Categoria: Turismo



Quando trascorri una vacanza così ricca di emozioni, posti e persone…diventa difficile racchiuderla in un breve racconto, ecco perché ho iniziato, scritto e riscritto più volte questo articolo.


La Francia e la Bretagna in particolare ci hanno completamente conquistato con un territorio ricchissimo e molto più vario di quanto immaginassimo.
Ci sono città con palazzi storici detti a graticcio per via dei  particolari legni a vista che “decorano” le facciate, suggestive viette a ciotoli che si snodano verso il fiume, colorate da fioriere e circondate da maestose mura su cui spesso si può salire, per percorrere camminamenti di ronda con viste panoramiche.
La costa è ricca di scogliere che impervie si buttano in un mare blu cobalto, onde spumeggianti creano un meraviglioso contrasto insieme a verdi prati e distese di erica. Una natura ancora selvaggia e un costante vento che caratterizza queste coste ci fa capire che via mare o terra il territorio richiede “rispetto”. Ad avvalorare la nostra sensazione troviamo nei punti più noti monumenti e musei, che raccontano di quanti han perso la vita solcando queste acque.



Non possono mancare Porti e Fari a non finire!  Il mio amore per loro ci ha portato a cercare di visitarne i più possibili, raggiungendo la cima con interminabili scalinate, per poi riempirci gli occhi con l’orizzonte. Fortunatamente la mia dolce metà ha assecondato questo mio desiderio scarpinando insieme a me.
Ma esiste anche una Bretagna magica, con forti legami celtici, fatta di fitte foreste nell’entroterra, con valli incantate che parlano con la voce degli elfi, delle fate e dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Qui infatti si trova la Tomba di Merlino, la valle con la grotta di Re Artù e l’albero d’oro.
Poi ci sono le persone che arricchiscono questo viaggio, sempre cordiali e disponibili verso chi si è fatto chilometri e chilometri per visitare questi posti, dal signore che si dimostra lusingato a saperci arrivare in moto dall’Italia, al motociclista che ci consiglia il miglior gelato di Saint Malò e quale sia la strada costiera più bella da percorrere.



Raccontare quindi tutto ciò è impossibile nelle poche righe di una pagina web, diversamente rischierebbe di diventare un interminabile elenco di nomi e di tappe stile lista della spesa.
Delego allora alle cartine il compito di snocciolare il percorso, alla roadmap di elencare le tappe, alla galleria fotografica di appagare l’occhio del lettore, ed io cercherò di raccontare al meglio le curiosità che potrebbero essere utili a tutti coloro che vorranno a loro volta visitare questa regione veramente ricca di fascino.
L’organizzazione è sempre quella un po’ alla Furio. Per evitare di perderci qualcosa o di incorrere in spiacevoli sorprese cerchiamo di pianificare il più possibile le tappe di nostro interesse, attingiamo allora ai consigli degli amici che ci sono stati, dalla guida Michelin della Bretagna e dalla tecnologia. In particolare progettiamo il percorso usando Tyre, un programmino gratis nella sua versione base ma carino da matti (lo potete scaricare dal sito: http://www.tyretotravel.com/download-tyre/)  e ci documentiamo sul sito http://www.bretagnafrancia.it/cosa-vedere-bretagna/ , dove per ogni zona e città vi è una descrizione precisa. Scopriamo così che la Bretagna è composta da 5 zone: Cotes d’Armor, Finistere,  Morbihan,  Ille et Vilaine e Loira Atlantica, ognuna molto diversa dall’altra. Ci rendiamo conto che due settimane sono impiccate per vedere tutto quello che abbiamo in testa, quindi ci teniamo una tolleranza di una terza per varie ed eventuali.



