra averne di più, ma il giro dopo il Dovi ripassa. E' una battaglia già vista, mentre Casey Stoner ai box scrolla la testa. Il tutto si risolve con un lungo di Dovizioso che resta staccato da Andrea Iannone che può provare a mettersi all'inseguimento di Lorenzo.



Mancano 4 giri quando arriva l'aggancio di Marquez a Lorenzo, un aggancio lento e faticoso che fa sentire a Marc profumo di vittoria. Ci prova ad avvicinarsi, ci prova a prenderlo, ma anche per lui l'errorino che lo stacca è dietro l'angolo, finchè quando sembra tutto finito, all'ultimo giro, il distacco si riduce a zero e inizia una bella battaglia. Marquez passa alla Poggio Secco e allunga subito, sembra finita, ma Lorenzo non ci sta, lo ripassa dopo poche curve alla Biondetti. Marc non demorde e lo ripassa subito, si affaccia primo sul rettilineo, ma questa volta la mancanza di motore della Honda è decisiva. Lorenzo sfrutta la scia, Marc si sposta ma è tardi, la M1 in piena trazione passa di mezza moto la Honda sul traguardo, è un altro succesoo di Lorenzo.

Si chiude così un altro GP, emozionate questo Mugello con un grande vincitore, Lorenzo, e un grande sconfitto, Valentino, grande sconfitto perchè nelle prime fasi aveva lasciato intendere di potersi battere per la prima piazza, con una forma uomo-moto davvero da grande spolvero.
Ne esce anche male il Dovi e la Ducati, che vedono Andrea Iannone mettere in mostra tutto il suo talento, mentre probabilmente Suzuki e Davide Brivio sono meno affranti per aver perso Vinales.
Vinales che questa volta è stato un po' incolore, non ha partecipato alle fasi che contano, nemmeno nel finale quanto a poca distanza ha visto a distanza Dani Pedrosa battersi con le Ducati in cerca del podio, fregato a poche curve dalla fine da Iannone.

Gara ricca di spunti e di emozioni, quella più nera è quella di Valentino che vede la vetta della classifica allontanarsi incolpevole.

Prossimo a ppuntamento settimana prossima a Donington Park con la Superbike.

Wolf

Risultati e classifiche

 

 

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