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Categoria: Turismo

"Vale la pena spegnere il navigatore e chiudere la cartina, lasciandosi cullare solo da colori, profumi, curve a non finire."

Anche questa zona della Francia  si può mettere nella bacheca di quelle in cui vale la pena spegnere il navigatore e chiudere la cartina, lasciandosi cullare solo da colori, profumi, curve a non finire. E prendete il nostro solo come uno spunto..la vera meta è il viaggio

Road Book:

Nazione: Francia

Regione: Lozere -  Linguadoca

Città base di Partenza: Florac

- Dal paese di Florac seguire la D9 in direzione St.-jean-du-gard (indicazioni anche per Corniche de Cevennes)
- Da St.-jean du gard per Anduze e poi per St.Hippolyte-du fort (D982)
- Da St-Hippolyte seguire la D999 fino a Ganges e da qui D25 fino a St.-Maurice-Navacelles
- Da St. Maurice seguire la strada del “cirque de navacelles2 e successivamente seguire le indicazioni per Le Vigan (D48)
entrando a Le Vigan svoltare subito a sinistra. Alla prima rotonda seguire sempre la D48 in direzione “Col du Minier”
- Dopo il “col” proseguire per Meyruies e da qui seguire la strada che devia a sinistra con indicazioni “Grotte de Dargilan”.
- Non lasciare mai la piccola strada fino a le Rozier. Da qui imboccare la D907 Bis delle “Gorges du Tarn” fino ad Ispagnac e da qui la N 106 fino a Florac.

Totale circa 300 km. Da fare in primavera/estate

Utilità:

Girollando per questa magnifica zona le opportunità di pernottamento e ristoro sono infinite con il valore aggiunto che tantissimi posti recano il simbolo del motociclista e scritte “relais motard” e “bienvenues motard” sono simbolo di una accoglienza ai motociclisti che in Italia ci è pressoché sconosciuta.

Dove abbiamo dormito:

- Florac - hotel du pont noef - , essenziale ma pulito, per spendere  il giusto (camera doppia solo pernottamento ad €. 49,00 a notte). Hanno un box ma ci hanno fatto mettere le moto nella terrazza antistante il  
ristorante. Si può anche cenare e fare la prima colazione (quest’ultima pagando una differenza a testa di €. 5,50). http://www.hoteldupontneuf.com/ - Tel. +33 (0)4 66 45 01 67

Florac – hotel du Gorges du Tarn (restaurant l’Adonis– reca le insegne “logis de france” garanzia di qualità. Di target leggermente superiore al precedente offre camere più raffinate e un ristorante dalla cucina ottima e
ricercata. Dispone di ampio cortile e box per le moto. Tel. +33 (0)4.66.45.00.63 - http://www.hotel-gorgesdutarn.com

Cocures (pochi km da Florac sulla D998) Hotel La Lozerette (non abbiamo trovato posto visto che era al completo), frequentato da motociclisti che hanno parlato di qualità, anche della cucina e di un box per le ,moto. Abbiamo avuto impressioni positive “a pelle” a solo vederlo da fuori. Da provare. Hotel La Lozerette, Cocures, tel. ­+33 (0)4 66450604, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.lalozerette.com

Dove abbiamo mangiato:

- Ristoro al bel vedere del Cirque de Navacelles.  Bar/ristorante di buona qulità con ottima vista panoramica

Sulla strada del col du Minier bar ristorante “la cravette” od un nome simile. Gestita da un simpatico svasato, convinto del fatto che dal suo ristorante si veda il mare (che dista qualcosa tipo 200 km). Si mangia
discretamente e si gode di un panorama notevole, anche se il mare non lo abbiamo visto.  Salendo verso il colle è facile da trovare, visto che è preannunciato da cartelloni che reclamizzano la “vue sur mer”.

Florac – Pizzeria ristorante “belluno”, non fate i soliti italiani esterofili, si mangia bene e si è accolti con simpatia. Buon rapporto qualità prezzo.

Da non perdere:

- Grotte di  Aven Armand   www.aven-amand.com – Grotte di Dargilan e le varie grotte della zona. Informazioni  più precise per gli appassionati possono essere reperite in zona o agli uffici del turismo.

- Chaos de Montpellier le viex – da le Rozier deviare sulla D29 per ammirare queste rocce che il vento ha plasmato nelle forme più strane (sfinge, coccodrillo ecc ecc) www.montpellieuxlevieux.com

- Le Gorges du Tarn. Che percorriate la strada in moto oppure il “Tarn” in canoa ne resterete affascinati.

Diario di viaggio:

A Florac si cena presto ed altrettanto presto si va a dormire, visto che il piccolo paese non offre molte occasioni di fare le ore piccole (ci siamo stati 2 volte all’inizio di Giugno). Poco male, alzarsi di buon ora ci da l’occasione per assaporare con calma le stupende strade circostanti. Il parco nazionale delle Cevennes, offre panorami notevoli e strade dall’asfalto perfetto e curvose al punto giusto. Si guida che è un piacere, ma è un peccato non farsi distrarre dal paesaggio. Quindi niente gas spalancato ma un polleggio lewggere, per piegare frenando poco, per guidare saziando gli occhi.  Solo alcuni tratti sono più sconnessi come quello che conduce al cirque de Navacelles, ma la vista offerta da questo immenso “catino” naturale è davvero notevole. Tutti i paesi che si incontrano meriterebbero una visita, o un caffè nelle splendide piazzette; non c’è tempo per tutti, ma vi consigliamo una sosta a St. Hippolyte du fort e Meyrues, in quest’ultimo molti bar hanno i tavoli sui ponticelli che scavalcano il torrente che divide in due il paese.
La salita al col du Minier è un tripudio di belle curve e panorami notevoli. Le strade sono pressoché deserte, e l’asfalto “da pista” invita ad una guida allegra, occhio però siamo su strada, la gendarmerie scherza poco con chi esagera e le protezioni verso le scarpate non sempre ci sono. Questo non vuol dire che non siano strade indescrivibili e assolutamente da guidare.
Per molti motociclisti italiani il sud della francia è solo “Verdon” e “Camargue”, il nostro invito è di spingervi fin qui per godere di tutto questo ben Dio mototuristico. I motociclisti salutano, la gente dei piccoli paesi saluta, i “motard” sono ben visti e ben accolti (incredibile la quantità di moto vista nei nostri viaggi). Insomma ci si riempie il cuore di panorami, di accoglienza e di asfalto vero,  di tracciati che sembrano pensati  apposta per noi malati delle due ruote.

Come raggiungere Florac?? In mille modi, il nostro è di attraversare la provenza, tanto di strade brutte non ce ne sono, se poi arrivati in zona scovate Ales, beh la N 106 che vi porta a Florac da sola vale la trasferta, alla faccia della “semplice statale di collegamento”.  Anche questa zona si può mettere nella bacheca di quelle in cui vale la pena spegnere il navigatore e chiudere la cartina, lasciandosi cullare solo da colori, profumi, curve a non finire. E prendete il nostro solo come uno spunto..la vera meta è il viaggio.

Per altre info o per altri consigli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Fagna

 

Foto:

01 – On the road sulla corniche de Cevennes
02/03/04-  Sosta caffè ad Anduze
05/06/07/08 – on the road verso il cirque de Navacelles
09/10 – il cirque de Navacelles
11 /12/13 – on the road verso il col du Minier
14/15 – Sosta a  Meyrueis
16/17 – Verso le gorges du Tarn
18/19/20/21/22 – Scorci (che non rendono giustizia) delle gorges du Tarn

 

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