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Categoria: Sport

Una Domenica bestiale potremmo definire quella andata in onda sul circuito spagnolo di Aragon, dove Jorge Lorenzo attacca il suo avversario in pista e fuori, mentre Valentino Rossi inscena una lotta furibonda con Dani Pedrosa. E Marc Marquez? Da il peggio di sé con una caduta dissennata. Una gran Domenica!


Il campionato del mondo è più aperto che mai, e come si poteva immaginare, chi lo deciderà probabilmente non saranno i due protagonisti, ma quelli ormai fuori dai giochi, Marc Marquez e Dani Pedrosa. In questo senso è giusto presumere che chi ne farà più le spese sarà Valentino Rossi, che come accaduto oggi si è dovuto scontrare con Dani Pedrosa che gli ha fatto perdere 4 preziosissimi punti di vantaggio. Un Jorge Lorenzo così perfetto nel momento di forma, che ormai si protrae (sull'asciutto) da molte gare, scappa all'inizio della gara e lascia il lavoro di fatica al compagno di squadra.

La caduta dissennata di un Marc Marquez sempre sul bordo del limite, aveva dato buone speranze al pesarese, in un week end partito in maniera così negativa e con un Lorenzo così superiore, sembrava aver svoltato la curva... quella che Marquez ha tirato dritto forse. Ma ci sono persone che non ti aspetti che a volte fanno cose davvero inaspettate. Dani Pedrosa non è mai stato coriaceo nel corpo a corpo, è quello che tutti gli hanno sempre contestato, ma questa volta ha fatto qualcosa di eccezionale, ha resistito per due terzi di gara ad un corpo a corpo logorante con Valentino Rossi, con il mastino dei duelli ravvicinati.



Start senza grosse sorprese, come sempre Jorge Lorenzo parte come una fionda e si porta in testa, seguito da Iannone e da Marquez, mentre Rossi alla prima curva è incastrato al sesto posto. Marc si accoda dopo poche curve a Lorenzo e inizia il suo inseguimento. Non c'è molto da perdere e quindi meglio vincere tutte le gare, un Lorenzo in fuga è una brutta bestia, Ma il giovane spagnolo è troppo irruento, tutte le curve sono da fare oltre il limite, quasi fossero tutti giri da qualifica, qualcosa che non si può fare.

Cade al secondo giro, lasciando campo libero agli inseguitori, Pedrosa, Iannone e Rossi. Al quarto giro Rossi passa Iannone e si accoda a Pedrosa. Qui per 13 giri, mentre Lorenzo si allontana, a il via un inseguimento sul filo dei centesimi, con uno spaccato molto bello sulle caratteristiche di guida dei due piloti e le caratteristiche delle due moto a confronto. La Honda con una trazione in uscita di curva e nelle ripartenze straordinaria, una Yamaha che in fatto di guidabilità in mezzo ai cordoli mangia strada alla Honda da vera belva famelica.



Rossi si fa vedere ogni tanto in fondo al rettilineo ma senza mai affondare. O meglio, il piccolo spagnolo stacca come non ha mai fatto in vita sua. E' a cinque giri dalla fine che inizia il duello. Rossi inizia a saggiare Pedrosa affiancandosi un paio di volte, poi, man mano che il termine di gara si avvicina, diventa più aggressivo. Lo passa in staccata un paio di volte, ma va largo quel poco che non gli permette di tenere la posizione. Dani è aggressivo e preciso come mai, rintuzza ogni attacco facendo la linea giusta. Sfrutta l'accelerazione della Honda per punire Rossi ad ogni piccola sbavatura dopo i sorpassi, rimettendosi sempre davanti.

