Categoria: Turismo

Anche se non amate la grande folla, e ancor di  più odiate i luoghi “per forza da vedere”, un viaggio in Normandia non può prescindere dal passaggio sulle spiagge dello sbarco, non fosse altro che per rendere omaggio a quei ragazzi che hanno sacrificato la loro giovinezza per la libertà nostra e del continente.

Ragazzi che forse nemmeno sapevano dove fosse la Normandia, ma che hanno lasciato la loro casa dalla’altra parte del mondo portando il loro eroismo (oggi aimè fin troppo dimenticato) su queste splendide strisce di sabbia dorata

 

Il pont de normandie, sembra un immenso stargate, che ci  proietta in un lampo dal "modernismo" di Le Havre a lo "storicismo" di Honfleur.  Questa piccola perla affacciata sull’oceano è una tappa impedibile se vi trovate sulle strade di Normandia. E’ molto conosciuta e rinomata, quindi preparatevi nel periodo estivo ad affrontare una gran folla di turisti che prendono d’assalto i locali e ristoranti affacciati sul suggestivo porticciolo.  Basta però gironzolare nelle viette laterali per ritrovare un po’ di calma immersi comunque in una atmosfera medioevale.

La strada costiera in direzione Deauville non è nulla di stimolante, ne dal punto di vista della guida ne per quel che riguarda i panorami. Il tutto scorre abbastanza monotono anche lungo le prime spiagge delle sbarco; ciò nonostante man mano che ci si avvicina alla famosa “omaha beach” i ricordi delle tremende battaglie sono disseminati qua e la, un po’ simboli acchiappa turisti, un po’ cimeli indelebili di  una pagina fondamentale della nostra storia.



Ci sono un sacco di musei a tema, tra l’altro visitabili con sconti notevoli acquistando una speciale card; noi abbiamo scelto quello di Arromanches che racconta la storia della costruzione dell’immenso porto artificiale, le cui vestigia provate dagli elementi e da mezzo secolo di oceano, sono ancora visibili non lontano dalla costa; il giro continua nei luoghi simbolo, il cimitero americano, quello tedesco, l’eroismo estremo delle conquista della pointe du  hoc. C’è tempo per fare un salto anche a Baieux, ma l’infinita coda al museo dell’arazzo ci scoraggia e abbandoniamo l’impresa; consiglio però comunque una visita alla cittadina, che con i suoi mulini ad acqua e le viette strette ci proietta nel passato della campagna francese.

Risaliamo verso nord percorrendo tutta la costa e le spiagge meno famose, fino a Barfleur. Questa graziosa cittadina è praticamente costruita in bilico sull’oceano su un istmo di terra che sembra essere in procinto di essere inghiottito dal mare. Cena spettacolare, e pernottamento di egual qualità lasciano un buon ricordo di questo paesino che meriterebbe una visita fatta con più calma.

L’ultimo giorno “normanno” lo spediamo percorrendo tutta la costa fino a Cap de la Hague; eccezion fatta per l’attraversamento di Chebourg,  tutta la strada costiera a nord merita di essere percorsa, con un occhio sulla strada e uno a cogliere le sfumature dei paesaggi che via via si mostrano per poi nascondersi dietro una curva e riapparire poi dopo un dosso.  Il vento soffia forte,  e la temperatura non è proprio estiva, colpa anche delle nuvole che proprio ci tengono a bagnarci.  Non perdetevi però Goury e Auderville, seguendo poi le indicazioni per il Nez de Jobourg.

Una veloce occhiata alla cartina e alla guida non evidenzia null’altro che meriti attenzione, quindi giù veloci verso “Le Mont saint Michel”; credo sia tra i monumenti e i siti più conosciuti, famosi e frequentati di Francia. L’abazia che si erge sull’isola collegata alla terraferma solo da una striscia di asfalto, sembra un luogo magico, preda delle maree, degli strali delle veloci nuvole, dello specchio di mare a perdita d’occhio che si scorge dalle guglie più alte. Se potete, evitate di andarci di giorno, soprattutto in luglio e agosto; la folla rischia di rendervi questo  luogo in godibile; nei mesi estivi (consultate bene le guide) l’abazia resta aperta fino a mezzanotte, ed in molte sale, solo di sera appunto, si allestiscono spettacoli di luci e suoni; così è impossibile non volare lontani con i pensieri, cullati dalla musica di un arpa suonata a pochi passi da te, e con le luci del tramonto che filtrano dalle immense vetrate. Lasciate che il fiume di turisti incroci la vostra strada, loro escono in coda come al casello di Rimini e voi entrate, per assaporare questi luoghi restituiti alla pace per cui erano stati pensati.  Lasciate perdere i ristoranti o i negozi di souvenir, assaporate piuttosto l’atmosfera incantata fatta di suoni, luci naturali ed artificiali, in un crescendo pari alla salita lenta ma costante verso i piani alti dell’edificio ecclesiastico.


