Categoria: Sport

Sulla pista di casa delle rosse è il verde il colore dominante, una doppietta di Jonathan Rea traccia un segno pesante sull'ipoteca al titolo 2016, mentre le Ducati incappano in un week end difficile e amaro.


Non tutto è oro quel che luccica, e se vogliamo parafrasare non tutto quel che puzza è... va bene avete capito, le Ducati non hanno segnato uno zero totale, ma per l'unica casa che riesce a tenere il passo delle verdone, un week end così è davvero di un pessimo colore. Due buone posizioni in due gare, ma anche due pessime posizioni nelle stesse due gare, con un pesantissimo zero di Chaz Davies in Gara2, vedendo così allontanare sempre di più la possibilità di battersi per il titolo.

Il re di Misano è Jonathan Rea, con una Gara1 completamente dominata, e una Gara2 a giocare al gatto col topo con il compagno di squadra. Già quel Tom Sykes che a Donington aveva fatto pensare ad una resurrezione, al ritorno del mostro verde, ma a quanto pare Jonathan non è della stessa idea. Non che Tom sia così lontano, dopo tutto ha passato Gara1 appoggiato sul codone di Rea e 17 giri di Gara2 là davanti, a un soffio dalla vittoria.



Quindi gare che là davanti hanno poco da dire, raccontate in poche parole, Gara1 con Rea che si mette subito davanti e Sykes a qualche spanna della moto del compagno per tutta la gara, aspettando il momento buono per un attacco, momento che non arriverà mai, nemmeno del tipo "disperato", più merito di quel perfettino di Rea che non commette sbavature. Gara2 che invece parte a posizioni invertite, e farebbe pensare ad una fotocopia al rovescio di Gara1, ma che a 5 giri dal termine Rea risove con un sorpasso davvero da maestro, cambiando le traiettorie per dare la stoccata. Poi da gas e si allontana dal compagno quel tanto che basta.

Dietro è agrodolce quello che si vede. Le fotocopie sono anche per Ducati, Giugliano in Gara1 e Davies in Gara 2 cadono nella stessa curva nella stessa fase iniziale della gara, ma va peggio al gallese costretto al ritiro, mentre Giugliano riesce a riprendere e a riportarsi in zona punti. Bella, stupenda la rimonta di Chaz in Gara1, finito fuori pista per un incidente che ha coinvolto Lorenzo Savadori, ripartito in coda al gruppo è risalito posizione dopo posizione riportandosi a ridosso del podio, un recupero da vero mastino, che però non ha avuto un seguito in Gara2. Giugliano invece si è prodotto in una Gara2 davvero molto consistente, partito un po' in affanno, ha preso velocemente la terza piazza alle spalle dei missili verdi e l'ha tenuta fino alla fine.



Dietro a queste posizioni ci sono stati un po' di avvicendamenti, ma niente di davvero consistente. Si attendeva alla conferma Lorenzo Savadori, costretto fuori pista in Gara1 e con un buon quinto posto in Gara2, segno che pilota e moto ci sono, ma la continuità di risultati sarà quello che farà la differenza. Si attendeva la conferma di MV Agusta e Leon Camier, anche lui autore di una buona rimonta in Gara1, ma fuori ritiratosi in Gara2.

Menzione speciale per Nicolò Canepa, sostituto di Sylvain Guintoli, e autore della miglior prestazione Yamaha, chiudendo 7° e 9° sempre meglio piazzato dell'ufficialissimo Lowes, anche se non in condizione fisica perfetta. Non male ancora Jordi Torres che tiene su il morale di Genesio Bevilacqua con un 5° e un 7° posto. Ultima menzione per Fores sulla Panigale del team Barni, che se ha dovuto arrendersi a un guasto in Gara1, in Gara 2 ha portato a casa un ottimo 4° posto, giusto ai piedi del podio, mettendo di nuovo in mostra tutto il suo valore.

Insomma, domenica a tinte verdi, con tanta bagare dietro, ma nessuna certezza su chi possa contrastare questo stra-potere delle lanterne verdi!

Prossimo appuntamento settimana prossima ad Assen con la MotoGP

Wolf

 

Risultati e classifiche

 

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