Categoria: trafiletti

Il tempo che da sempre ritengo il bene più prezioso è quello che sfugge veloce, tanto da non rendersi conto di quanto passa in fretta.
Lo sento forte adesso mentre la campagna Pavese scorre ai miei fianchi, mentre il sole piano scende sotto la linea dell’orizzonte.


Un silenzio rotto solo da quel borbottio del boxer che spinge la mia moto e il secco rumore degli insetti che s’infrangono sulla visiera in questa sera di Primavera.
Sulla sella con me quella figlia che ormai è una Donna, lei con cui ho diviso, anni fa, qualche giro in moto e un bel viaggio verso Capo Nord ma che da qualche tempo non saliva in moto.
La scusa di un servizio fotografico e la bella Pavia ci ha accolto con una splendida giornata di sole.
L’orgoglio di padre sale sempre di più a vedere la bella figlia in posa per l’amico fotografo, il Ticino, il ponte coperto e altri scorci suggestivi a esaltare le foto ma soprattutto l’immutata complicità che ci unisce.
La telefonata alla mamma per tranquillizzarla e avvisare del ritardo.
Una bella cantina per altre foto e tre calici di rosso a suggellare un pomeriggio fatto di Piacere.
E ora sono su quella striscia d’asfalto, tra il verde, dove la natura si specchia nelle risaie che aspettano la notte, un lento procedere contrapposto al tempo che è volato.
Un attimo rispetto alla durata di una vita, un momento rubato per noi.
Dovremmo farlo più spesso Francesca.

Flap

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