Categoria: Sport

Bissa il successo Maec Marquez e si rimette seriamente in caccia del terzo titolo mondiale, insegue per tutta la gara Jorge Lorenzo e lo regola nel finale di gara. Rimonta Valentino dall'ottava posizione limitando i danni in una gara partita in salita. Ducati in recessione.

Non davvero così in recessione a dire il vero, il buon Andrea Iannone ha tenuto la quinta piazza, ovvero la prima dopo le 4 moto factory ufficiali, forse non si era più così tanto abituati a un Dani Pedrosa lì con i primi, ma le posizioni corrette sono probabilmente queste. Certo fa notizia le difficoltà di un Andrea Dovizioso cha a inizio campionato sembrava in grado di portare sul gradino più alto del podio la rossa di Borgo Panigale.

Gara alla MotoGP, dove alcuni trovano emozionante o eccitante 20 giri tutti uguali ma sul filo della perfezione, della staccata millimetrica, ma senza in fondo mai cambiare nulla. E' quello che è successo tra Jorge Lorenzo e Marc Marquez, attori di un duello a distanza ravvicinata, ma con un solo colpo, quello a due tornate dalla fine di Marc Marquez, che fulmina Lorenzo e non gli da alcun modo per replicare.

Di eccitante c'è ben poco, se non la solita rimonta di Valentino Rossi, che come ci ha bituato negli ultimi tempi, parte indietro e poi fa cose strabiglianti per portarsi davanti. Ma per un pretendente al titolo, lo sa molto bene soprattutto lui, quella terza fila è come un presagio di catastrofe, è come prestare la parte più vulnerabile al giovane leone e al compagno di squadra.



La gara di Indianapolis in fondo è tutta qui, niente di eccitante come qualcuno ha cercato di raccontare per salvare uno spettacolo che come sempre vuole essere giocato in modo quasi asettico. Nulla da togliere a questi magnifici campioni, che per quel che sembra poco eccitante dalla distanza, quel girare a 300 all'ora a pochi centimetri, nasconde una dote chirurgica di perfezione e adrenalina che noi non possiamo neanche immaginare.

Purtroppo per lo spettatore lo spettacolo è magro, specialmente se raffrontato ad altre serie.

Spettacolo povero, considerazioni ricche

Marquez si candida seriamente, e cerca di rompere quella granitica volontà di Valentino Rossi. Il giovane campione del mondo avrà anche il dente avvelenato per le scaramucce con l'ex beniamino, e questa voglia di vendetta potrebbe essere maggiore motivazione, ma anche troppa foga.
Mai poi sottovalutare Jorge Lorenzo, che di nuovo rosicchia i soliti punti a Rossi, una guerra di logoramento che attende di far sapere chi sarà il... logorato.

Difficili le considerazioni su Ducati, come detto all'inizio la posizione di Iannone in fondo è quella corretta nella scala di valori, ma i secondi sono diventati troppi. Ducati avrebbe dovuto fare un nuovo balzo in avanti, giocarsela con i primi, ma invece ne ha persi, forse è la Ducati stessa ad aver perso un po' la strada, serve un passo indietro?



Ma in fatto di moto il flop vero, quello che si sta rivelando pericoloso, è quello Yamaha. Marquez sulla moto 2014 è di nuovo imprendibile, le Yamaha soffrono e non coprono il gap del duo HRC. Da qui a fine campionato Yamaha potrebbe pentirsi di non aver fatto il passo in avanti decisivo, perchè sarebbe la vera sconfitta in un duello con una moto ripescata dai cassonetti del reparto HRC.

Prossimo appuntamento settimana prossima a Brno con la MotoGP

Wolf

 

 

Classifiche

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.