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Categoria: Sport

E' un temporale e un uragano quello che imperversa nella due giorni di Sepang, sul circuito della Superbiike malese un uragano che in Gara 2 rende la pista umida e scivolosa e teatro della prima vittoria di Nicky Hayden, ma in Gara 1 l'uragano si chiama Tom Sykes.



Tutti sulle tribune e davanti agli schermi ad aspettare il duo d'attacco di quest'annata dalla formula stravagante, Jonathan Rea e Chaz Davies, dopo il dominio incontrastato di Chaz sulla pista di casa Ducati, si attendeva di vedere se il gallese sarebbe stato capace di rosicchiare altri punti all'avversario. Ma quesdta Superbike non è mai uguale a sé stessa, non risica mai la capacità di sorprendere e nemmeno chi la inquadra è scontatao come in altre serie.



Accade così che mentre in Gara 1, dopo un tempo stratosferico, Tom Sykes partiva dalla prima casella per mantenere la prima posizione dal primo all'ultimo giro, tutti attendevano che il ritmo indiavolato del mascellone britannico soccombesse alla sua guida stracciagomme, ma niente da fare, Tom è apparso granitico e a suo agio, giro dopo giro, senza mai cedere il ritmo con quel suo stile bello e aggressivo. Gara tutto sommato noiosa si potrebbe dire, con il trio di testa un po' alla MotoGP ad inanellare giri su giri a distanza e senza darsi battaglia vera, ma la regia della Superbike è da Superbike, e se i primi non se le suonano dietro la bagarre non manca, quindi vì stanno le telecamere.

Dietro sono le BMW ad essere la sorpresa della giornata, con Reitenberger e Jordi Torres che recuperano posizione su posizione, lasciandosi alle spalle le Honda di Hayden e Van der Mark, la Yamaha di Lowes, che però ha una fiammata e un grande recupero nel finale, ingaggiano battaglia con Davide Giugliano, insomma tanti bei sorpassi per occupare il tempo mentre Tom va spedito e senza intoppi a vincere, e mentre Rea secondo ruba ancora qualche punto a Davies. Torres chiude con un grande quarto posto, mentre il compagno Reitenberger, autore di una gran gara, viene appiedato dalla sua BMW nel finale.



Domenica di pioggia invece, con commissari, addetti, team manager che discutono se far partire o meno la gara. Alla fine il semaforo rosso si spegne, con giusta ragione questa volta, perchè ne nasce una bella gara con poche cadute. La lotta iniziale sembra da principio dar ragione alle Kawasaki, e poi a Chaz Davies che sembra avere un gran ritmo. Ma dalla nuvola d'acqua spunta un inaspettato Nicky Hayden, che alla fine del primo giro infila Ducati e Kawasaki e si mette al comando, con un ritmo che davvero gli altri non possono tenere. Il grande talento di Nicky non lascia altra opzione agli altri di battersi per le posizioni di rincalzo. Il trio formato da Rea, Davies e Giugliano ingaggia una bella battaglia, il duo Ducati passa la Kawasaki, ma qualcosa nei conti non torna. Giugliano è più veloce del compagno questa volta, vorrebbe sorpassarlo, ma forse non vuole dare il via a un pasticcio alla MotoGP.

Attende due giri, ma alla fine passa Chaz e va in caccia di Hayden. Nel finale concitato, troppo breve, Giugliano con un ritmo superiore a quello di Hayden prova a riagguantare l'americano, ma la gara finisce prima, con un altro colpo di scena, Jonathan Rea da gran tattico tira fuori il tutto per tutto e a tre giri dal termine va a passare Davies, regalandosi qualche altro punto di vantaggio.



Gara dai tanti volti, non spettacolare come al solito, ma la pioggia e le seconde linee hanno reso la gara interessante. Forse quella delle BMW del team Althea si sta concretizzando come una delle crescite più costanti e solide.
Il grande sconfitto di questa due giorni è Chaz Davies, sempre un passo dietro a Rea, che gestisce molto bene il week end non perfetto. Bravo Giugliano, un grande leone sul bagnato, ma soprattutto un grande applauso a Nicky Hayden che vince la sua prima gara.

Prossimo appuntamento alla settimana prossima con la MotoGP nel tempio del Mugello, dove si attendono al bagno di folla Rossi e le rosse.

Wolf

 

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