Categoria: trafiletti

Rimane li, quasi sospeso, attonito sulla soglia del box.
Una grossa chiazza sotto la sua anziana BMW lo preoccupa, dall’odore è chiaramente benzina.
Cerca di capire da dove esce, controlla i tubi, percorre il profilo basso del serbatoio, sospetta la rottura della guarnizione del rubinetto, quasi ci spera, del resto il serbatoio prima di essere verniciato è stato saldato e trattato quindi cerca, lo esclude, o meglio vuole pensarla così.


Intanto pensa che anche la Guzzi ha bisogno di una revisione al freno, la Vespa ha il carburatore sporco e non ne vuole sapere di tenere il minimo, insomma piccoli problemini, facili da risolvere a cui si aggiunge anche questa pozza.
Un fastidio più che il problema in effetti, così, probabilmente ubriacato dai vapori del prodotto di raffineria parte con le meditazioni sulla vita che scorre troppo velocemente, del poco tempo per dedicarsi a quello che ci piace.
Pensa che in fondo si passa la vita a lavorare per guadagnare abbastanza per comprarsi oggetti che poi non abbiamo tempo di goderci fino in fondo.
E se non lavorassimo, avremmo probabilmente tutto il tempo che vorremmo, ma non avremmo risorse per fare quello che vorremmo, oltre che vivere, ovviamente.
La forza della benzina respirata lo spinge persino a pensare che; anche la passata speranza di godersi un’agognata pensione, dove finalmente dedicarsi un po’ di più a noi stessi, viene sempre più disillusa dall’età necessaria per entrare in questo stato di grazia e anche allora sarà così minima da concedergli solo una vita sottotono.
Sta ancora asciugando, con carta e stracci, la dolente pozza puzzolente quando gli arriva forte anche la pessimistica visione di tanto sbattimento inutile di fronte alla caducità della vita e quando davvero fragile sia l’esistenza umana.
Pensa agli amici persi per strada, per incidente o malattia, e che spesso davvero non vale la pena prendersela poi tanto.
La brezza del mattino però, forse, soffia via un po’ di quel forte odore, si riprende un po’ e si guarda di nuovo intorno, conosce ogni centimetro di quel box, rivede quel casco che…., un piccolo trofeo di giovane atleta, un gagliardetto di un club che gli ha lasciato tanti ricordi e la sua giacca di pelle preferita e quella Lambretta cui è affezionato.
Tanti ricordi che lo scuotono e gli fanno riprendere positività, prova semplicemente a serrare il dado del rubinetto del serbatoio che, di fatto, era un po’ allentato.
Bastava pensarci subito ma non sempre la soluzione più banale ci appare scontata.
Ora la perdita è sparita, anche i cattivi pensieri, ma per farli allontanare del tutto accende il Boxer e lascia che il vento della corsa si porti via tutta la tristezza.
Davvero a volte basta poco.

Flap

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