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Categoria: Sport

Emerge dalle acque un Marc Marquez che invece di essere ago della bilancia diventa l'asso piglia tutto, mentre Valentino Rossi atteso ai grandi festeggiamenti rientra a fine gara con 11 punti su Jorge Lorenzo, 11 punti agro dolci che terminano una giornata da umore grigio come il cielo di Misano. Riemergono gli outsider Smith e Redding che tengono in caldo il secondo e il terzo gradino del podio.


Il week end si annunciava caldo, se non bollente. Per i tifosi del tricolore le fatiche erano iniziate venerdì con la Pennetta e la Vinci che conquistavano la finale degli US Open a suon di carenate contro la numero 1 e 2 del mondo. Sabato poi finalissima con la Pennetta campionessa bella e hollywoodiana con l'annuncio dell'abbandono delle competizioni, che mandava in visibilio i newyorkesi.

Mancava solo una Domenica a tutto Valentino. Forse gli anti-valentiniani non gradiscono, ma si sa, qualche volta bisogna inchinarsi ai segni. Ma i segni sono una pratica da chiromanti, e spesso mentono come mente la mia app del meteo... e forse anche quella della Yamaha.

Una gara confusa, che lascia in bocca un sapore amaro, forse Valentino si è lasciato scappare l'occasione di mettere un sigillo sul campionato, solo 11 punti invece dei 25 che porta a casa il primo classificato. Sarebbero 37 punti di vantaggio invece degli attuali 23 su Jorge Lorenzo, un distacco che sarebbe stato importante, pesante e quasi definitivo per un pilota che sbaglia pochissimo come Rossi.



Gara che parte asciutta ma con un cielo pesante, carico di acqua che attendeva anche lui il semaforo verde. Partono i piloti e alla prima curva rispettano l'ordine di partenza con Lorenzo, Marquez e Lorenzo. Già nel secondo giro si vedono le prime gocce e i piloti fanno un po' di elastico con Lorenzo e Marquez che si allontano e si avvicinano, Valentino che si sgancia e poi si riaggancia.

Al 6° giro la pioggia inizia davvero a diventare importante, i tre piloti si buttano sulla pit lane per cambiare le gomme, ma Valentino è il più lento a terminare l'operazione e rientra con Iannone davanti e una distanza di 3 secondi e mezzo da recuperare sui due fuggitivi. Il passo del pesarese però è migliore, passa Iannone e in pochi giri riaggancia il duo, regola prima Marquez e poi anche Lorenzo. Qui la gente rivede Silverstone, e rivede la possibilità di un altro grande successo... ma il disastro è alle porte.

La pioggia rallenta fino a smettere, le gomme iniziano a deteriorarsi e alcuni piloti tentano il tutto per tutto, rientrano a mettere le slick. Mancano 9 giri quando anche Marquez ormai attardato tenta il tutto per tutto, rientrando ai box per ripartire con la moto da asciutto. E' un momento caotico, dove le condizioni di pista sono bagnate ma la traiettoria va asciugandosi. Chi rientra in pista con le slick è subito più veloce ma rischia, mentre Rossi e Lorenzo fanno il grande errore: si marcano a uomo.



Nonostante le segnalazioni nessuno dei due vuole rientrare, Marquez intanto comincia a macinare temponi, anche un Loris Baz con le slick segna tempi migliori di 10 secondi a giro. A 7 giri dalla fine Jorge rientra e Rossi continua. Con il rientro anticipato e i tempi sul giro delle slick sembra che il pesarese abbia fatto il disastro della Domenica, ma è Jorge a rimettere tutto a posto. Jorge scivola e scaraventa la moto sulla ghiaia mentre Rossi rientra in pista. Il pubblico esulta, ma la sorpresa è amara. Rossi è quinto, pesantemente staccato dal quarto, che al traguardo sarà Loris Baz.

Difficile dire cosa sarebbe successo se fossero rientrati con Marquez, o addirittura prima. In assetto da asciutto Lorenzo sembrava più veloce, ma con il terreno umido Rossi ha più sensibilità. Rientrati due giri primi forse la linea "temporale" avrebbe preso un'altra strada e Lorenzo non sarebbe caduto. Il "senno di poi" è un brutto sport, che lascia le persone ad arrovellarsi per ore senza grossi risultati.

Domenica pazza quindi, con una gara difficle da decifrare, sembra che qualcuno abbia shackerato tutto il motomondiale.

Abbiamo un gruppo di piloti, Yamaha e Ducati, che hanno fatto un errore di tattica enorme. Abbiamo Valentino più avanti nel mondiale, ma senza una grande sicurezza, 23 punti con un Jorge velocissimo e Marquez di mezzo, sono punti che se ne possono andare in 3 gare, e ne restano 5. Abbiamo un Jorge che commette uno zero terribile, che forse gli farà più male che le botte che ha preso nel ruzzolone. Abbiamo un Marquez che ci ha creduto e ci può credere, visto che gli sono stati restituiti tanti dei punti persi nell'ultimo zero.

Alla Domenica agro dolce di unisce infine una nota amarissima, quella di un Michele Pirro esaltante in qualifica, e abbandonato dalla moto già sulla griglia di partenza, e costretto poi a fare fuori e dentro dal box in una quasi normale sua giornata lavorativa, a lavorare per il bene aziendale, senza potersi godere una Domenica di ordinaria follia.



Insomma, gara italiana, e risultato all'italiana, un gran casino. Di sicuro Valentino andrà a casa con la sensazione di averci guadagnato, ma forse anche di aver perso qualche cosa, soprattutto l'occasione di far contenta la folla di tifosi giunta sul circuito di casa.

Prossimo appuntamento con la Superbike a Jerez dopo le stop estivo, sicuramente eccessivo. Titolo per Jonathan Rea? Non perdetelo.

Wolf

 

 

Classifica gara:
1. Marc Marquez - Honda
2. Bradley Smith - Yamaha Tech3
3. Scott Redding - Honda VDS
4. Loris Baz - Yamaha Athinà Foeward
5. Valentino Rossi - Yamaha
6. Danilo Petrucci - Ducati Pramac
7. Andrea Iannone - Ducati
8. Andrea Dovizioso - Ducati
9. Dani Pedrosa - Honda
10. Aleix Espargaro - Suzuki Ecstar
11. Cal Crutchlow - Honda LCR
12. Jack Miller - Honda LCR
13. Mike Di Meglio - Ducati Avintia
14. Maverick Vinales - Suzuki Ecstar
15. Alvaro Bautista - Aprilia Gresini
16. Stefan Bradl - Aprilia
17. Nicky Hayden - Honda Aspar
18. Hector Barbera - Ducati Avintia Racing
19. Eugene Laverty - Honda Aspar
20. Claudio Corti - Yamaha Forward
21. Karel Abraham - Honda AB

Classifica piloti:
1. Valentino Rossi 247
2. Jorge Lorenzo 224
3. Marc Marquez 184
4. Andrea Iannone 159
5. Bradley Smith 135
6. Andrea Dovizioso 128
7. Dani Pedrosa 109
8. Danilo Petrucci 93
9. Pol Espargaro 81
10. Cal Crutchlow 79
11. Maverick Vinales 69
12. Aleix Espargaro 66
13. Scott Redding 63
14. Yonny Hernandez 41
15. Loris Baz 28

 

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