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Categoria: Turismo

"Un giro non molto impegnativo da fare in giornata o aggiungere ad un itinerario più vasto a spasso sui passi Svizzeri."

Va affrontato da meta maggio in poi circa, o comunque appena viene aperto al traffico lo Spluga, anche se qualcuno si avventura fuori stagione, e fino alle prime nevicate che determinano la chiusura dei passi.
Solo due raccomandazioni, ricordatevi i documenti per la circolazione in Svizzera e prudenza la polizia Elvetica è famosa per la “precisione”.
La nostra proposta di giro base parte come sempre da un punto facilmente raggiungibile con l’autostrada e termina alla ripresa della linea d’asfalto, più noiosa, ma anche la più veloce per i trasferimenti.
Partendo dall’uscita di Sesto S. Giovanni sulla A4 (Torino-Venezia) per prendere la direzione lecco.
La statale Valassina ci porta velocemente a Lecco dove possiamo prendere la superstrada in direzione Sondrio.
Una alternativa “romantica” sarebbe fare il lungolago, ma i tempi di percorrenza si allungano spaventosamente.
A Colico si lascia la superstrada per seguire la Statale verso Chiavenna.
Da Chiavenna parte una panoramica e molto coinvolgente strada che porta verso lo Spluga, tornati curve e panorami capaci di soddisfare anche i più esigenti motociclisti.
Meglio per evitare di avere problemi con cambio, e resto in franchi Svizzeri, fare benzina all’ultimo distributore in Italia.
Obbligatoria una sosta al lago di Montespluga per un riposo e per immergersi in una natura ancora capace di emozionare.



La discesa sul versante Svizzero, il passo fa da confine, è un “toboga” che termina con curve da raccordare con dolcezza godendosi il variare dei colori che le montagne e la valle sanno regalare.
A Splugen attenzione a non infilarvi in Autostrada, seguite la statale che una volta imboccata è in effetti l’unica alternativa possibile.
La salita ai 2066 metri del Passo S. Bernardino sono veloci con curve ampie e piacevoli che si susseguono lasciando al motociclista la scelta del ritmo da tenere seconde le proprie voglie.
Ricordatevi però che siete in Svizzera, dove se i limiti sono ben segnalati, e logici, di contro questi sono fatti rispettare con orologica precisione.



Se potete evitate di mangiare in quota, se la qualità non si discute, altrettanto non si può dire dei prezzi, meglio fermarsi magari in Italia o scendere Valle in Svizzera.
La discesa è bella e divertente fino a Mesocco, dove la statale diventa noiosa e rimane tale fino a Bellinzona.
Qualche curva e ottimi panorami sul lago consolano della sofferenza di raggiungere ed attraversare Lugano per poi arrivare a Chiasso dove l’autostrada fa da arrivo del nostro itinerario.
Se avete la “vignetta” autostradale (€ 25,00 annuali) consigliamo di raggiungerla fin da Bellinzona.
Un’altra alternativa, se avete tempo, è di prendere per Porlezza e Poi Menaggio da Lugano e rientrare costeggiando il Lago di Como.
Oppure a Bellinzona deviare verso Locarno e costeggiare invece il Lago Maggiore fino Sesto Calende.
In ogni caso un giro da fare in giornata a meno che vogliate inserirlo in un itinerario più vasto.
Vi assicuro che, nonostante in percentuale il trasferimento sia molto maggiore del godimento di guida puro, ne vale la pena.

Flap

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