Valentino ritirati!
Un titolo così non può che mettere già sul piede di guerra le fazioni estremiste, vi vedo già pronti armati di tutto punto sulle barricate pronti a sparare cannonate. Il problema è che non la penso esattamente così, anzi, a dirla tutta proprio non la penso. Mi guardo le gare e cerco di godermele, quelle poche volte che l'aristocratica MotoGP decide di sporcarsi le mani e dare spettacolo.
La considerazione mi viene sentendo parlare molti tifosi e anti-tifosi, qualcuno uomo della strada e qualcuno illustre, che ragionano e a volte urlano su quando Valentino sia stato vittima di una situazione piuttosto che Valentino debba ritirarsi. Parto da queste ultime affermazioni per dare torto a tutti (lo faccio anche con me molte volte) per quello che semplicemente un'opinione come tante, la mia, quella però di un tifoso delle due ruote, e non di un colore o di un personaggio.
Parlare di Valentino Rossi come vittima è difficile, davvero complicato. Le sue scelte sono state sempre consapevoli, per quanto rischiose. Lo sono state all'alba del passaggio in Yamaha, che allora era un catenaccio checchè i detrattori vadano dicendo che così non fosse, ma lo è stata anche quando ha deciso di passare in Ducati, pensando di domare una moto che aveva fatto a pezzi la carriera di tutti i piloti, tranne uno.
Ma al di là di questo, al di là del fatto che faccia fatica oggi a reggere il passo dei 3 spagnoli, compreso quel Pedrosa che per anni è parso inferiore, va ricordato un dato assoluto, un'unità di misura sporca e brutta, un'indicatore tanto orrendo quanto elementare: Rossi è ancora il pilota delle 2 ruote più pagato! Che schifo metterla su questo piano eh? Ma siamo onesti, lasciamo a casa finte aureole o armature da ultimo bastione dell'onore, chi di quelli che gli urlano di ritirarsi se fossero al suo posto con uno stipendio da qualche milione di euro si ritirerebbe?
Se qualcuno alza la mano sappia che non gli credo!
Passando oltre i soldi, passando oltre al fatto che se ci mettiamo l'indotto quello stipendio si raddoppia, c'è anche la fame di un ragazzo che occupa il 4° posto nel mondiale e crede ancora in sè stesso, crede di poter fare ancora la differenza. Forse l'anno prossimo si sveglierà da questo bel sogno e deciderà di dire basta, o forse l'anno prossimo ci farà ancora andare in fibrillazione per qualche cosa di eccezionale.
Molti sportivi anche di grande fama, hanno sbagliato il momento del ritiro. Qualcuno lo ha fatto mentre vinceva facendo sentire un grande vuoto, qualcuno al momento giusto, qualcuno un po' tardi lasciando che le luci della ribalta si spegnessero lentamente, forse tornando anche a quel gusto semplice di competere, quel divertimento genuino degli inizi della carriera, della giovinezza.
Intanto io mi godo le gare in cui scende ancora nella mischia, mi godo di poter dire di aver visto tutta la carriera di un 9 volte campione del mondo. Mi godo il motociclismo.
Wolf
