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Categoria: trafiletti

Il parquet cede quel poco che il legno permette sotto il leggero peso della ballerina, lei si stacca dalla sbarra e con eleganza muove passi lungo la diagonale verso il centro della sala.
Sulle punte, alternando passi e movimenti che vanno di pari passo al suono di quel pianoforte che le fa compagnia.


Gambe lunghe sotto il bianco tutù che si muovono seguendo il ritmo di una musica classica intramontabile.
Ora il piede fa da perno per un ruotare su se stessa sempre più veloce, come la ruota della sua motocicletta che la aspetta fuori.
La ballerina fa scorrere la sua figura sugli specchi e lascia la sala, l’andatura è quella tipica, con le punte dei piedi un po’ in fuori, di chi danza da anni; pliè a quart, pliè a medì e gran pliè ripetuti all’infinito alla ricerca del movimento perfetto, quello più aggraziato possibile.
Ora le scarpette con la punta hanno lasciato il posto a stivali da moto che però non appesantiscono il suo leggero procedere.
Infila il casco con quella fine eleganza di un movimento più volte ripetuto, e in un attimo l’equilibrio s’impossessa di nuovo di lei, non più due punte bensì due ruote che la portano lungo il vasto palcoscenico della strada.
Cinque, sei, sette, otto…danza elegante insieme alla sua moto leggera e senza strappi seguendo di nuovo quella musica che ora le gira in testa, curve che asseconda con un leggero spostamento del peso, quasi impercettibile ma sufficiente a dare la giusta traiettoria alla moto.
Guida danzando e probabilmente quando danza sogna di guidare la sua moto, sulle punte e con quel tutù, in un infinito spettacolo quotidiano.

Flap

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