ATTREZZATURA MOTO E ABBIGLIAMENTO
Dai racconti che ci sono giunti capiamo che la pioggia potrebbe farla da padrone, quindi ci attrezziamo in modo che questo non diventi un problema (dal costume al pile non si sbaglia mai), ma direi che siamo stati molto fortunati e anche quella presa non ci ha mai fatto modificare i nostri programmi.
Quest’anno decido di integrare nella “flotta” bagagli un nuovo bauletto Maxia 55L della Givi, passando così ad Ambra il mio bauletto Maxia 52L, un po’ datato ma sempre efficiente, eliminando così le sue borse semirigide laterali che, in fatto di sicurezza, smontaggio e acqua…è stata la soluzione perfetta! Questo ci ha dato spesso la possibilità di poter lasciare caschi e paraschiena nei bauletti, girando liberi e  con tranquillità. Non può mancare il solito kit ripara-gomme, qualche chiave, fascette, ragno, ecc… il tempo variabile e i chilometri ci costringono a controllare spesso la pressione delle gomme, ma attrezzatissimi Centri commerciali dispongono di controllo e gonfiaggio sicuro e preciso. Sabbia e salsedine richiedono anche un paio di lavaggi completi alle moto.
DORMIRE



Come nostra consuetudine prenotiamo le prime due notti per poi affidarci a Booking ed all’APP degli Ibis per le tappe successive, in modo da non perdere troppo tempo nella ricerca di un posto in cui dormire.
In Bretagna arriveremo alla sera del terzo giorno, cogliendo l’occasione di fare delle tappe intermedie per poter visitare con calma altre città, laghi e castelli, sia per l’ andata che il ritorno.
E’ ormai chiaro quanto la Bretagna ci abbia affascinati, non solo nei paesaggi ma anche dal  suo popolo, per il loro forte attaccamento al territorio e uno spirito del tutto particolare fatto di leggende e concretezza, di civiltà e educazione. Lo si percepisce subito…anche solo quando le auto con lo stemma Bretone in bella mostra,  si scostano non appena ci vedono nello specchietto (in realtà un po’ in tutta la Francia, ma più si sale e più questa gentilezza viene accentuata).
E` gradevolissimo viaggiare in sicurezza e far borbottare il motore nel susseguirsi di strade costiere che morbide e scorrevoli si aprono su scorci veramente incantevoli di baie e scogliere, ma così anche nei saliscendi delle strade dell’interno che attraverso dolci crinali scorrono tra le foreste.

E sarà proprio tra i boschi che scopriremo la “chicca” della vacanza.
Dalla costa decidiamo di uscire un po’ fuori rotta e dirigerci verso l’interno, ci affascina ciò che abbiamo letto su Paimpont e la sua Foresta, leggende che ruotano attorno al mito di Artù, Merlino e dei Cavalieri della Tavola Rotonda arricchiscono un territorio in cui è già piacevole perdersi.
Arriviamo casualmente il giorno di Ferragosto presso l’Ufficio Turistico di Paimpont. Ok giorno di festa…ma tra le colline, com’è possibile che gli alberghi siano praticamente tutti al completo?! Scopriamo così che proprio quel giorno i motociclisti sono in festa: nel posto giusto, al momento giusto!
Ma la sorpresa non finisce qui, siamo  finiti in uno dei grandi motoraduni, dove il 14/ 15 agosto si raggruppano da tutta Europa circa 20000/25000 moto… no, non ho sbagliato, proprio 20000/25000!!! Tutti sparsi nella zona del Broceliande con epicentro nel comune di Porcaro (http://www.madonedesmotards.com/). (Ambra inizia a pensare che  vuole trasferirsi a Porcaro)



