La Sbk è così, diversa da ogni altra serie, diversa dalla MotoGP, diversa da come uno se l'aspetta. Sarà perchè manca un vero fuoriclasse, emigrato in MotoGP, o forse perchè ce ne sono troppi, ci piace pensarlo, ma sono gare mozzafiato, adrenaliniche, dove gara per gara, e non giornata per giornata, i protagonisti cambiano.

Capita così che i protagonisti di Gara 1, Fabrizio e Checa, diventano comprimari in Gara 2. Cominciamo quindi qui, cominciamo a parlare di una splendida Ducati in Gara 1, con un Fabrizio molto in palla e una Ducati clienti, di nuovo, a far da protagonista in una gara in cui l'anno scorso aveva dominato il davvero deludente Haga.

Ma il protagonista anche per questo turno è stato neanche a dirlo il leader di classifica Leon Haslam con la sua Suzuki, che se in Gara 1 si è limitato a... limitare i danni arrivando a podio e regolando l'inseguitore Biaggi, in gara 2 ha dato un autentico segno di forza. In un terzetto durato tutta Gara 2, formato da Haslam Biaggi e Rea, dove sembrava destinato alla remissiva terza posizione dai 2 più arrembanti compagni, arrivati al penultimo giro decide di rompere gli indugi con un sorpasso aggressivo ai danni di Rea, e nel tempo di 2 curve mette abbastanza metri dall'avversario da consentirgli di vincere in sicurezza.
Che dire... chiedo venia per aver detto che il ragazzo non convinceva. Peccato per Max che non approfitta dei pochi punti da Haslam per tentare la leadership del campionato, in una gara che dichiarava poco favorevole alla sua Aprilia.
Deludente in Gara 2 le Ducati, con Checa unico paladino della casa di Borgo Panigale. E' il caso di ingaggiare il vecchietto nel team ufficiale? O è proprio quello che non funziona?
Sicuramente protagonista il giovane Rea, che gara dopo gara sembra maturare, come anche la sua Honda che non ha paura di confrontare i suoi cavalli con quelli del poderoso motore Suzuki. Due gare da protagonista e senza... cadere. Un buon passo in avanti.

BluWolf