Categoria: Sport

Le Mans che non ti aspetti, dove con una serie di carambole ribaltano le sorti del campionato. Suona la carica Jorge Lorenzo mantenendo le promesse delle qualifiche, Valentino regge e da spettacolo, crolla Marc Marquez e le Ducati.


Diciamo che per gli appassionati delle due ruote, per chi ama la bagarre tra i cordoli, potevano bastare i primi 14 giri di Valentino Rossi giusto per far riaffiorare vecchi ricordi e passioni che covano sotto le ceneri, un po' di vecchia scuola per riportare un po' di vitalità nell'aristocratica MotoGP, una serie di sorpassi che hanno fatto urlare il pubblico presente. Non solo per merito di Valentino, ma anche per una serie di avversari coriacei, che nei primi tre giri hanno creato dei cambi di posizione e degli intrecci di traiettoria degni... della Superbike.



Gara partita alla rincorsa di Jorge Lorenzo, che scatta benissimo dalla prima casella e si porta subito avanti, come da copione. Lo inseguono da subito Andrea Dovizioso, Andrea Iannone e Marc Marquez, mentre Valentino partito dalla settima casella, prova a uscire dal gruppo, ma è tutt'altro che facile. La Yamaha di Pol Espargarò e le due Suzuki gli rendono la vita per niente facile. Un paio di intrecci sono stati particolarmente pericolosi, Valentino subisce l'aggressività di Pol Espargarò ma non per molto. Capisce che così non va, perde il treno, e inizia una decisa rimonta degna del Vale di un po' di tempo fa.

Nel frattempo Iannone cambia passo, e sembra essere quello che davvero può resistere al ritmo di Jorge. Lascia indietro Marquez, ancora non a posto, e si mette sul codino del compagno, che questa volta non è abbastanza veloce. Lo passa senza crear problemi, questa volta, e va all'inseguimento di Jorge. Ma all'11° giro perde la moto e va per asfalto, ancora uno zero per lui.

Vale intanto diventa furibondo, regolati Pol Espargarò e Maverick Vinales e si mette in caccia di Marquez e Dovizioso che viaggiano insieme. Li aggancia al 12° giro e li mette nel mirino, al 13° passa Marquez e al 14° passa Dovizioso. Vista così Valentino sembra proprio averne di più, tutti attendono di vedere se ne ha per rincorrere Jorge, ma il duo appena passato non cede e gli resta alle costole. Vale contiene bene, fa le sue traiettorie, ma Dovizioso prova anche ad affacciarsi, finchè succede l'irreparabile, il ribaltone di classifica. Dovizioso e Marquez percorrendo la stessa traiettoria scivolano e finiscono nella ghiaia. E' il 15° giro, testa della classifica per Jorge e Vale corre libero. Fine della gara.



Il resto è cronaca fino al traguardo, altri 13° giri con il solo, grande, immenso ritorno al podio di una Suzuki, Maverick Vinales resite fino all'ultimo giro al ritorno di Dani Pedrosa e la casa di Hamamatsu torna al podio mondiale.

Gara spettacolare e ricca di colpi di scena che ha dato molti spunti di rflessione. Jorge in froma è la solita macchina da guerra, fredda e affilata difficile da controbattere, ma lo spettacolo offerto da Valentino oggi è qualcosa che fa amare questo sport e che fa sperare, visto la poca distanza dei tre piloti, che lo spettacolo sia appena cominciato, magari anche con l'inserimento delle due Ducati e con uno Iannone meno precipitoso e spettacolare come sa essere.
Marquez quasi ragioniere, difficile dire se abbia davvero chiesto troppo, strana la caduta gemella sua e di Dovizioso, forse il Dovi è andato fuori traiettoria e Marc è stato tratto in inganno, ma il giovane spagnolo è risalito in sella ad una Honda malconcia, ed è andato a prendersi 3 punti preziosissimi per il mondiale, un leone.

Male le Ducati, finiscono a terra, Iannone ancora per foga, troppa, e Dovizioso era evidentemente al limite per difficoltà. Il Dovi accusa le coperture francesi, come il compagno e come altri, ma le coperture sono uguali per tutti, bisogna trovare ciclistica e feeling da... Yamaha. La lotta per il posto in Ducati per ora è un nulla di fatto, tutto rimandato alla prossima.



Voto tanto, molto positivo alla Suzuki e a Maverick Vinales, il talento spagnolo, protagonista assoluto del mercato ha a disposizione un futuro tutto da scegliere, una Yamaha oggi sicuramente moto migliore del lotto, e una Suzuki che sta crescendo in fretta e bene e che gli ha dato una possibilità. Sarà lui a fermare i suoi connazionali negli anni a venire?

Un plauso anche al rientrante Danilo Petrucci, dopo il lungo infortunio alla fine è lui che diventa portacolori Ducati, incredibile ma il suo settimo posto è la prima Ducati del lotto, un grande applauso.

Prossimo appuntamento la settimana prossima con la Superbike in Malesia, sul circuito di Sepang, tocca a Jonathan Rea arginare l'adrenalinico Chaz Davies sulla Ducati Panigale, ma attenzione al terzo incomodo, Tom Sykes.

Wolf

 

Risultati e classifiche

 

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