E’ buio pesto, il fanalone illumina appena la strada umida; Mont San Michel è visibile da tutta la baia, UFO etereo e luminoso sospeso nel buio estremo; un’immagine che si imprime li, tra i cassettini della memoria, degno saluto riservatoci dalla fantastica Normandia.

ROAD BOOK

  • Da Le havre seguire le indicazioni per il Ponte de Normandie (attenzione! Tenendosi all’estrema destra del casello vi è un corridoio senza pedaggio per le moto)
  • Seguire poi le indicazioni per Honfleur e da qui prendere la D513 che porta fino a Cabourg
  • Da li si può seguire la D 514 lungo tutte le spiagge dello sbarco fino ad Insigny-s-mer (piccola deviazione sulla D 516 per visitare Bayeux
  • Da Insigny piccolo tratto “autostradale” fino ad incrociare la D913 che ci conduce fino a St germain de Vareville e da li la D 421
  • Successivamente seguire le indicazioni per Barfleur percorrendo la D 902
  • Da Barfleur seguire la D116 fino a Cherbourg e da qui seguire le indicazioni per la route touristique D 45 (raggiungibile tramite un  piccolo pezzo di D901
  • Arrivatia Goury e successivamente a Nez de Joburg per avviarsi verso Le-Mont-Saint-Michel percorrere velocemente nell’ordine la D 901 fino ad incrociare la D37, questa incrocia la D650 che possiamo seguire per un lungo tratto fino a Lessay da qui noi abbiamo percorso la D650 fino a Coutances e da qui abbiamo seguito la D971 fino a Granville
  • Da Granville la D 973 porta ad Avarances.
  • Successivamente la N175 e la D275 portano a Le-Mont-Saint-Michel

 

DOVE ABBIAMO MANGIATO

*Honfleur
Ristorante L’estuaire, 8 place Hamelin, tel. +33-02/31890414; buon rapporto qualità prezzo è meno affollato e più vivibile di quelli affacciati sul porto.

*Arromanches les bains
Creperie la Ripaille, rue du col renè Michel, tel. +33-02/31510231 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; crepes e gallettes per ogni palato e un fulminato simpaticissimo a servire; il tutto con prodotti bio.

*St Laurent/mer
Ristorante D.DAY house, place du monument, tel . +33-02/31926649. Se potete passate oltre. La cortesia non è di casa; il tono è “se ti va bene è così è aspetti sennò arrivederci”.

*Barfleur
Ristorante Comptoir  de la presque’ile, Quai Henri Chardon – 50760 Barfleur, tel. +33-02/33203751. Spettacolare. Frutti di mare e piatti di qualità. Da non perdere.

*Pirou-Plage
Ristorante La Maree, tel. +33/0233464044. Un ottima tappa nel noioso trasferimento verso Mont Saintr Michel.

DOVE ABBIAMO DORMITO

*Arromanches
Hotel Le Mulberry, 6 rue Maurice lithare, tel. +33/0231223605, www.lemulberry.fr. Caro, ma la nostra camera era da 4, davvero confortevole con ottima colazione inclusa nel prezzo.

*Le-val-st-Pere
cambre d’hotes La basse guette, Renee et Roger Bourguenolle, tel. +33/(0)233582435. Trovare da dormire nei dintorni di Mont Saint Michel può rivelarsi un impresa. Alloggio senza lodi, va bene come appoggio veloce, nulla di più. Colazione scarsina. La proprietaria aveva delle remore a farci parcheggiare la moto perché “può perdere olio”…

QUALCHE CONSIGLIO

  • Se volete ammirare l’arazzo di Baieux o vi presentate di buon’ora o vi armate di santa pazienza.
  • I luoghi dello sbarco sono tutti suggestivi; per non essere costretti ad una scelta dedicategli più giorni. Il cimitero americano si trova nei pressi di Colleville-sur-mer ed è ben segnalato. Più difficile da trovare ma altrettanto suggestivo il cimitero tedesco nei pressi di La Cambe
  • Honfleur è incantevole, non lasciatevi rovinare la festa dalla folla di turisti.
  • Procuratevi una cartina dettagliata; molto spesso sono segnati luoghi di interesse naturale e storico, come casematte, bunker ecc ecc

 

 

Fagna

 

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