Categoria: trafiletti

Tutti i  "Trafiletti"

E' l'Italia che osa

Rosso, come rosso Ducati, come rosso è il sangue impazzito della passione dei ducatisti per il loro bicilindrico, inconfondibile da ogni altro nel suono che fin da lontano è ben riconoscibile. Forse a volte troppo passionale, troppo da curva, io che le moto le amo tutte, di qualsiasi colore e nazionalità, io che una Ducati nel box me la metterei.


Oggi il marchio di Borgo Panigale è in crisi, non di certo di vendite visto che insieme alle altre europee fa registrare segni + nelle vendite in molti mercati interessanti, ma sportiva e quindi d'immagine del suo primo amore. Crisi sportiva, sia in MotoGP che in Superbike, determinata probabilmente dalla strada "azzardata" che ha preso Filippo Preziosi nello sviluppo di moto sportive, utilizzando il motore come struttura portante, strada che non può avere una sterzata brusca, come sulle moto sportive per l'appunto.

 



Ovviamente il punto più dolente a livello mediatico è quello del matrimonio fallito con Rossi, ma ora che Rossi se ne è andato gli sguardi cominciano a puntarsi sulla Panigale, tanto bella quanto inefficace nel campionato mondiale Superbike.

Quindi Filippo Preziosi alla gogna? Reo di aver rimpiazzato il sacro traliccio con un monoscocca in alluminio? Io dico di no, e lo dico perchè ho in mente la gloriosa storia dei marchi italiani a cominciare da Moto Guzzi, passando per le opere di Tamburini, fino alle rosse super tecnologiche di oggi, per ricordare che il genio motociclistico italiano è sempre uscito dagli schemi, ha sempre cercato di non omologarsi e di tentare nuove ardite soluzioni. Ovvio, con risultati alterni.

I motociclisti di oggi per esempio vedono Moto Guzzi come una moto legata alla tradizione del suo bicilindrico traversale a V di 90, elemento che la rende unica e famosa in tutto il mondo, ma pochi hanno memoria per ricordare che per 50 anni almeno è stato marchio d'avanguardia, di ricerca ed esperimenti arditi.

I giapponesi avranno anche trovato la formula perfetta, 4 cilindri racchiusi in un telaio in alluminio perimetrale (anche se ora il 3 cilindri mina alcune certezze) e nella loro efficienza e scientifica coerenza hanno trovato nell'elettronica la nuova frontiera.
Noi italiani invece osiamo, proviamo strade improbabili, "arriviamo là dove nessun uomo è mai giunto prima", qualche volta sbagliamo, qualche volta facciamo grandi cose. Semplicemente osiamo.

Filippo Preziosi al rogo? No! Solo un appassionato, un sognatore, un Italiano.

Wolf

 

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.