Fortunatamente troviamo un albergo con disponibilità, ma parecchio distante da Paimpoint. Ci rimettiamo in movimento tra colline e foreste selvagge….tanto che vedremo a distanza ravvicinata, ma non troppo (per fortuna) sia un cinghiale che un cervo.   Sulla strada verso l’albergo incrociamo quello che, capiremo poi essere il corteo del raduno e… bè  vi assicuro che un numero  di moto così variopinto, variegato e festoso è una gioia infinita. Chiunque ci veda a ridosso del corteo ci invita ad inserirci e l’atmosfera è realmente magica, tutti ci salutano, ma proprio tutti, senza alcuna distinzione di età, sesso o altro, sono tutti a godersi questo incredibile fiume rumoroso; poliziotti compresi che bloccano le strade e divertiti accettano passivamente i buontemponi che gli sgasano sotto il naso in pieno spirito Joe Bar Team. (Ambra è sempre più convinta che Porcaro sia la sua città ideale)
Giunti in albergo mettiamo giù i bagagli, ma ormai siamo curiosissimi di capire di più di questa manifestazione, così anche se stanchi risaltiamo in sella e ci dirigiamo verso Porcaro. Rimaniamo un po’ delusi quando capiamo che ormai tutto è finito e stanno smantellando, solo sparuti gruppi di motociclisti si stanno attardando qua e là. Sconsolati gironzoliamo tra le vie del paese finché adiacente alla Chiesa vediamo ancora un gruppetto farsi gli ultimi saluti. Decidiamo allora di fermarci a chiedere qualche informazione e ci presentano l’organizzatore del motoraduno….un Prete!!! Ovviamente Prete motociclista che ci accoglie con l’abito scuro e gli stivaletti da moto! Parla perfettamente italiano e quindi ci racconta la storia che parte dal ’79 (ma in realtà da ben prima), dove alla prima benedizione vi erano 6 moto. Ci accompagna per una visita nei luoghi simbolo raccontandoci con grande partecipazione questo non scontato sodalizio tra fede e passione per i motori. Ci fa visitare la Chiesa fatta apposta per i Motards a ricordare quanti ci hanno lasciato.



Per ribadire il rispetto della vita umana propria e degli altri, lui ed altri Preti organizzano corsi di guida sicura e di pista…a occhio e croce in questa serafica Diocesi si da del gran gas ehehhehe . (Ambra ha trovato la sua città ideale)
Ritorniamo quindi in albergo con una bellissima esperienza che non vediamo l’ora di raccontare.
A proposito, non sarà l’unico Prete motociclista che incontreremo in questa vacanza…giorni dopo, nell’ultimo paese prima della salita al Colle dell’Agnello, durante la cena in un alberghetto, conosciamo tre motociclisti italiani che da li a poco si apprestano a fare il Colle in notturna; nelle chiacchiere scopriamo che uno di loro lo conosce a menadito essendo il parroco di uno dei primi paesini italiani al di là dell’Agnello e che con suo fratello e due Ktm super attrezzati, fanno raid di beneficenza in Africa, in Siria ed in altri posti del bacino del mediterraneo.



Dopo l’Agnello  torniamo a casa con un certo rimpianto, sì sicuramente perché le vacanze volgono al termine, ma soprattutto perché ancora una volta al di là delle Alpi abbiamo trovato quello che tanto ci manca qui: una società accogliente, educata e rispettosa del vivere comune a tutto tondo ed orgogliosa delle proprie radici, il rispetto per tutti i fruitori della strada, luoghi valorizzati e resi fruibili al meglio. Un esempio, a le Moint Saint Michel per problemi con il reflusso della marea hanno spostato i posteggi a 3 Km circa per 4 euro al giorno (direi prezzi popolari) e con navette completamente gratuite. Realizzando strutture per turisti ben integrate nell’ambiente, con tutti i servizi necessari e con un occhio di riguardo per i diversamente abili.
Ci siamo ritrovati nel loro pensiero e stile di vita e ora anche noi ci sentiamo un po’ Bretoni, così sulle nostre giacche e moto abbiamo qualcosa che “dica” L’ aise Breitz! (Forza Bretagna)

Andrea De Angeli
{AG}2015_03_Bretagna_ADA{/AG}

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.