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Categoria: Sport

Un week end rosso, rosso sangue come quello dei combattimenti, rosso come l'amore per la passione a due ruote per la pista, rosso come le moto che fanno a Borgo Panigale, che hanno dominato le piste dei due mondiali con tanto cuore e tanta adrenalina. Gare? Superbe!


Dovremmo cominciare da lì, dalle Ducati e dai suoi piloti, talmente diversi e talmente belli nello stile e nelle qualità, ma una volta tanto (si fa per dire) cominciamo dalla rogna del secondo posto di Valentino Rossi, oggi forse più per scelta che per accanimento, ma ancora una volta arrivato secondo per l'ennesimo pilota che quest'anno ha vinto una gara portandogli via il gradino più alto del podio. Non che questo ennesimo soggetto non abbia fatto lo stesso scherzo anche agli altri protagonisti plurititolati, ma a Valentino quel secondo posto suona ormai come un dispetto.



Intanto nelle due piste del mondiale, Sepang e Losail, si consumava la passione rossa. A Borgo Panigale, e in Germania, devono aver festeggiato alla grande, con un Andrea Dovizioso che vince la sua seconda gara in carriera quasi ad annunciare che il prossimo anno non è detto che decida di fare serenamente il secondo pilota. La velocità ce l'ha nel sangue, il suo stile di guida è composto e affilato, poco scenico forse, ma molto efficace.

Bello il primo giro della MotoGP con una bagarre impressionante tra cinque piloti con dentro i migliori, Rossi, Marquez, Lorenzo, Dovizioso e Crutchlow. Tanti i cambi di posizione su una pista molto bagnata, che solo pochi minuti prima era stata rinviata per un violento acquazzone. Partiti tutti con gomme da bagnato se le sono suonate di santa ragione, ma dopo un colpo da maestro con un triplo sorpasso, è Valentino Rossi a piazzarsi davanti e a provare a scappare. Il duello della gara in realtà è quello che coinvolge Rossi e Iannone, con molti cambi di posizione dalla quale esce vincitore Valentino. Ma dopo essere uscito indenne dal 10° giro, in cui molti hanno assaggiato l'asfalto, tra cui Marquez, Crutchlow e Iannone, sembra che niente possa fermare Rossi... tranne Dovizioso. Rinviene a pochi giri dalla fine, veloce, costante, preciso, si piazza alle spalle di Rossi lasciando intravedere un duello finale acceso, ma Rossi sbaglia, va lungo in staccata e le gomme non lo supportano più. Resta indietro velocemente, con l'idea che i punti per arrivare secondo possano bastare, mentre il Dovi va avanti costante e senza sbavature, anche sul bagnato. E' una bellissima vittoria.



In Superbike tutto era incentrato su Jonathan Rea, a soli due punti dal titolo mondiale si attendeva che salisse sul podio a festeggiare il titolo mondiale. A scappare è stato ancora il solito Chaz Davies, con una serie di vittorie nella seconda parte di campionato impressionante, anche se insufficiente. Gara tutta in fuga quindi per il pilota gallese, sempre bello e adrenalinico sulla Panigale, mentre dietro la battaglia per il terzo posto è appannaggio di un inaspettato Sylvain Guintoli, che finalmente dopo una lotta con Nicky Hayden regala un podio a Yamaha.

In Gara2 tutto è uguale e tutto è diverso, la gara come per la MotoGP subisce qualche ritardo, ma a causa della rottura del motore di una Kawasaki del team Pedercini, viene esposta bandiera rossa e si riparte. Ne giova specialmente Jonathan Rea, che dopo un lungo nella prima parte era costretto al recupero dalle retrovie. Il nuovo start regala a Jonathan un recupero veloce, mentre là davanti c'è il solito Chaz Davies che ha deciso di strapazzare la sua Panigale anche sotto i lampioni, romanticamente vincente.

Il mattatore però è Rea, libero da ragionamenti di campionato torna ad essere velocissimo, straccia i giri veloci e prova a riprende Chaz. Troppo complicato però sopravanzarlo, prova a chiudere al secondo posto, ma prima di passare il traguardo si ricorda che il compagno di squadra, Tom Sykes, e la Kawasaki hanno bisogno ancora un paio di punti per restare secondi in campionato davanti a Davies. Molla il gas e regala la seconda posizione e Kawa-Tom ringraziano. Forse Chaz non ha gradito?

Lo spettacolo visto in pista è davvero di quello serio, adrenalinico, pesante, bello, con tante sorprese e tante conferme. Tra le conferme c'è che Marc Marquez libero dal costume da ragioner Marquez è pericoloso più per sé stesso che per gli altri. Anche Crutchlow da delle conferme, anche se cade, può stare davanti, con i migliori. In Superbike invece ci sono delle belle sorprese, con Leon Haslam che in Gara2 si piazza ai piedi del podio ricordando che è un assente ingiustificabile in questo campionato, e Sylvain Guintoli con un bellissimo acuto per sé e per Yamaha prima di lasciare la squadra dei tre diapason, forse per ricordare che il pilota sbagliato da lasciar andare?



Una gara ancora da disputare, la Superbike cala le serrande, mentre la MotoGP chiude a Valencia tra due settimane, unica posizione ancora da assegnare è il terzo gradino del podio di campionato, con Lorenzo che deve tenere a distanza Vinales. La seconda piazza è ufficialmente assegnata a Rossi... un bel secondo posto, forse non abbastanza per un pilota che a 37 anni ha ancora una fame imbarazzante!

Wolf

Risultati e classifiche MotoGP

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