883
Un numero che corrisponde alla piccola Sportster di casa Harley, cilindrata che resiste fin dal 1957 e che ha dato il nome anche al gruppo formato da Mauro Repetto e Max Pezzali negli anni ‘80
La piccola, forse la più bistrattata, ma anche la più amata e accessibile delle moto di Milwaukee che permetteva a molti di raggiungere il sogno Americano.
Un nome scelto seguendo il desiderio di comprare una Harley e nello specifico una 883, obbiettivo raggiunto con i primi successi, “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” in testa, che proietterà Max anche nel mondo delle moto diventando oltre che cantante anche un grande Motociclista.
Storia partita proprio da quella 883, la più piccola HD, da sfigati secondo i “Veri” Harleysti dalle grosse bicilindrica, così come la faccia pulita di Max Pezzali e le sue canzoni semplici di vita quotidiana gli hanno portato la nomea di “Sfigatone” da parte di molti detrattori.
Nel panorama musicale si sente sempre una sorta di ironia nei confronti dell’artista che, nonostante la separazione da Repetto, ha continuato e continua imperterrito a riempire le radio con le sue canzoni.
Eppure proprio i più grandi critici nei confronti del cantante Pavese sono quelli che poi vengono sorpresi a canticchiare le canzoni di Max.
Sono canzoni orecchiabili, banali forse, raccontano le situazioni della vita comune di noi nati in provincia, i sogni, le ragazze e le moto, forse questa è la forza raccontare quello che in fondo tutti noi abbiamo vissuto in qualche modo.
Una storia quella di Max Pezzali e degli 883 più breve della omonima due ruote, ma non per questo meno importante, perché hanno ucciso l’Uomo Ragno, ma Max ne ha ancora di strada da fare sui palchi e in sella!!!
Flap
