La matematica non è un’opinione, eppure pare che non sia così.
Le moto, di solito, hanno due ruote e le automobili quattro, eppure sono trattate pariteticamente dal codice della strada e dallo stato, sempre più ottuso e incapace di comprendere il reale potenziale per la mobilità urbana, forse anche economico, del favorire e incoraggiare le due ruote.
Così ci troviamo a essere comparati alla pari nei divieti di circolazione in caso di limitazioni per inquinamento, non tenendo conto che solo quest’anno le moto sono arrivate all’euro 4 quando le auto ormai sono all’euro 7.
Non viene neppure tenuto conto del minore livello d’inquinamento di motori normalmente di cilindrata inferiore rispetto alle quattro ruote e soprattutto al minor tempo che rimangono nel traffico cittadino rispetto alle scatole di lamiera in immobili code.
Tralascio per pietà i trattamenti assicurativi, sul bollo e quello a tema revisioni, quest’ultimo per quanto sacrosanto potrebbe sicuramente essere rivisto in termini di costi e soprattutto esonerando mezzi con oltre 30 anni e iscritti a Registri storici d’epoca, a patto che rispettino le caratteristiche riportate sulla certificazione e non siano modificati in seguito.
Forse però la più fastidiosa delle ingiustizie legate al matematico rapporto di ruote è quella del pedaggio autostradale.
Da molti decenni ormai le moto e le auto sono state ingiustamente classificate in un’unica tariffa, tralasciando anche qui la polemica sui costi e sul servizio offerto, senza contare il minor ingombro e minima usura del manto stradale.
Eppure in altri Stati Europei le due ruote sono trattate con un occhio di riguardo, in alcuni addirittura esonerandole dal pagamento, o con forti sconti.
Nell’immobilismo Italiano però qualcosa si sta muovendo.
ANCMA, FIM e Motociclismo hanno, infatti, indetto una petizione per la modifica del decreto interministeriale 2691 del 19/12/1990 dove si chiede, ai Ministeri competenti e in primis a quello dei Trasporti, di rivedere tali criteri e ristabilire il pedaggio dedicato solo a moto e scooter, così come esiste già per furgoni, camion e autoarticolati.
Chissà che sia un primo passo verso un futuro migliore anche per le due ruote a motore.
Flap
Link Petizione
