Non importa quale tipo di biker sei, non importa se ti atteggi da duro in pelle vestito o attraversi l’Europa con la migliore attrezzatura tecnica possibile. Non importa se impugni il manubrio di una maxi-enduro o quello di una naked.

Non importa quale sia la meta, o da quale luogo tu stia rientrando….chiunque tu sia in sella, lo avrai sognato anche tu…il divano dopo la tempesta. Perché è matematico che lui compaia come San Pietro sopra la traversa di fantozziana memoria, quando tu e la tua moto siete al freddo, o sotto la pioggia oppure state attraversando una vera e propria tempesta. Per quanta passione tu possa avere, per quanto tu possa essere poco incline alle bestemmie, per quanto la tua tuta possa tenere, l’immagine che ti si stampa in testa è chiara, morbida, confortevole e calda. Il tuo divano che ti accoglie, asciutto, bello, un porto sicuro. E così controlli il contachilometri e fai i calcoli a mente, quanto manca, quanto piove, facendo il countdown per arrivare. E se la meta dopo la tempesta non è casa tua…beh qualsiasi divano ti sembrerà bello come se fosse tuo davvero, come se cielo che piove giù non fosse mai esistito. Ancor prima di una doccia calda, magari con una bella birra lì poggiata sul tavolino d’ordinanza il divano è il luogo più desiderato; lo dicono le statistiche…quali statistiche? Le mie!!!!
Se almeno una volta hai attraversato il diluvio sai di cosa sto parlando…la quiete…pardon il divano dopo la tempesta è la cosa migliore del mondo.

Fagna