Marc Marquez a Misano 2017
Categoria: Sport

Una strategia magistrale quella di Marc Marquez, che sul tracciato umido di Misano mette a segno il colpaccio per annullare lo zero britannico, il Dovi resta spettatore in casa Ducati, mentre l'acuto Ducati spetta a Danilo Petrucci.


Il buon Marc ha imparato che un buon film ha nel finale la parte migliore, la suspense è la chiave di un buon thriller, e solo nell'ultima scena si deve capire chi vince e chi perde, chi è il buono e chi è il cattivo. La parte del cattivo sicuramente spetta in parte al pubblico, che sotto il podio ha fischiato lo spagnolo nella peggiore tradizione anti-sportiva, a favore di un campione italiano o di una moto italiana, resta comunque l'amaro di un comportamento che ha più a che fare con uno stadio che con un circuito. Però si sa, la terra su cui si correva è calda, il popolo tifoso anche.

Misano 2017

Marc intanto sul podio se la ride mentre l'inno si confonde con i fischi, tanto la sostanza non cambia, la prima posizione torna occupata dal numero 93, e al buon Dovi tocca nuovamente rincorrere. Purtroppo il forlivese che correva a pochi passi da casa non è stato abbastanza coriaceo nella parte conclusiva della gara, ha pedinato per oltre tre quarti della competizione la Honda di Marquez, e tutti si aspettavano l'acuto nel finale. Ma a quel punto la Ducati di Andrea ha iniziato a perdere terreno dal duo di testa capitanato da Danilo Petrucci, prima qualche metro, a tratti recuperato, ma poi nella sfuriata finale è rimasto irrimediabilmente attardato.

Gara che parte all'insegna di Jorge Lorenzo, che come è solito sul bagnato impone il suo ritmo, mentre dietro di lui all'inseguimento si mettono Marc Marquez e Andrea Dovizioso. La gara non offre molti spunti importanti. Nelle prime battute è subito evidente le difficoltà di Maverick Vinales, altro protagonista poco comodo però sull'acqua, sopravanzato da quello che invece è uno specialista e diventa protagonista.

Misano duello Marquez Petrucci

Danilo Petrucci spunta alle spalle dello spagnolo, passa e raggiunge Dovizioso, lo passa e dopo soli 5 giri è secondo. Ma la compagnia non si disperde. Marc fa un cenno al box che traffica sulla moto da asciutto, per preparare forse gomme meno impegnative, ma alla fine non rientra. Il colpo di scena è al 6 giro, quando Jorge cade e la compagnia si ritrova al comando. La gara resta congelata fino a tre giri dalla fine, quando inizia l'attacco finale di Marquez, ben pianificato, ben eseguito, ben concluso. Marc attacca e passa Petrucci all'inizio dell'ultimo giro, a poco serve il desmo e le doti equilibrate della Ducati sul bagnato. Si pensa ad un ritorno di Petrucci, ma su una cosa è bravo Marquez, una volta passato da lo strappo necessario per minimizzare i rischi di dover chiudere ogni curva fino al traguardo.

Di certo è bello vedere lì davanti Petrucci, ma il suo inserimento ha creato un bel grattacapo alla Ducati e a Dovizioso. Ringrazia Marquez che torna davanti nel mondiale, a pari punti con Dovizioso, e rinnova l'invito alla prossima puntata di un campionato avvincente. E' mancato Vinales, come previsto lo spagnolo ha ancora un po' di strada da fare sul bagnato, ma quarto al traguardo non ha perso molto, i punti da giocare sono ancora 125.

E' mancato di sicuro Valentino, che in queste condizioni da sempre gran prova di sé, ma forse è mancato più di tutti l'arrivo al traguardo di Jorge Lorenzo atteso alla prima vittoria in Ducati, il più amareggiato di sicuro sarà lui, poco abituato ad assaggiare l'asfalto.

Prossimo appuntamento settimana prossima in Portogallo con la Superbike.

Wolf

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