E' solo all'ultimo giro che tutto si risolve. Rossi sembra fare l'affondo decisivo, con un sorpasso dove chiude bene la porta. Ma Pedrosa invece di arrendersi gli si incolla e alla curva successiva di nuovo si infila nello spazio che Rossi non chiude. Allunga poi quel tanto che basta usando il motore della Honda per staccare Rossi in maniera definitiva... sembra, ma il pesarese non molla. Recupera lo spazio, ci prova ancora, ma va leggermente lungo e sul traguardo Pedrosa passa di soli 9 centesimi.



Un duello davvero al cardiopalma, che non si vedeva da parecchio. Chissà perchè, detrattori e non, dovranno ammettere che quando c'è spettacolo in pista di mezzo c'è sempre Rossi, la MotoGP dovrebbe fargli un'assicurazione bella sostanziosa. Una Domenica che restituisce agli appassionati un po' di adrenalina messa da parte in gare poco gratificanti.

Lorenzo fa in bel passo in avanti, attacca la vetta della classifica e attacca Rossi anche mediaticamente, con quella pinna da squalo mimata nel paddock dichiarando ufficialmente che in effetti lo squalo del casco di Rossi vuole essere lui, vuole mangiarsi Rossi.
Rossi altra gara in agrodolce, il nove volte campione del mondo darebbe forse un po' delle sue fortune per correre gare belle come questa, anche arrivando dietro, ma i 4 punti in più persi fanno male. Qui si vede quanto è sottile la linea di confine tra buona prestazione e delusione, secondo sarebbe stato un capolavoro visto il week end, terzo a 9 centesimi è una seccatura per il campionato.

Male Marquez, cade insensatamente, e l'unica considerazione è che si metta a meditare su come maturare in pista per portare a casa il terzo titolo l'anno prossimo.



Bene le Ducati, con Iannone quarto poco staccato dai primi, e con loro per buona parte della gara, e Dovizioso quinto dopo un week end disastroso. Di certo Iannone ha trovato un feeling con la moto migliore del Dovi. Buona prestazione anche per Suzuki, che con Espargaro si mette davanti alle Honda e alle Yamaha clienti.

Quattro gare alla fine e ancora tanto da decidere. Se ci fosse qualcun altro al posto di Rossi ci sarebbe un'intera nazione a fare il tifo per lui, ma il ragazzaccio non è mai così banale, così sarà il mondo motociclistico, Italia compresa, a dividersi tra valentinisti e anti-valentinisti.

Prossimo appuntamento con la Superbike a Magny-Cours la prossima settimana.

Wolf


 

 

Classifica gara:
1. Jorge Lorenzo - Yamaha
2. Dani Pedrosa - Honda
3. Valentino Rossi - Yamaha
4. Andrea Iannone - Ducati
5. Andrea Dovizioso - Ducati
6. Aleix Espargaro - Suzuki Ecstar
7. Cal Crutchlow - Honda LCR
8. Bradley Smith - Yamaha Tech3
9. Pol Espargaro - Yamaha Tech3
10. Yonny Hernandez - Ducati Pramac
11. Maverick Vinales - Suzuki Ecstar
12. Scott Redding - Honda VDS
13. Alvaro Bautista - Aprilia Gresini
14. Eugene Laverty - Honda Aspar
15. Nicky Hayden - Honda Aspar
16. Hector Barbera - Ducati Avintia Racing
17. Loris Baz - Yamaha Athinà Foeward
18. Stefan Bradl - Aprilia
19. Jack Miller - Honda LCR
20. Mike Di Meglio - Ducati Avintia
21. Toni ELias - Yamaha Forward

Classifica piloti:
1. Valentino Rossi 263
2. Jorge Lorenzo 249
3. Marc Marquez 184
4. Andrea Iannone 172
5. Bradley Smith 143
6. Andrea Dovizioso 139
7. Dani Pedrosa 129
8. Danilo Petrucci 93
9. Cal Crutchlow 88
10. Pol Espargaro 88
11. Aleix Espargaro 76
12. Maverick Vinales 74
13. Scott Redding 67
14. Yonny Hernandez 47
15. Loris Baz 28

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