Categoria: Sport

Torna il pilota robot, Jorge Lorenzo scatta dalla terza casella, si mette davanti e anella tempi da qualifica con una precisione impressionante. Solo Rossi prova a rincorrerlo, ma nemmeno con una M1 miracolata riesce a contenerlo. Ottime le Ducati, barcolla Marquez.


Se non ci fossero stati quegli ultimi 4 giri di bagarre tra Andrea Iannone e Marc Marquez, avremmo potuto catalogare questa come l'ennesima gara noiosa, nelle posizioni che contano solo 2 sorpassi, quelli di Valentino Rossi su Iannone prima e su Dovizioso dopo, ma tutti e due fin troppo chirurgici, fin troppo imperativi.

Spento il semaforo, dalla griglia è Jorge Lorenzo a fare subito la differenza mettendosi davanti, mentre il quotatissimo Marquez viene prima spinto dalla coppia Lorenzo-Iannone verso l'esterno, e poi per recuperare arriva troppo lungo alla seconda staccata, tagliando tutto il tracciato e rischiando anche un bel disastro.

 



Via dalle prime curve si trovano davanti Lorenzo, Dovizioso, Iannone e il rinato Valentino Rossi, che reduce da un pessimo week end e da un pessimo warm up, accreditato solo per tenere la ruota dei migliori, trova il setting giusto all'ultimo momento, insieme alla solita fame insaziabile.

Dietro Marc Marquez è quasi irriconoscibile, arranca, sbaglia, rientra, su una Honda recalcitrante che sembra un'altra moto rispetto a quella piglia tutto del 2014.

 



In gara intanto inizia la solita rimonta di Valentino Rossi. Con Lorenzo che tiene occupato Dovizioso, il pesarese arriva lentamente e non troppo agevolmente su Iannone che seppur infortunato tiene il ritmo, e solo a un terzo di gara lo aggancia e lo passa. Stessa sorte per Dovizioso, servono altri 5 giri per riprenderlo, ma alla fine anche lui è prima agganciato, misurato e poi passato al bisturi. A questo punti tutti aspettano il recupero del matto, il solito Rossi che prende il ritmo da qualche parte tra moto e manico, ma Lorenzo è quello dei massimi livelli, non cede nemmeno un decimo, gira preciso come un orologio, se perde qualcosa lo recupera subito, e si arriva al traguardo con un Rossi col fiatone a più di due secondi.

Dietro intanto è scoppiata la bagarre. Maruqez riprende Smith e Iannone, e prova a passarli tutti e due. Ma il marchigiano nel frattempo si era "riposato", e tenta di arginare lo spagnolo a suo modo, senza concedergli una facile vittoria, con una zuffa maschia e poco amichevole, con sorpassi e contro sorpassi davvero belli, che hanno lasciato pensare che alla fine la GP15 potesse aver ragione della Honda, ma non è stato così. Iannone ci prova ancora all'ultimo giro, ma Marquez protegge bene le traiettorie.

 



Termina una gara poco avvincente, Jorge la ammazzata, per lo meno da metà gara quando a furia di giri record, ha schiantato la GP15 di Dovizioso, o per lo meno le sue gomme. Il bilancio è pesantemente a favore del maiorchino, che si mette in scia in campionato a Rossi, riguadagnando uno stato di forma che se dovesse durare, sarebbe un grosso grattacapo sia per Rossi, che per Marquez.
Marquez che si trova alle prese con una Honda che fatica a guidare come al solito, forse le modifiche 2015 hanno peggiorato la RCV, o forse semplicemente, guardando i tempi, l'asticella si è alzata e Ducati e Yamaha hanno fatto i passi in avanti più grossi.

 



Yamaha che si trova due galli nel pollaio, se sembrava Rossi il vero leader di quest'anno, ora più che mai il dottore ha bisogno una cura definitiva per il week end pre gara e la griglia di partenza. A furia di partire indietro, questi sono diventati i podi più faticosi della sua carriera, per recuperare ogni gara deve remare come un pazzo, deve fare il doppio della fatica che fanno i suoi avversari per arrivare su qualche gradino del podio. Certo è inconfutabile: a 36 anni Valentino Rossi è in uno stato di forma eccezionale, è costante, è preciso, è affamato, è bello da vedere sulla moto, è concentrato... è un fuoriclasse.

Le Ducati restano le grandi osservate speciali, di nuovo una gran gara per le GP15. In attesa di vedere ulteriori adeguamenti di regolamento, lo sviluppo della GP15 porta i due piloti a essere sempre in lotta per il podio, non più come outsider, ma come veri e seri candidati alla vittoria. La prima quando? Al Mugello?

Prossimo appuntamento con la Superbike a Donington Park il prossimo week end, in casa della truppa di britannici che sta monopolizzando le derivate di serie.

Wolf

Classifica gara:
1. Jorge Lorenzo - Yamaha
2. Valentino Rossi - Yamaha
3. Andrea Dovizioso - Ducati
4. Marc Marquez - Honda
5. Andrea Iannone - Ducati
6. Bradley Smith - Yamaha Tech3
7. Pol Espargaro - Yamaha Tech3
8. Yonny Hernandez - Ducati Pramac
9. Maverick Vinales - Suzuki
10. Danilo Petrucci - Ducati Pramac
11. Nicky Hayden - Honda Aspar
12. Loris Baz - Yamaha Athinà Foeward
13. Hector Barbera - Ducati Avintia Racing
14. Eugene Laverty - Honda Aspar
15. Alvaro Bautista - Aprilia Gresini
16. Dani Pedrosa - Honda
17. Alex De Angelis - ART Octo Iodaracing
18. Marco Melandri - Aprilia Gresini

 



Classifica piloti:

1. Valentino Rossi 102
2. Jorge Lorenzo 87
3. Andrea Dovizioso 83
4. Marc Marquez 69
5. Andrea Iannone 61
6. Cal Crutchlow 47
7. Bradley Smith 46
8. Pol Espargaro 35
9. Aleix Espargaro 31
10. Maverick Vinales 27
11. Danilo Petrucci 25
12. Yonny Hernandez 20
13. Scott Redding 13
14. Hector Barbera 13
15. Dani Pedrosa 10

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